Capitolo 9

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E poi fu così che mi lasciasti con un addio, continuerò sempre a ricordarti, nonostante il mio dolore...

Hope

La tristezza a volte, ci offusca gli occhi e il cuore.
Non sentiamo più niente, se non il rumore del nostro animo sofferente e ferito.
Abbiamo paura degli altri e di tutto ciò che ci circonda.
Si ha voglia di piangere, di urlare, di scappare via dalla pesante realtà che grava sulle nostre spalle… ed invece rimaniamo lì, immobili a pensare… a pensare ciò che abbiamo perso, ciò che ci aspetta adesso, ciò che potevamo evitare… ma l'auto commiserazione non serve, non aiuta, non causa altro che dispiacere.
Non esiste una cura, ancora non si è trovati il metodo per spegnere il dolore che brucia il nostro cuore… dicono il tempo, forse si… esso rimargina le ferite, cicatrizza le piaghe del nostro animo, ma non può cancellare il ricordo, non può eliminare il passato… i nostri momenti vissuti rimarranno per sempre là, in quell’angolo della nostra mente, la memoria li conserverà in eterno e anche quando tutto questo tempo sarà trascorso, se mai ci dovesse capitare anche solo per un istante di guardare indietro, essi provocheranno indubbiamente quella lieve fitta al petto di cui tanto eravamo abituati.
Non servono parole di conforto, le nostre orecchie non riuscirebbero a sentirle, non serve cambiar modo di vivere, il nostro cuore continuerebbe a battere con lo stesso ritmo, non serve evitare di pensare, la ferita sotto continuerebbe a bruciare… è necessario solamente accogliere il nostro dolore, comprenderne tutti i suoi aspetti e così combatterlo e poi vincerlo.
La nostra forza di volontà è l’unica arma che veramente possediamo per far fronte a qualsiasi difficoltà.
Aver paura significa essere uomini, superare le paure vuol dire essere eroi.
E siamo noi gli eroi di noi stessi che con il sacrificio e il duro lavoro combattiamo aspramente i problemi della vita per essere felici.
Mai arrendersi, mai chinare il capo per paura di vedere… ma osare, trasgredire, e perché no violare le regole per il nostro benessere interiore.
Una vita interiore sana è una vita libera, libera da ogni forma di sofferenza e violenza.

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Il tempo, si il tempo.

Ne é passato di tempo, un mese per la previsione, da quando Harry é ritornato a Londra senza avvertirmi.
Sarei andata di nuovo fra le sue braccia e avrei pianto per farlo rimanere, ma purtroppo in questi mesi il dolore mi sta mangiando viva.

L'unico rifugio é la scuola..li posso crearmi una nuova identità..una nuova me..posso fare finta di essere felice e di non avere problemi..posso fare finta di avere una vita bellissima.

Adesso siamo a Dicembre e fra pochi giorni é Natale.
Da piccola amavo queste feste..amavo stare in compagnia con la mia famiglia e amavo aprire i regali col sorriso in viso e il piacere di scoprire cosa ci fosse all'interno, adesso vorrei solo che qualcuno mi regalasse un pacco dove troverei Harry.

Possono passare giorni..mesi..anche anni, ma se tu hai una persona impietrata nel tuo cuore non puoi dimenticarla..

Non puoi dimenticarla..é impossibile e credetemi ci ho provato per giorni, ma nessuno é riuscito nell'intento, perfino mia mamma sta facendo il possibile per farmi sorridere fallendo miseramente.

La campanella suona, e mi alzo dal mio posto insieme a Jennifer che come sempre cerca di farmi svagare.

-"Vuoi venire con me per Natale ?" dice Jennifer sorridendo.

-"No grazie Jenni, ti ringrazio per tutto, ma per adesso voglio stare da sola" dico iniziando a camminare per i corridoi.

.

-"Okay bella addormentata nel bosco, non credi che sia arrivata l'ora di darsi una smossa?" mi si para davanti Niall, con un volantino nelle mani.

-"Cosa ci fai qui fuori?" gli ricordo al mio migliore amico.

HOPE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora