L'INCANTATORE / "I 12 cavalieri di Prado"

CAPITOLO 4: LA FUGA

E' trascorsa ormai una settimana dall'inaugurazione del Purple&Gold. I miei compagni di classe non fanno altro che parlare del locale, della sua maestosità e dei possibili eventi e feste da organizzare.

Mila Paper, che logicamente incita i ragazzi a queste fantasie, non mi parla più, nemmeno per sbaglio; a tratti non mi considera nemmeno... come fossi invisibile!

Da un lato è meglio perché beh, si sa, non la sopporto; dall'altra parte, però, non sono del tutto convinta di questo cambio di scena improvviso... e se questo atteggiamento fosse in realtà uno pseudo avvertimento? della serie "meno ti considero, meno ostacolerai i miei piani"? Che poi, con tutt'onestà, che piani potrebbe mai avere in mente? E' strana, diversa da tutti noi, e proprio per questo ha un carisma calamitante;

Dalla toccata e fuga con Jeff, aveva già trovato altri ragazzi con cui "divertirsi", ma non conoscendoli ho preferito lasciar scorrere. Paper a parte , la cosa che più mi lascia turbata è proprio il ragazzo: Jeff.

Personalmente non mi è mai stato molto simpatico, di conseguenza non posso dire di averlo frequentato e di conoscerlo, tuttavia è strana questa sua costante assenza alle lezioni... insomma, lui non salta un giorno di scuola dai tempi dell'asilo!
Perché mai ora, invece di provare a riagganciare i rapporti con Clary, ha deciso di svignarsela? Forse non è mai stato il ragazzo "perfettino" che si pensava che fosse, eppure qualcosa sul suo conto ancora non mi torna...

"buongiorno Alice" Clary si sofferma un istante ad osservare il suo orologio da polso "stranamente in anticipo, l'assenza di Cole ti ha dato alla testa?"

"forse... molto probabile..." Cole e la sua famiglia si sono dovuti allontanare da Prado per qualche giorno poiché la zia di Cole, che risiede lontano da qua, ha deciso di risposarsi "a proposito, hai sentito Jeff in questi giorni?"

"ho provato a contattare sua sorella ieri sera, ma lei non viene a Prado da ormai due settimane quindi non ha saputo dirmi nulla. però..."

"però cosa?"

la ragazza mi afferra, trascinandomi in un angolo isolato della strada "gira voce che se ne sia andato in Germania con suo padre. In effetti, é ormai da tempo che progetta di scappare da Prado, però non così...ecco "

"e perché non me lo hai mai detto!?"

"Shh! abbassa la voce!" deglutisce, giocherellando nervosamente con un elastico "avevo promesso di non dirlo a nessuno. Io stessa lo avevo aiutato a progettare il piano"

"Clary?"

"E' la verità, Alice! Io odio Prado, proprio come Jeff! Volevo andarmene da qui"

"Hai diciassette anni, Clary! Cosa diamine ti salta in testa!?'"

"Cosa mi salta in testa!? Ti ricordo che i tuoi genitori supportano la tua relazione perfetta con Cole, mentre i miei genitori hanno sempre detestato Jeff, nonostante sia un bravo ragazzo!"

Annuisco, senza distogliere lo sguardo dagli occhi scuri, e impauriti, della mia migliore amica.

*squilla il cellulare di Clary*

"pronto?"

"buongiorno. Sono Oliver, il padre di Jeff. Tu sei Clary, giusto?"

La ragazza copre il microfono del cellulare, per poi spalancare gli occhi ed esultare "sì, sì sono io! Jeff è lì? è da tempo che non mi risponde"

"Jeff ora è in camera sua a studiare. Purtroppo qui prende poco la linea... io però ti ho chiamata perché, mio figlio, mi ha raccontato del vostro "piano". Mi ha fatto tanta tenerezza, quindi ne abbiamo parlato e volevo proporti di raggiungerci qui!"