capitolo 4

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Loco

Loco si svegliò quando tutti ancora dormivano, ed il suo stomaco non gli permetteva di dormire ancora.
Scese dal letto barcollando e raggiunse in bagno.
Forse bere così tanto su una nave barcollante non era la cosa migliore che avrebbe dovuto fare la sera prima.

Inoltre il pensiero di aver visto quella viscida mano stringere il polso del suo migliore amico gli faceva ribollire il sangue nelle vene.
Loco sarà pure stato più piccolo di lui, ma era caratterialmente molto più forte, mentre Nico a stento diceva il suo parere per paura di essere giudicato.
Sperava con tutto se stesso che quel Nicolai non si sarebbe fatto vedere, perché sennò la rabbia repressa di Loco si sarebbe scagliata su di lui tutta in una volta.

Mentre si stava lavando i denti, sentì la sveglia delle 7 del mattino, per fare alzare tutti i passeggeri.
Si asciugò il viso ed uscì dal bagno.
Baddi era seduto sul letto con le mani sulle ginocchia, era anche lui molto frastornato, però era riuscito a non vomitare per tutto il viaggio.
Marcy era già pimpante e in piedi, pronto per andare al bagno a cambiarsi i vestiti.
Loco si avvicinò all'altro letto, quello occupato da Nico che ancora stava dormendo.
"Nico" disse toccandogli la spalla "dai Nico sveglia" disse nuovamente, questa volta dandogli una piccola agitata "ehi semino" gli sussurrò poi all'orecchio. Con questa frase vide i suoi occhietti verdi aprirsi, e come prima cosa incontrarono proprio quelli di Loco.
Si tirò su dal letto piano piano, mentre si stroppicciava gli occhi e si stiracchiava.
Dopo scese dalle scalette del letto ed iniziò a vestirsi.
"Ragazzi io sono già pronto, vado a cercare un posto per la colazione così la riusciamo a fare da seduti" disse, e senza nemmeno aspettare risposte prese il suo zaino in spalla ed uscì dalla stanza, andando verso il bar opposto a quello della sera prima.
Una volta seduto aspettò con ansia che i suoi amici lo trovassero, e che nessuno gli volesse rubare i posti.

"Ciao" disse una vocina accanto a lui. Alzò lo sguardo dal telefono e vide una ragazza che lo fissava sorridendo. Si mise composto quando riconobbe la ragazza, che era esattamente quella che aveva visto nella partenza "ciao" rispose sorridendole, e tirando giù i piedi dalla sedia difronte a se "sono Margherita, piacere" allungò una mano verso il biondo tinto e lui fece lo stesso "io sono Nicolò" rispose subito.
"Posso sedermi qui con te?" La ragazza guardava Loco mentre si mordeva il labbro inferiore, come se stesse studiando un modo per conquistarlo. "In realtà sto aspettando i miei amici..." Disse lui a malincuore. "Però puoi lasciarmi il tuo numero" disse lui ironicamente, ma a lei si illuminarono gli occhi. Si sedette immediatamente vicino a lui e gli prese il telefono dalle mani, per salvare il suo numero in rubrica "ecco qua" disse lei, poi appoggiò un gomito sul tavolo e si voltò a guardarlo.
In quel momento arrivarono Baddi Nico e Marcy e Loco si sentì gelare dallo sguardo di Nico. "Va bene, grazie Nicolò" disse la ragazza, poi gli diede un bacio sulla guancia e si allontanò saltellando.
Baddi e Marcy si erano presi i due posti liberi, così tocco a Nico sedersi accanto a loco.
"Grazie Nicolò!" Disse Marcy imitando la ragazza, riscattando una risata da tutti gli altri. "Loco fa conquiste!" Replicò Baddi mentre dava un'occhiata fugace al suo amico Nico. Loco scosse la testa ridendo poi si alzò "vado a prendere la colazione" e dopo aver detto questa frase Marcy si alzò insieme a lui.
Avevano i loro vassoi e percorrevano il lato del bar, riferendo ai camerieri ciò che volevano da mangiare quella mattina e, dopo una sfilza di minuti che loco non riuscì a decifrare, finalmente pagarono e tornarono a tavola.

Quando si sedette Baddi e Nico non aspettarono due secondi ad alzarsi, e per poco credeva anche di aver visto l'ultimo con gli occhi lucidi, ma non ci diede peso.
Dopo mezz'ora ormai, l'uomo alla radio iniziò a chiamare i vari settori del parcheggio, così da far capire alle persone che era il loro turno di scendere.
Loro erano stati tra i primi a salire, così sarebbero stati tra i primi a scendere, e appena finita la colazione si erano già avviati per le scale.
Rimontarono in auto e, dopo pochi minuti uscirono da quella maledetta nave.

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