8. Festa?

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                            Victoria
Mi sveglio con un peso sul fianco, mi giro e noto che Dick mi sta abbracciando da dietro e sta dormendo beatamente. Sorrido e piano piano mi giro attentamente per non svegliarlo. Una volta che sono di fronte a lui e lo osservo mentre dorme.
Ha i lineamenti del viso più rilassati, e il viso è illuminato dai raggi solari. È a dir poco bellissimo.

Gli sposto un ciuffetto di capelli dalla fronte e gli posò un bacio sulla guancia. Faccio per alzarmi ma sento la sua presa stringersi intorno al mio bacino e lui che si avvicina sempre.di più a me.
Mugugna qualcosa per poi aprire gli occhi.
«Buongiorno bellissima» mi sorride
«Buongiorno dormiglione» ricambio il sorriso.

"Auguri!» esclama con la voce impappata dal sonno. Stupenda.
«Che vuoi fare oggi?» mi chiede mentre mi accarezza i capelli.
«Non lo so, tu che vorresti fare? Hai dei programmi?»
«Sì, devo andare a prendere dei documenti da Barbara, cioè nell'ufficio di Barbara»
«Oh okay, e quando torni?»
«Per la tua festa» risponde ovvio.
«Festa?» chiedo confusa
«Sì, insomma pensavo di averti convinto ieri sera»

«No, non sei stato molto convincente»
«Ah mi vorresti più convincente?»
«Lo stiamo facendo di nuovo?»
«Facendo cosa?» mi guarda con un ghigno malevolo.
«Questo»
«Io ho appena iniziato»
«E io ho appena finito» dico fiera.

Sta per ribattere ma, prima che lo faccia, il mio telefono si mette a squillare con la canzone Nirvana.
«I Nirvana?» scoppia a ridere.
«Sì, problemi?» gli rispondo e gli faccio la linguaccia per poi andare a vedere chi è. Il nome sul display è anonimo. Rispondo.

«Pronto?»
«Abbiamo Chloe»parla una voce robotica e io vado nel panico. Inizio a camminare su e giù per la stanza e Dick lo nota, ma non ci do peso. Hanno preso la mia migliore amica.
«Chi sei?» chiedo mangiucchiandomi le unghie.
«Lo sai chi sono»
«No che non lo so, se lo sapessi...» lascio la frase in sospeso e mi fermo di fronte al muro fissando il vuoto. Brutta stronza.

«Allora, ti do due possibilità»
«Non voglio più ascoltare le tue solite stronzate!» urlo. Dick mi fissa e basta. Metto il vivavoce, così che possa sentirlo anche lui.
«Oh cara ragazza mia, ho una cosa importante da fare quindi decidi: o torni a casa dalla tua amata zietta o la tua migliore amica muore»

«Vic non venire! È una trappola, fidati di me, starò bene!» non la fa finire che sento una scossa provenire dall'altra parte del telefono e poi un urlo. Oh no.
«ME LA PAGHERAI STRONZA!» non ce la faccio più a tenermi la rabbia dentro, devo sfogarla.
«A te la scelta» e chiude.

«LA ODIO! CAZZO SE LA ODIO! FANCULO!» urlo mentre vado di fronte al muro e inizio a prenderlo a pugni.
«La ammazzo, giuro che l'ammazzo con le mie stesse mani, finché non mi pregherà di farla finita. Sì, voglio sentirla pregare mentre le faccio il culo» ho le nocche completamente spaccate e sembro psicopatica adesso ma questa rabbia repressa in me si sta facendo sentire.

Sferro un altro pugno ancora più forte e questa volta cedo alle lacrime e al panico. Cado a terra tra il sangue e le lacrime ma non mi interessa se mostro la mia debolezza. Era una stronzata anche quella.
Dick viene in mio soccorso.
«Ei ei ei, vedrai che non le farà niente è...»
«Tu non la conosci. Dick, lei è malvagia e mi ha messo...» tiro su con il naso. Se lo dico a voce alta diventa realtà.
«...ho una cosa dentro di me e non riesco a controllarla, viene fuori quando sono tanto, e dico tanto, incazzata, tipo adesso e se prendesse il controllo mi farebbe fare cose di cui potrei pentirmi amaramente»

«Come Rachel»
«Come chi?» se Rachel ha un "mostro" dentro come me significa che può aiutarmi.
«Rachel non sa controllarlo ma sta facendo di tutto per usarlo a suo vantaggio»
«Usarlo a suo vantaggio?» chiedo un po' confusa.
«Sì, posso insegnarti» sì inizia ad avvicinare sempre si più al mio viso.
«Grayson non ho forze per metterti al tappeto anche oggi» cerco di sorridergli.

"Just friends"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora