M'ê ′ppicciato ′o core e po' te ne vaje′N'ata vota ancora.

13

Pov Edoardo

Oggi è un giorno speciale, ciruzzo mio riceverà il battesimo, per questa giornata la direttrice mi ha dato un permesso, ma questo permesso lo ha ottenuto anche Aurora.
Avevamo promesso di passare insieme i giorni di permesso che ci avrebbero dati uguali , l'unica cosa è non so come fare a far coincidere le due cose nello stesso giorno. Il battesimo di mio figlio e lei.

Per quest'occasione speciale mi è arrivato uno smoking da indossare, veramente bellissimo.

''Ah, finalmente t'hann rat nu vestit decent'' Si avvicina Totó vedendo il vestito che ho appena tirato fuori dalla busta.

''Bell è?'' Rido.

''Ma crè? ti hanno preso a fare il cameriere qua giù?''

Gli rido in faccia e inizio a vestirmi.

''Scè, so bell?'' Lo spingo leggermente e finisco di indossare la giacca.

''Sei troppo bello zucchero filato'' Mi mette le mani in faccia e sorrido.

Totò dopo ciro è il mio migliore amico, lui c'è sempre, nel bene e nel male, anche se a volte è troppo filosofo e m romp o cazz.
Gli voglio un bene immenso e riesce sempre a farmi ridere con il suo modo di fare.

''Aggia fa na cosa seria cu stu vestito ''
Gli dico tornando serio.

''E che a fà?'' Torna serio anche lui aspettando con tanta ansia la mia risposta.

Lo guardo e annuisco con la testa, vado verso la finestra senza dire niente, ancora sto pensando a come far coincidere le due cose.

''Ah tien ragion , tu devi andare al battesimo di tuo figlio, ij m er propr scurdat.''

Viene verso di me mentre finisco di abbottinare la giacca.

''Non è chest a cos seria''

''E c cos?'' Mi guarda quasi scioccato sedendosi sul tavolino che si trova nella mia cella.

''Con questo vestito porterò a pranzo fuori Aurora, anche lei ha un permesso, ti sei dimenticato?''

Sbuffa e gesticola girandosi verso la finestra .

''Crè?'' Lo guardò storto.

''Uagliò tu e pigliat na fissazion cu chest, ma t le chiavat, e fatt chell c aviv fa, mo c t n fott si chell ten o permess e ascit o stess iuorn!''

''Totò nu può capì, nu pó frnì. Sono io che devo decidere quando finisce. ''

''Edoá tu si pesant o frat è! Ij t sto dicenn p nt fa perder a cervell.''

''Ma quann maij'' Rido.

''Oh ma tu staij tt magnat Edoá, uagliò'' Si alza , mi da una leggera spinta e fa per andarsene.

Resto a fissarlo mentre se ne va, e poi finisco di prepararmi in santa pace.

Mi sono dato appuntamento con Aurora in un ristorante qui vicino, tra poco finalmente andrò da lei.

Mi accompagnano fuori il cancello e finalmente mi avvio, ma la cattiva sorte è con me.

Liz mi becca mentre sto per cambiare strada, mi prende con la forza e mi trascina in macchina.

''Arò cazz vuò ij!!'' È nera, chiude tutte le portiere con la sicura e urla.

''Ma che e bloccat tt cos?!'' Mi passo una mano in testa e cerco di riprendere fiato, il nervoso si è impossessato nel mio corpo.

''Si! pur e finestriell agg chius''

''Ma commè Liz comm e criatur '' Continuo ad urlare.

''Comm e criatur t aggia trattà''

''Io devo andare un po' da Aurora e poi vengo al battesimo'' Cerco di tranquillizzarmi e di convincerla, ma non c'è modo .

''Nata vot cu sta storia?''
Incomincia a colpirmi addosso.

''Ma che vuò, ohh!'' Continua a tirarmi schiaffi.

''T le scurda a chell''

''Oh ma famm sta cuet, tu t miett semp miezz ngopp addij, ma pcchè nt faij e cazz tuoj.''

Mi dimeno ma è quasi impossibile.
''Liz si nu m faij scennr t scass a machin''
Tiro calci e pugni contro la portiera , lei non cede.

''Famm ascì'' Urlo più che posso e finalmente si gira verso di me, ma senza parlare.

Lascio uscire un respiro affanoso e mi porto la mano in testa sui capelli.

Guardo fuori dal finestrino e noto una ragazzina che mi fissa, è su un motorino con suo padre e credo sua mamma, la guardo e le sorrido, poi le faccio capire se può aprirmi la portiera.

Mi apre e subito sfreccio via da Liz, Lascio un bacio sulla guancia della ragazza e me ne strafotto delle urla di Liz.
Scappo via e raggiungo Aurora.