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''Questa sarà la tua 'casa' per i prossimi due anni''
Mi fermo davanti al grande istituto , mi guardo intorno e non posso ancora crederci. Sono finita qui dentro, mai avrei pensato che la mia vita andasse a rotoli così drasticamente più di quanto non sia già andata.

''Dai forza non possiamo stare tutto il giorno impalate qui fuori'' L'educatrice mi prende per il braccio e mi porta dalla direttrice.

''Tu dovresti essere Aurora? buongiorno e benvenuta ''

''Buongiorno''

''Ti va di raccontare cosa è successo ?''

Non rispondo. Resto in silenzio a fissare il vuoto.
Come se lei non lo sapesse cosa è successo.

'' Vorrei sentire la tua versione, ma se non vuoi parlarne ti faccio accompagnare da Liz nella tua cella'' Fa un gesto con la testa in modo da far capire all' educatrice che mi ha accompagnata da lei, di portarmi in cella.

Mi alzo e seguo Liz.

''Io sono Liz, qualsiasi cosa ti serva basta chiamarmi. Per il momento sarai in cella da sola, finché non arriverà qualche altra ragazza. La cella è sempre aperta quindi potrai uscire e cercare di fare amicizia, senza combinare danni.'' Annuisco e lei va via.

Mi stendo sul letto e ripenso a tutto ciò che è successo e al fatto che vorrei fosse un incubo e risvegliarmi in questo preciso momento.
Purtroppo però non è così .

Mi alzo dal letto e vado verso la finestra , attraverso le sbarre c'è il mare, è bellissimo e guardarlo mi trasmette pace. Ma non così tanta da farmi dimenticare il posto in cui sono.

''Ei, tu saresti la nuova arrivata?'' Una ragazza fa per entrare nella mia cella.

''Si'' Mi limito a rispondere.

'Stai tranquilla, non avere paura di me. Io sono Naditza'' Mi tende la mano sorridendomi, ed io la stringo .

'Sono Aurora''

'' Lo so, è brutto il primo giorno, sarà ancora più brutta questa sera, quando andrai a letto, ma fidati che presto ti sentirai quasi come a casa e non avrai più paura e nessuna più preoccupazione. ''

''Come fai ad essere così felice pur essendo qui dentro?'' Le chiedo quasi piangendo.

Lei sorride e mi mette una mano sulla spalla ''Perché qui dentro mi sento libera, e no , non sono pazza. Ma solo qui dentro ho diritto alla mia libertà'' Sorride e mi abbraccia.

È una ragazza piena di vita e molto dolce, spero di instaurare un bel rapporto con lei, non ce la farei mai a stare sola qui dentro.

''C'è l'ora libera per andare in cortile, vieni? conoscerai anche Silvia''

Annuisco titubante , mi prende per mano e corre, facendo correre anche me, in cortile.
Ci sono anche dei ragazzi , che non fanno altro che fissare e fare delle battutine.

''Non ti preoccupare , fanno sempre così quando c'è qualche ragazza nuova'' Mi tranquillizza una ragazza sorridendomi.

''Lei è Aurora'' Mi presenta Naditza.

''Io sono Silvia'' Mi abbraccia.
Sorrido e ringrazio queste due ragazze per come mi hanno accolta anche non conoscendomi.

''Ciao bambolaa'' Un ragazzo dagli occhi azzurri mi passa accanto e mi guarda dall'alto verso il basso, fischiettando poco dopo, e così facendo lascia sfuggire una risata a tutti quanti.

Inutile dire che ho la faccia rossa dall'imbarazzo.
Sento tutti gli occhi puntati su di me, mi giro intorno e un ragazzo dagli occhi verdi, con i capelli tirati all'indietro, mi fa l'occhiolino.
Distolgo subito lo sguardo e  le due ragazze mi guardano pensierose.

''Che hai?'' Mi chiede Silvia.

''Sento gli occhi di tutti puntati su di me, fanno battutine , ridono e questa cosa mi dà fastidio''

''Tranquilla, tra qualche settimana non sarà più così, ogni volta che arriva una ragazza nuova succede questo'' Cerca di tranquillizzarmi Naditza.

''Zucchero filatoo '' Mi passa accanto un altro ragazzo, con altri ragazzi di fianco a lui, penso sia un gruppo di amici, c'è anche il ragazzo che mi ha fatto l'occhiolino qualche minuto fa .

Il limite della mia pazienza è finito, mi metto davanti a lui e sbotto. ''Vaffanculo'' esco il dito medio , mi giro e me ne torno in cella.

Non so come farò a sopportare tutto ciò , a stare in questo posto lontano dalla mia famiglia . Ad essere lontana anche dalle mie abitudini, amicizie.
Lontana dalla mia vita.

M'ê ′ppicciato ′o core e po' te ne vaje′N'ata vota ancora.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora