TsukiYama

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AVVERTO CHE SARÀ PRESENTE ANCHE UNA SCENA SMUT, AVVISERÒ QUANDO INIZIA E QUANDO FINISCE

Yamaguchi Tadashi era follemente innamorato di Tsukishima Kei. I due erano amici sin dalle scuole elementari, erano cresciuti assieme facendo anche medie e superiori nella stessa classe; le rispettive famiglie erano addirittura arrivate a considerarli come dei figli adottivi tanto era forte il loro legame. Si erano dovuti separare alla fine delle scuole superiori, Yamaguchi aveva continuato a studiare e aveva successivamente iniziato a lavorare, Tsukishima, pur iscrivendosi all'università, aveva invece intrapreso la carriera di giocatore professionista di pallavolo e giocava nei Sendai Frogs. Questa "separazione" non aveva però influito negativamente sul loro rapporto, anzi, era successo tutto il contrario, il loro legame si era rafforzato ulteriormente. I due ragazzi, che sin dalla tenera età sembravano vivere in simbiosi, avevano imparato a cavarsela da soli, pur sapendo di poter sempre contare sull'altro. Per cinque anni i due amici erano "sopravvissuti" grazie a messaggi, chiamate infinite e sporadici incontri. Finita l'università Yamaguchi riuscì a trovare lavoro poco distante dalla palestra in cui si allenava Tsukishima, così i due ragazzi decisero di andare a convivere. Le famiglie erano a dir poco entusiaste di questa convivenza perché sapevano perfettamente che, solo ed esclusivamente con l'altro, sarebbero stati veramente loro stessi e che si sarebbero guardati le spalle a vicenda. La loro vita procedeva abbastanza tranquillamente, Yamaguchi lavorava spesso fino a tardi e Tsukishima, finiti gli allenamenti, faceva una doccia veloce e correva a casa a cucinare in modo da far trovare al compagno una deliziosa cenetta. Nessuno dall'esterno vedeva male questo loro particolare rapporto e la loro convivenza, tutti sapevano che i due erano cresciuti assieme come fossero fratelli. I fan del giovane pallavolista adoravano Yamaguchi e la sua dolcezza nei confronti del loro idolo, anzi, a volte lo trovavano addirittura buffo, soprattutto quando si preoccupava eccessivamente per il biondo. Non era raro che Tsukishima postasse instagram stories in cui si burlava scherzosamente del coinquilino con frasi come :<<Oggi la super fantastica iperprotettiva mamma Tadashi ha deciso che c'era troppo freddo e mi ha conciato in questo modo - diceva inquadrandosi completamente da testa a piedi e mostrando i settantamila strati di felpe che lo ricoprivano, oltre che un berretto pesante, una sciarpa e dei guanti di lana, una spessa giacca e due paia di calze felpate - È mai possibile una cosa del genere?>>.

Tutti i fan del pallavolista credevano che i due fossero fatti l'uno per l'altro e che, se solo si fossero dichiarati, sarebbero stati una magnifica coppia, e tutti loro speravano in una relazione tra i due. Ciò che nessuno sapeva, a parte gli ex compagni del Karasuno, è che i due avevano una relazione fissa sin dai tempi del primo anno di liceo. Se Tadashi esprimeva il suo amore per il compagno continuamente  in mille modi diversi, Tsukishima sembrava essere più freddo e distaccato. Per Kei era sempre stato difficile dimostrare ciò che provava, era sempre stato molto più riservato dell'amato. Yamaguchi, però, si sentiva infinitamente amato, sapeva quanto fosse difficile per il compagno esternare le proprie emozioni e che lo faceva attraverso piccoli gesti che, dall'esterno, potevano sembrare quasi di routine. Tsukishima esternava il suo amore durante la notte, abbracciando Tadashi nel sonno, oppure preparando un rilassante bagno caldo per il compagno, cucinandogli qualcosa o andando semplicemente a prenderlo al lavoro ogni volta che poteva. Un altro modo in cui Kei era solito esternare il suo amore verso Yamaguchi era con la sua infinita e nascosta dolcezza,  e solo l'amato aveva il privilegio di conoscere questo suo lato, non l'aveva mai fatto vedere neanche ai genitori o al fratello.

