9

315 5 0
                                    

È passata una settimana dal ''litigio'' con Edoardo, alla fine siamo riusciti a sistemare tutto.

Abbiamo già fatto colazione e adesso ci ritroviamo tutti in cortile a giocare ai soliti giochi; calcio e pallavolo.

Devo dire che sto migliorando tanto, almeno su questo non posso essere stuzzicata.

Oggi ci sarà una nuova attività , da quello che ho capito si tratta di Arte, non riesco minimamente ad immaginare come sarà visto che qui dentro quando si deve fare qualcosa è un casino con tutti questi stupidi ragazzi.

''Buongiorno principessa'' Mi si affianca Edoardo con il suo raggiante sorriso , mi sciolgo.

''Buongiorno a te'' Gli lascio un bacio sulla guancia ma lui non contento si attacca alle mie labbra.

''Sei pronta per la lezione di arte?''

''Si, anche se sicuramente verrà fuori qualcosa e la rovinerà, come al solito d'altronde!''

''Su questo non posso darti torto'' Ride.
''E comunque dovremmo passare più tempo insieme, ci vediamo pochissimo, ti voglio avere per più tempo vicino a me'' Sussurra al mio orecchio lasciandomi un bacio sul collo, il quale lascia che un brivido mi percorre tutta la schiena.

''Pensi sia così facile'' Ridacchio.
Forse gli è sfuggito che siamo in un carcere e che quindi non è possibile.

''A te non farebbe piacere?'' Continua con il suo tono basso, mi sta mandando in tilt.

''Certo''
Alla fine ha ragione, però io voglio più tempo con lui per conoscerlo meglio, non so quasi niente di lui e questo mi dispiace.

''Non vedo l'ora che la direttrice rimetta i permessi d'uscita, almeno così usciamo insieme''
Mi lascia un bacio prima che le guardie ci portano nel laboratorio dove si terrà l'ora di arte.

Da quando sono qui non ho mai ricevuto il permesso d'uscita , devo dire che ne ho davvero bisogno, qui dentro sono così confusa che sento la necessità di allontanarmi per qualche ora.

Ci posizioniamo tutti ai posti che ci sono stati assegnati e poco dopo arriva una ragazza, sembra avere più o meno la nostra età, devo dire che è davvero molto bella.
Capelli biondi , occhi azzurri e un fisico mozzafiato.

Tutti i ragazzi come previsto iniziano a fischiare e fare apprezzamenti su di lei, poso lo sguardo su Edoardo, che segue la massa .
stupidi ragazzini in calore.

La poca pazienza che mi rimane svanisce nel momento in cui inizia a esagerare.

Sa che sono qui eppure fa il casca morto.

''Beppe è possibile tornare in cella? non mi sento bene ''
Mi guarda storto.
''Sei più sana di tutti noi messi assieme Caputo!''
Mi dice guardandomi dalla testa ai piedi.
''Per caso sei nel mio corpo che sai come sto realmente?'' Urlo.

Sto impazzendo.
Tutti si girano verso di me, il che mi fa imbestialire ancora di più.

''Voi che cazzo guardate? tornate a fare i stupidi casca morti.''

Edoardo capisce che sono veramente arrabbiata e cerca di venirmi incontro.

''Non ti avvicinare , mi fai schifo ''

Detto ciò mi giro e me ne torno in cella.

Ma chi si crede questo , forse non ha capito che con me non si gioca.

Mi fa capire che ci tiene a me, e poi all'arrivo di in altra ragazza fa il deficiente.

Forse dovevo capirlo prima, e questa volta si che mi pento di tutto.
Non avrei mai dovuto baciarlo quel giorno.

____________________________________

''Tutto apposto Auri?'' Nad si siede di fianco a me sul letto.

Mi sono svegliata da poco, ho dormito per un paio di ore sperando che la nervatura mi passasse.

''Nadi, si, ho fatto una scenata esagerata vero?''
Domando ripensando a ciò che è accaduto ore fa.

A dire il vero un po' ho esagerato, in fondo io e lui non siamo fidanzati, però comunque c'era qualcosa e quel qualcosa è stato distrutto perché mi stava solo usando.

''Non so cosa ci fosse tra di voi, però qualsiasi cosa non hai esagerato, non è bello giocare con i sentimenti delle persone''

D'istinto l'abbraccio , lei c'è sempre stata fin da quando sono arrivata, forse sta diventando un ottima amica per me, sto incominciando a volerle bene.

Mi alzo dal letto e con lei raggiungiamo tutti in cortile.

Vedo Edoardo fumare, non appena si accorge di me sorride.
Non gli do minimamente retta e inizio a giocare con le mie compagne.

''Piccrè!''
''Che vuoi Edoardo?!'' Mi giro di scatto verso di lui.
''Si troppa bella''
''Non mi compri con queste parole''
''Guarda che Teresa non mi interessa''

Teresa, ora la chiama anche per nome.

E come deve chiamarla se non con il suo nome?

Ecco, ci voleva solo il mio subconscio.

''Non mi sembravi poi così disinteressato''
''Non fare la gelosa piccrè''
''Non sono gelosa, mi dispiace solo che mi sono lasciata prendere in giro, da te.''

Gli do di nuovo le spalle e me ne torno a giocare a pallavolo, mi ha stancata pure sto gioco.
Non c'è niente di diverso da fare oltre a questo.

M'ê ′ppicciato ′o core e po' te ne vaje′N'ata vota ancora.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora