5.I Titans

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Qualcuno bussa alla porta.
«Dick, dobbiamo assolutamente parlare, amico non crederai mai a quello che abbiamo scopert-»si spalanca la porta e un ragazzo con un ciuffo castano chiaro si fa strada verso di noi, ma, appena ci vede smette di parlare.
«Amico, chi è lei? E che ci fa sopra di te?! STAI TRADENDO BARBARA?!»Chi è Barbara?
«Jason, puoi uscire per favore? Le stavo insegnando una mossa, tutto qui» sì giustifica il ragazzo sotto di me.

«Sono Victoria, comunque»mi alzo e vado verso il ragazzo con il ciuffo e gli porgo una mano. Lui la stringe.
«Jason Todd...ma non hai un cognome?»
«Eh ehm...no»gli rispondo un pochino imbarazzata
«Aspetta...tu sei la ragazza che mi ha salvato la vita? Cioè prima volevi congelarmi ma poi mi hai salvato» oddio. Non me ne ero minimamente resa conto. È lui!

«Oddio, come stai? Ti ha fatto del male prima di chiamarmi? Sono ancora in tempo per ucciderla»gli riferisco ridendo per l'ultima frase. Da una parte spero che dica che gli ha fatto qualcosa di malvagio(sarebbe una cosa plausibile da parte sua) così posso prenderla a cazzotti fino a che non mi prega in ginocchio di lasciarla andare, ma dall'altra voglio che mi dica che sta bene.

«No io sto bene, certo mi ha stritolato e mi ha dato uno schiaffo ma non tanto forte quanto pensi tu» sorride e io glie lo ricambio.
«Vabbene, Dick, amico, ti aspetto di sotto» Dick fa un cenno con la testa in segno di approvazione prima che il ragazzo se ne vada.
«Allora...vuoi che io ti insegno altre mosse?» si rivolge a me e pian piano viene verso me. Scappa. Corri. Fuggi Victoria, cazzo! Ha la ragazza, Barbara! Eppure ci ha provando con me, perché?

«Rispondi ad una domanda sinceramente e poi andiamo di sotto» ci pensa un attimo
«Okay»
«Chi è Barbara?» mi guarda dritta negli occhi e poi va a sedersi sul letto e io lo raggiungo.
«Circa 3 anni fa io e Barbara stavamo insieme, e facevamo tutto insieme, pensa che ci eravamo messi a rubare per passare il tempo e, fidati, per Bruce è stato un colpo basso vedere il suo figliastro, che non che sia spalla, allearsi dalla parte dei cattivi, dalla parte "oscura" come la chiamava lui. E un giorno, bhe, l'abbiamo fatto. Adesso che io sono tornato a Gotham e l'ho rincontrata è scattato di nuovo qualcosa tra di noi. Approposito...»

Prendo un sospiro.
«Mi dispiace» diciamo all'unisono. Ci mettiamo a ridere.
«Non avrei dovuto»
«Non scusarti, tranquillo, davvero ma sai una cosa?» scuota la testa
«Pensavo che mi avrebbe aiutata a ricordare e invece niente, tu hai sentito qualcosa?»
«No, mi dispiace, e dispiace anche a me, vorrei tanto ricordarmi»

«Siamo in due» non mi è mai piaciuto parlare di cose tristi.
«Vabbene, allora, invece di rattristarci, puoi indicarmi dove tenete il cibo? Ho una gran fame»
«Anche io sai? Dai andiamo di sotto»
Scendiamo le scale e ci dirigiamo verso la cucina. Dick apre il frigo è quello che mi ritrovo davanti è un frigorifero pieno di squisite cosuccie da mangiare. Il mio paradiso.

«Okay, cosa ti va da mangiare? Abbiamo snack di tutti i tipi: Baby Ruth, Milky Way, Le Frosted Tarts Sprinkles Cookies di Kellogg's, Hershey's Barretta al cioccolato con crema e biscotti...» nel frattempo che lui parla, io mi sono già armata di patatine, marshmallow, succhi di frutta, barrette di cioccolato, cereali. Faccio schifo, lo so.

«Ma che diavolo stai combinando? Ti pero d'occhio solo per un secondo e tu mi svuoti frigo e credenza?» sorride. Lo vedo dal buchino tra il pacchetto di patatine e la confezione di cereali.
«Ma non sia che io ho due figli da sfamare?» annuncio mentre appoggio con prudenza le cose sul bancone. Mi guarda scioccato.
«Ah...e chi sarebbero?» ha la bocca spalancata, gli imbocco una patatina, poi rispondo.

«Stomaco e intestino, avanti Grayson, le basi!» scoppio a ridere come una deficiente. C'è da fargli una foto, la sua faccia è impagabile per quanto è scioccato. Se avessi una nonna direi che questa battuta è vecchia quanto lei.

«Ah ah ah, cretina, e queste me le prendo io» indica le barrette tutto soddisfatto»,
«No, Dick, mi ero fatta tutto un piano!»
«Su?»
«Su come mangiare queste cose! Allora prima le patatine con un po' di succo, poi i cereali, poi le barrette e infine e marshmallow! Se mi prendi le patatine il piano diventa schifoso, capisci?!»
«Ma come ti vengono in mente di fare certe cose? E poi il piano era già schifoso, non dovresti mischiare tutte queste cose» sghignazza lui.

«Non sei simpatico Dick» una voce femminile che già ho sentito proviene dalle mie spalle. Mi giro. È la ragazza con i capelli blu e il mantello...RACHEL! Forse devo smetterla di leggere la mente delle persone.
«Bei capelli»le dico, magari diventiamo amiche se continuo così.
«Grazie, anche i tuoi sono molto belli.»mi sorride. Che carina.

"Just friends"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora