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Nel pomeriggio ci danno un altra buca per uscire dalla cella e andare in sala comune dove c'è un pianoforte ed un ragazzo che lo suona.
È molto bravo e noto che Naditza non toglie lo sguardo da questo ragazzo.

Si rilassa a guardarlo e involontariamente sorride.

Le do una spinta scortese e lei sorride ancora una volta.

''C'è qualcosa tra voi due?'' Domando curiosa.

''Diciamo''

''Sareste una bella coppia''

Mi sorride e mi ringrazia.

Noto che alcuni ragazzi ancora mi guardano, il gruppo di questa mattina continua a fissarmi, ma faccio finta di niente, quando vedo che iniziano ad avvicinarsi guardo altrove.

''Benvenuta zucchero filato'' Ride ancora il ragazzo di prima.

''Ancora?'' Sbuffo e gli rivolgo uno sguardo storto.

''Ma come siamo acide'' Mi risponde un ragazzo con un taglio sul sopracciglio.

Mi fa quasi paura il suo sguardo, sembra essere il 'capo' del gruppo.
Tutti i ragazzi del suo gruppo lo seguono sempre, ovunque lui vada.

Il ragazzo dagli occhi verdi fa per accendergli una sigaretta e dopodiché mi lascia un occhiata.

''Non avere paura, ma tu  lo sai che i lupi se le mangiano le pecore?'' Continua a parlarmi.

Un piccolo brivido percorre lungo la mia schiena dopo le ultime parole che mi dice.

''Ja basta cirù, non ha fatto niente di male, lasciala stare'' Il ragazzo dagli occhi verdi cerca di portare via Ciro, ma lui resta fermo.

''Che c'è edoà? non ti stai divertendo?'' Ride amaramente.

''No , lo sai cosa penso sulle ragazze''

Ciro fa per tirargli uno schiaffo amichevole e gli ride in faccia.

''Sei sempre il solito romanticone. Non hai imparato quasi niente da me'' Lo prende in giro e prima di andarsene mi guarda ancora una volta.

''Per oggi è finita qua'' .

Va via , ma il ragazzo dagli occhi verdi, che ho capito che si chiami Edoardo, resta fermo davanti a me.

''Scusalo, lui è un po' così''
Annuisco e lui però ancora rimane fermo.

''Io sono Edoardo, tu invece come ti chiami?'' Si avvicina pericolosamente a me, non ho paura , ma mi mette ansia.

''Aurora'' Sussurro.

''Non devi avere paura, io con le ragazze non sono come lui'' Mi fa un occhiolino e fa per andarsene.

Mi siedo e lascio uscire un sospiro di sollievo dalla mia bocca. Anche se so benissimo che potrebbe risuccedere da un momento all'altro.

Sono entrata qui dentro e non ho dato fastidio a nessuno.
Non so cosa vogliano da me.

''Aurora tutto bene?'' Mi chiede Naditza correndo verso di me.
Deve aver notato il mio sguardo.

''Ei, sisi tutto bene grazie''
L'abbraccio e lei ricambia.

Lei e Silvia sono le uniche con cui ho fatto amicizia fino ad adesso.
mi hanno subito accolta e non le ringrazierò mai abbastanza.

In questo posto così brutto mi sento 'fortunata' ad avere delle persone come loro al mio fianco , da sola non ce la farei.

Mi manca molto mia madre, mi mancano tutti lì fuori.

''Ciao io sono Filippo'' Il ragazzo che suonava il pianoforte mi tende la mano, ed io la stringo presentandomi.

Guardo Naditza e le faccio un occhiolino.

''Tu sai suonare?'' Mi chiede poco dopo.

''Da piccola ho studiato pianoforte, ma non l'ho più continuato, non so se sono brava come una volta'' Rido.

''Bene bene , allora alla prossima lezione suonerai tu'' Sorride amichevolmente e io annuisco ricambiando il sorriso.

M'ê ′ppicciato ′o core e po' te ne vaje′N'ata vota ancora.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora