capitolo 13

282 26 23
                                    

Nico

La mattina successiva alla festicciola di Stef e Phere, Nico si svegliò abbastanza frastornato, era come se avesse preso una botta in testa. Si voltò vedendo Loco senza maglietta che dormiva a pancia in giù, con il viso rivolto verso di lui. In quel momento si ricordò quello che era successo la sera prima: lui e Loco si erano baciati. Era successo davvero, non era stato solo un sogno, e in quel momento sentì le farfalle nello stomaco. Forse era anche la fame.
Si alzò dal letto e prese il suo telefono, vedendo quello difianco che vibrava. Lo afferrò ed era quello di Loco, che stava ricevendo una chiamata da Arianna. Decise di rispondere lui.
"Ciao Loco, alla fine ieri sera non ti ho scritto perché avevo il telefono morto e quando sono arrivata a casa ero distrutta, scusami tanto" Nico sorrise appena poi uscì dalla camera da letto, chiudendo piano la porta "ciao, sono Nico, Loco sta ancora dormendo" rispose in silenzio, non sapeva esattamente chi stesse ancora dormendo e chi fosse già sveglio, ma per sicurezza non voleva svegliare nessuno "ciao Nico! Tutto bene?" Lui ridacchiò mentre raggiunse la cucina e vide Carly preparare la colazione per tutti, così la salutò con un cenno della testa "si tutto bene Ari grazie, te sei già a casa?" Carly si girò verso Nico e sotto voce gli disse di salutarle la ragazza "no magari, siamo ancora in auto, ma dovremmo arrivare a casa tra un'oretta" nel frattempo lo stomaco di Nico continuava a brontolare, così rubò una fetta biscottata di Carly "va bene dai, comunque Carly ti saluta! Insiste tanto" disse ridacchiando mentre cercava di evitare un pugno dalla ragazza "salutamela! Comunque Nico ora stacco, ci sentiamo più avanti!" Sorrise anche se la mora non la poteva vedere "ciao Ari! Buon viaggio!" Quando riattaccò il telefono alzò lo sguardo sulla ragazza difronte a lui che lo stava fulminando con lo sguardo "quella era mia!" Disse appoggiando le mani sui fianchi con fare arrabbiato "ops" disse lui ridendo, poi finì la fetta.

Dopo pochi istanti si svegliarono anche Steffo e Marcy, che li raggiunsero in cucina e il primo si mise ad aiutare Carly con varie colazioni differenti, come pancake, fette biscottate con due tipi di marmellate differenti, della Macedonia e il tutto accompagnato da succhi vari o caffè, a seconda delle preferenze.
"Servitevi pure, lasciando qualcosa per i dormiglioni"
Nico si prese una fetta biscottata e ci mise su la marmellata alle fragole, poi afferrò il succo di albicocca e se lo verso nel bicchiere, a lui non piaceva affatto il caffè così rimediava.
Quando alzò lo sguardo dal suo piatto si girò verso le camere e vide Loco uscire da una di esse, così sorrise e aspettò che arrivasse da lui.
Era così felice Nico di quello che era successo... Non sapeva come esprimere le sue emozioni, voleva urlare per esternare tutto ciò che gli frullava in mente ma dopo l'avrebbero preso per pazzo.
Ogni passo che Loco faceva verso di loro il cuore del moro batteva sempre più forte, quasi minacciava di uscirgli dal petto.
Ma non appena Nico aprì bocca per salutarlo, fu interrotto dal biondo stesso "ciao ragazzi buona giornata" prese il suo telefono sul tavolo e senza guardare in faccia a nessuno uscì di casa.

Nico sentiva tutti gli sguardi degli altri su di lui, ma per evitare di incrociarli aveva ancora lo sguardo fisso sulla porta. Cos'era successo? Perché non lo aveva minimamente considerato? Sapeva di non aver fatto niente di sbagliato, ma forse Loco era talmente ubriaco la sera precedente che lo aveva baciato senza volerlo veramente.
Magari era solo stanco. Non aveva dormito bene? O doveva andare via con i suoi genitori? Erano tante le domande nella testa di Nico, e a nessuna riusciva a fare una risposta. Ma l'unica cosa che sapeva e di cui era certo era di non aver sbagliato. No, perché era stato Loco il primo a baciarlo, era stato lui a volerlo, era stato lui a dirgli quelle cose... Di voler stare con lui.
"Nico vuoi un passaggio?" Si risvegliò da quella specie di stato di trans sentendo la voce di Baddi, nemmeno si era reso conto che si fosse svegliato. Si girò vedendo che il suo piatto era ancora pieno, aveva si e no mangiato due cose, poi il nulla.
Annuì alla domanda di Baddi, e si alzò a stomaco vuoto ma pieno di domande. "Ciao ragazzi, grazie di tutto, ci vediamo più avanti" disse cercando di sorridere, poi prese il suo zaino e il telefono e seguì Baddi fuori dalla casa. Nemmeno si era reso conto se gli avevano risposto, aveva le orecchie tappate dalla sera prima e da quello che probabilmente avrebbe definito come trauma.

Crazy in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora