DaiSuga

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In questa one shot ci saranno un paio di salti temporali, uno di questi è sotto forma di ricordo e sarà scritto con questa scrittura.

Buona lettura.

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Mancavano poche settimane a Natale, Daichi, in quella fredda mattinata invernale, si trovava sul divano e stava pensando al regalo da fare alla sua dolce metà per il loro decimo anniversario.

Sugawara si trovava invece al lavoro, gli piaceva essere un maestro e potersi prendere cura dei suoi piccoli e giovani studenti, ogni mattina questa cosa gli  scaldava il cuore. Si divertiva a sedersi sui grandi e colorati tappetoni e giocare con le costruzioni assieme ai bambini, gli piaceva preparare loro la merenda e rideva ogni volta che una delle "sue" piccole pesti si sporcava il viso bevendo la cioccolata calda. La parte che meno gli piaceva del suo lavoro era quando i genitori,  a fine giornata, venivano a riprendere i figli e lui doveva rimettere tutto in ordine.

Le vacanze natalizie si stavano avvicinando, decorazioni e lucine invadevano e illuminavano le strade donando gioia e spensieratezza a chi le guardava. Daichi, all'insaputa del compagno, aveva prenotato un volo aereo per due persone e una camera d'hotel in una delle città che più era amata da Sugawara. Il grigio sapeva solo che avrebbe dovuto preparare le valige per lui e Sawamura; non sapeva la loro destinazione ma, in fin dei conti, non gli interessava, gli sarebbe bastata la compagnia di Daichi per essere felice e poi, con l'amore della sua vita al suo fianco, ogni luogo sarebbe stato stupendo per lui. Koushi in quei  giorni era particolarmente felice, infatti era finalmente giunto il periodo dell'anno che preferiva, aveva anche preparato dei pacchettini regalo da consegnare ai suoi studenti e già immaginava le loro espressioni gioiose alla vista di quelle colorate scatoline.

UNA SETTIMANA DOPO

Dopo un lungo volo Daichi e Sugawara erano appena atterrati nella città che non dorme mai, dire che Koushi fosse esaltato era dire poco, saltellava e ringraziava continuamente l'amato. Daichi ridacchiava alla vista dell'incontenibile gioia del grigio e cercava di tenerlo "tranquillo".

Il tempo stava passando velocemente, forse fin troppo rapidamente. I due ragazzi erano atterrati sul suolo americano il 24 dicembre ed erano già passati 4 giorni. La giovane coppia avrebbe festeggiato il suo decimo anniversario da lì a pochi giorni. Sugawara stava cercando il regalo perfetto per Daichi, inoltre voleva ricreare una scena simile a quella avvenuta dieci anni prima ma con un finale diverso, leggermente più piccante. Koushi ripensò al lui diciannovenne durante il 31 dicembre del suo ultimo anno di liceo per non dimenticare nulla.

I ragazzi della squadra  di pallavolo maschile della scuola Karasuno si erano incontrati per festeggiare il compleanno del loro capitano e l'ultimo dell'anno. Avevano cenato in un ristorante e poi, verso le 22.00, si erano diretti alle bancherelle che si trovavano poco distanti da lì. La serata era proseguita abbastanza tranquillamente, per quanto potesse esserlo con le litigate tra Kageyama e Hinata e  le battute tutt'altro che sarcastiche di Tsukishima. Arrivati alle bancherelle i ragazzi si divisero. C'era chi, come Kageyama e Hinata, faceva a gara ad ogni gioco presente sulle bancherelle, chi, come Yamaguchi, guardava con curiosità tutti i souvenir venduti , e chi, come Nishinoya e Tanaka, ci provava con ogni ragazza che passava loro vicino. Intanto Ennoshita e Tsukishima sbuffavano per la stupidità degli amici (il secondo anche punzecchiandoli e prendendoli in giro), in tutto questo Narita e Kinnoshita ridevano guardando la scena che, ad occhi esterni, risultava molto esilarante. I tre ragazzi del terzo anno, dopo aver fatto i loro acquisti, stavano invece in disparte a monitorare tutta la situazione intrattenendo un'allegra e spiccata conversazione. Ad un certo punto, Asahi si allontanò per andare da Nishinoya, e capitano e vicecapitano rimasero da soli. L'alzatore decise di cogliere la palla al balzo (che battuta pessima) e prese il moro per mano guidandolo verso una panchina. Koushi non sapeva come far iniziare il discorso che da tempo cercava di preparare, così si limitò a lasciar cadere nella mano dell'amico un pacchettino che conteneva un portafortuna che gli aveva comprato. Poco dopo, non sapeva nemmeno lui con quale coraggio, si dichiarò. Daichi, alle parole del grigio, sentì il suo battito cardiaco accelerare e, con il viso imporporato e le mani tremanti e sudate, si sporse verso il viso del compagno e lo baciò sulle morbide e rosee labbra che tanto desiderava.

HAIKUU OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora