I giorni passavano lentamente, più passavano e più io e Edoardo eravamo distaccati.
Lui passava la maggior parte del suo tempo con Teresa, d'altronde sono stata io la stupida a credere alle sue belle parole.''Aurò forza hai una visita!'' Liz viene ad informarmi che ho una visita, il mio cuore batte così forte che sembra quasi uscirmi dal petto.
Finalmente vedrò mia madre.
Mi preparo in un lampo e Liz gentilmente mi accompagna.
''Bambina mia'' Le corro incontro e ci stringiamo forte tanto da farci mancare il respiro.
''Mi dispiace così tanto mamma''
''Auri, bambina mia, tu non hai colpe''
''Come stai ? Ero così in ansia, non avevo nessuna informazione su di te'' Le accarezzo le mani e non posso essere più felice di così .
Ho avuto tanta paura.''Sto bene, mi sei mancata tantissimo''
''Anche tu mamma''
La visita andò avanti per poco tempo purtroppo, mi ha promesso di farmi uscire il più presto possibile da qui dentro, e non vedo veramente l'ora di ritornare da lei, da mia sorella e nella mia casa.
Liz mi accompagna in cortile dove ovviamente stanno facendo tutti le stesse cose di ogni giorno.
''Cos'è tutta sta felicità?'' Mi corre incontro Naditza.
''Ho visto mia madre'' Lascio sfuggire il mio miglior sorriso e lei subito mi abbraccia.
''Sono così felice per te Aurò''
''Piccrè possiamo parlare?''
Eccolo qui, dopo che si è fatto le sue avventure amorose pretende di parlare con me.''No, non mi faccio rovinare da nessuno questa giornata Edoardo.''
''Per favore , voglio parlare con te '' Continua a supplicarmi.
''Edoardo no, ho detto lasciami stare''
''Sono lieto di vedere che la ragazza ha smesso di girarti fra i piedi'' Si intromette Ciro facendo il suo solito sorriso malvagio.
''Vaffanculo Ciro, ti odio come non so cosa.'' Gli sputo in faccia.
''Ripeti quello che hai detto'' Si avvicina pericolosamente a me afferrandomi per il collo .
''Cirù ma c cazz fai'' Edoardo cerca di toglierlo da vicino a me, con scarsi risultati.
''Vattenn Edoà''
''No cirù, lasciala stare.''
Finalmente molla la presa dal mio collo e minacciandomi che non è finita qua, va via.
''Aurò, c cazz. Te l'ho detto un milione di volte di non provocarlo.''
Si avvicina a me impanicato e mi afferra per il braccio portandomi nella sala comune.
Non ho forze per dimenarmi , sono abbastanza scossa da quello che è successo poco fa.''Ho avuto paura''
Mi trascina contro il suo petto e mi stringe a sè.Chiudo gli occhi e lascio invadere le mie narici dal suo profumo che tanto adoro.
Poggio la testa sul suo petto e posso sentire il suo cuore battere forte.
Il suono più bello in questo momento.Mi lascia teneri baci sulla testa.
Sto annegando in un mare di beatitudine.''Aurò, Teresa per me non conta nulla''
Solo a sentire quel nome uscire dalla sua bocca, mi fa imbestialire.
''Tu per me sei importante, l'ho sentito dal primo giorno in cui ti ho vista''
''Credimi per favore, non farò mai più una cosa del genere.''
Mi stacca dal suo corpo e mi costringe a guardarlo negli occhi.
Quegli occhi maledettamente stupendi.
''Non corriamo per il momento, mi hai fatto stare male davvero Edo''
''Lo so piccrè, so nu strunz''
Mi disegna con il pollice dei cerchi immaginari sul viso , ed io mi riattacco di nuovo al suo corpo. Lo stringo forte a me e adesso si che sto meglio.
''Ho ricevuto il permesso di uscita, lo userò quando lo avrai anche tu'' mi sussurra all'orecchio.
''Sei così incorreggibile Edoardo'' Rido.
''E tu si troppa bella''
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M'ê ′ppicciato ′o core e po' te ne vaje′N'ata vota ancora.
FanfictionAurora Caputo, sedici anni, colta e introversa, ma quando serve caccia il meglio di sé affrontando chiunque possa darle fastidio. Una ragazza che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Ha un cuore enorme , ama immensamente la sua famiglia e...