«Allora, sei una ragazza che condivide il suo cibo o se lo tiene tutto per sé?» mi chiede Jason e io gli allungo un marshmallow. Mi ringrazia con un gesto del capo.
«Me ne daresti uno, per favore?» il ragazzo che era venuto a chiamare Dick, che ha i capelli verdi e la giacca rossa con le strisce bianche mi sta già simpatico.
«Certo» gli rispondo sorridendo, mentre gli porgo un marshmallow.«Ciao Dick, sono andata dal tizio che mi avevi detto di interrogare»una donna dai capelli ricci e rosa entra in cucina con un vestitino viola e corto. È davvero bella, se io mi mettessi una cosa del genere, mi vomiterei addosso da sola per quanto sembrerei un cesso.
«E lei chi è?»
«Sono Victoria»la saluto
«Io sono Kory»mi sorride. Che bel sorriso. Ce ne sarà uno brutto in questa casa? Non credo.
«Io sono Gar, ci siamo visti prima quando c'era anche Bruce»
«Oh sì, molto piacere» gli sorrido timidamente. Non sono mai stata fuori da quella cella e non ho mai parlato con qualcuno che non fosse il mio specchio o Chloe, quindi non so come rapportarmi a questa situazione del tutto nuova per me.«Io sono Conner, sono il...»lo interrompo e continuo
«Il figlio di Superman ma con la malvagità e il genio di Lex Luthor» i miei stupidi poteri stanno prendendo il sopravvento.
«C-come fai a saperlo?» chiede visibilmente stupito. Resto in silenzio.
«Sai leggere nella mente?»mi chiede Kory non credendo alle sue parole. Basta leggere la mente Victoria.Annuisco in silenzio. Probabilmente se adesso parlassi direi tutto quello che stanno pensando i presenti, e non sarebbe un bello spettacolo.
«Forte» commenta una ragazza con una benda all'occhio e i capelli bianchi.
«E lei chi è?» scontrosa eh?«Lei è Victoria, la ragazza di ieri sera che ha salvato Jason» risponde Dick al posto mio e io lo guardo storto.
«Ah quella che è stata pugnalata da mio padre»
«È stato tuo padre a farmi questo?» alzo la maglietta per far vedere la ferita che è ancora aperta.«Uh, che brutta cicatrice che ti si formerà» mi sorride la ragazza.
«Comunque io sono Rose»
«Chi è tuo padre e perché mi ha pugnalata?»
«Si fa chiamare Deathstroke, è un pezzo di merda» bhe grazie lo avevo capito quando mi ha pugnalata alle spalle.«Ti ha detto qualcosa quando ti ha pugnalata?» perché Dick sta facendo venire fuori il detective che c'è in lui? Perché forse è un detective...o lo era? Uno di questi giorni glie lo devo chiedere.
«Mi ha detto "Ti sei divertita abbastanza" e poi è scomparso» o forse sono svenuta?Poi tre ragazzi sui 25 anni entrano in cucina e io trovo una risposta alla mia precedente domanda: no, non ce n'è uno brutto in questa casa. Sono due femmine e un maschio: una delle ragazze ha i capelli castani scuro, magra e porta una tuta nera; l'altra ha i capelli biondi(quasi bianchi al dire il vero) magra e porta una tuta bianca. Il maschio è muscolo, alto e castano chiaro. Dove diavolo sono finita? Ma soprattutto posso fidarmi di loro?
Prima che qualcuno possa chiedere qualcosa, entra Alfred che fa un annuncio per Dick.
«C'è una persona che vuole vederti»
«Falla entrare. Grazie Alfred» dopo nemmeno 2 minuti entra una donna in carrozzina. Non ha una gamba, poverina.«Ciao Barbara» la saluta calorosamente Dick.
«Ciao Dick» gli sorride. È mora, e porta una gonna marrone, abbinata ad una maglietta dello stesso colore.«Notizie sul caso?»gli chiede direttamente il ragazzo.
«Ehm ehm...lei chi è?»
«Lei è...»
«Sono Victoria, piacere di conoscerti» faccio io le mie presentazioni, Grayson. Stavolta è lui a guardarmi male ma non do peso.
«Barbara»«Vic...posso chiamarti così?» mi chiede Rachel. Io annuisco con un sorriso. Non mi avevano mai dato un soprannome. Ricambia il sorriso.
«Vieni ti faccio vedere la mia stanza e ti racconto un po' di cose...Rose tu vieni?»
«Ovvio»
«Noi possiamo venire?»chiede Jason indicando lui e Gar. Noi ragazze ci guardiamo un attimo poi Rose risponde.
«Se volete truccarvi e sentire parlare di fiocchi o ragazzi, sì, potete venire»
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"Just friends"
FanfictionVictoria Moore, una ragazza vivace, curiosa e sì, un po' ficcanaso. Vissuta per la maggior parte della sua infanzia con i suoi genitori in Michigan. Un enorme incidente però segnò la sua vita. E come se non bastasse, venne affidata ad una psicopatic...