Mi sveglio di soprassalto, con la sensazione di aver udito uno scoppio. Ormai sono abituata.
Colpa dei miei soliti incubi.Mi alzo dal mio letto, con leggera difficoltà, visto che gambe e schiena sono incollate, anche se questi letti sono abbastanza scomodi.
Mi avvicino all'armadietto in ferro, lo apro e seleziono un leggings e un top per affrontare questa giornata.
Chiudo gli occhi per un momento, appoggio le dita su di un piano immaginario di fronte a me ed inizio a muoverle
Da quando ho ripreso a suonarlo qui dentro, non riesco più a staccarmene. Forse è stato un bene riprendere a suonare quei tasti.
Mi fa sentire viva qui dentro.Mentre continuo a dare una riscaldata alle falangi, inserendo variazioni più o meno a caso mi torna in mente una figura, una donna. Mia madre.
Mi aveva detto che sarebbe venuta al più presto a trovarmi, non sembrava delusa, arrabbiata nel sapermi qui dentro .
D'altronde se sono qui è per averla difesa da quel lurido verme.Mi avvio dunque a fare colazione, con tutte le ragazze , Liz ci controlla , per paura che da un momento all'altro ci possiamo prendere per i capelli.
Mi appoggio al bancone con il mio vassoio e prendo una brioche che sembra più o meno di 10 anni fa , e un latte con il caffè .''Buongiorno Aurii'' Mi affianca Nad.
''Buongiorno a te, a cosa devo tutta questa felicità?'' Le chiedo vedendola sorridere felice.
''Niente in particolare '' Devia il discorso.
''Mh, sarà!'' Decido di non continuare, è evidente che non vuole dire nulla.
D'altronde non ci conosciamo da chissà quanto tempo per dirmi tutte le sue cose, la capisco.Una volta finita la colazione ci portano in cortile, dove ci sono anche i ragazzi.
Ricevo un occhiataccia da Ciro, come sempre, questa volta però decido di ricambiare.
Mi ha stancata , non sa con chi ha a che fare evidentemente.
Edo mi guarda male, so che gli avevo promesso di non cadere nelle provocazioni del suo migliore amico, ma non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno.
Guardo male pure lui e gli do le spalle.Forse con lui sto correndo troppo, non mi pento di niente, o forse si?!
Sono così confusa che non riesco nemmeno a giocare a pallavolo, infatti poco dopo mi arriva una pallonata dritta in faccia scatenando la risata di tutti.Alzo il dito medio e me ne vado al mio solito posto.
Mi siedo sopra il muretto e ammiro il mare, non so cosa gli passa per la testa a quel deficiente di Ciro, è così scontroso e antipatico, non so come faccia Edoardo a stargli 24 ore su 24 vicino. Sono così diversi.
I miei pensieri vengono interrotti da Edoardo.
Quando mai non mi segue? Non capisce che in questi miei attimi di nervi ho bisogno di stare sola.''Ti devo parlare '' Dice interrompendo il silenzio che si era creato fra di noi.
''E di cosa Edoardo? di cosa?'' Sono abbastanza nervosa.''Mi avevi promesso di non cadere nelle sue provocazioni, eppure continui a farlo!
Non lo capisci che così metti la tua vita in pericolo?''
I suoi occhi chiari ad un tratto diventano così scuri dalla rabbia . Sembra essere preoccupato ma ciò non toglie il fatto che non mi faccio calpestare da nessuno, tantomeno da Ciro Ricci.''Non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno , tantomeno da lui, Edoardo.''
Sbuffa arrendendosi.
Si avvicina a me e cerca di baciarmi, ma mi allontano.
Un lampo di irritazione balena nei suoi occhi, poi si lascia sfuggire un sospiro e, afferrandomi per un braccio, mi trascina sul muretto insieme a lui, incrociando le nostre mani .
''Mi ero quasi dimenticato di quanto tu fossi così testarda'' Borbotta lui notando quanto sembrano fragili le mie piccole mani mentre si incrociano con le sue molto più grandi.
Sono ancora arrabbiata, e in più ancora non riesco a capire perché si ostina a stare sempre con quel malavitoso di Ciro, questa cosa mi manda in bestia.Mi sposto bruscamente da lui, il suo sguardo ferito quasi mi coglie di sorpresa.
''Va bene , và pure và'' Mi dice sforzandosi di nascondere la delusione .
Faccio per andarmene, anche se ammetto di essere stata troppo brusca nei suoi confronti.
Lui è così buono ma alla fine non lo conosco così tanto bene, se mi sta solo usando?
Le cose tra me e lui si sono svolte così in fretta che nemmeno ho avuto il tempo di pensare se quello che stavo per fare era giusto o meno.
Mi vado a chiudere di nuovo nella mia cella, l'unico posto dove posso stare tranquilla e pensare senza interruzioni, oppure no?...
STAI LEGGENDO
M'ê ′ppicciato ′o core e po' te ne vaje′N'ata vota ancora.
FanficAurora Caputo, sedici anni, colta e introversa, ma quando serve caccia il meglio di sé affrontando chiunque possa darle fastidio. Una ragazza che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Ha un cuore enorme , ama immensamente la sua famiglia e...