Tadashi era appena rincasato ma non aveva trovato nessun bagno caldo, nessuna deliziosa cenetta e nessun amorevole biondino ad attenderlo, proprio come succedeva da un mese a quella parte. Tsukishima era andato in ritiro con la squadra e aveva poi iniziato il campionato. Yamaguchi era a conoscenza che il suo amato sarebbe tornato a casa una delle sere di quella settimana ma non sapeva precisamente quale, tutto sarebbe dipeso da quando avrebbe finito le interviste. Proprio per questo motivo la sera, tornato dal lavoro, mangiava qualcosa, si faceva un veloce bagno, si infilava il pigiama e si metteva sul divano ad aspettare il compagno. Anche quella sera Yamaguchi seguì la solita routine, era da ormai quattro notti che non chiudeva occhio. Il ragazzo si sedette sul divano e accese la televisione mettendo le partite e le interviste del fidanzato, anche se ormai le conosceva a memoria tanto le aveva guardate. Questo, per lui, era un modo per sentire l'amato più vicino, per poterlo guardare e ammirare e per poter ascoltare la sua dolce e rassicurante voce. Dopo la terza partita e la quinta intervista Tadashi crollò addormentato sul divano. Verso le 3.00 di notte Kei Tsukishima fece ritorno a casa, già pregustava una veloce doccia calda e una rilassante e rigenerante dormita accanto al suo tenero Tadashi. Non si aspettava però di trovare quel magnifico spettacolo appena entrato in casa: Yamaguchi, con delle profonde e delineate occhiaie, era profondamente addormentato sul divano con, in sottofondo, una sua intervista. Tsukishima sorrise alla vista dell'amato, quanto è tenero, pensò. Appoggiò silenziosamente valigia e borsone nello sgabuzzino e, sempre senza far rumore, andò a darsi una veloce rinfrescata. Dopo avere indossato un paio di boxer Tsukishima si diresse verso il divano e prese in braccio Yamaguchi trasportandolo fino al loro letto. Il biondo si tolse gli occhiali e si sdraiò accanto all'amato, quanto gli era mancato poterlo stringere tra le sue braccia in quelle settimane di lontananza. Il pallavolista abbracciò il compagno da dietro e lo ammirò dormire nell'oscurità della notte. Quanto è bello il mio Yamaguchi, pensò. Il mattino dopo, Tadashi sentì qualcuno stringerlo da dietro, inizialmente si irrigidì ma si rilassò non appena riconobbe le forti e sicure braccia e il profumo del suo Tsukki. Si girò lentamente verso di lui, stando ben attento a non svegliarlo, e si perse ad apprezzare il volto dell'amato; era stupito, il biondo che si trovava al suo fianco diventava ogni giorno più bello. Gli venne in mente il mese di lontananza appena passato; rimembrò le nottate passate da solo, le poche e corte chiamate fatte a causa del lavoro e al silenzio assordante che si propagava ogni giorno di più per la casa, a quel punto Yamaguchi iniziò silenziosamente a piangere premendo il viso sul petto del compagno per attutire i singhiozzi. Tsukishima era già sveglio da un po', gli piaceva molto sentirsi osservato dal ragazzo che amava da una vita. Lo sentì appoggiargli la testa sul petto, avrebbe solo voluto godersi quel momento che sapeva di quotidianità, di casa, ma udì i singhiozzi soffocati del compagno. Il pallavolista andò in panico. Cos'è successo a Tadashi? Perché piange? Sono stato io a ridurlo in questo stato, è colpa mia? Questi erano i pensieri che passavano per la testa del biondo in quel momento. Kei decise di aprire gli occhi e di stringere maggiormente a sé il fidanzato, iniziò poi a lasciargli dolci baci sulla nuca e delle carezze lungo tutta la schiena per cercare di tranquillizzarlo. <<T-T-Tsukki, chiudi gli occhi e girati, non devi vermi in queste condizioni>> piagnucolò Yamaguchi con voce tremante. Il centrale non lo ascoltò, si girò sul fianco destro per poter stringere maggiormente a sé il fidanzato e provò poi a tranquillizzarlo sussurrandogli dolci parole. Quando Yamaguchi si fu tranquillizzato Tsukishima gli sollevò il volto, glielo pulì dalle lacrime e lo riempì di baci. Si soffermò infine sulle labbra del compagno  dove lasciò un casto bacio a stampo che si trasformò poi in uno scambio di dolci effusioni. Kei decise di dar voce ai suoi pensieri <<Tadashi, cosa succede? Perché stavi piangendo, è forse colpa mia?>> chiese lasciando trasparire preoccupazione e timore. <<Tranquillo Kei, non è niente>> rispose semplicemente l'altro forzando un sorriso. <<Non è vero o non avresti pianto. Tadashi , tu sai che puoi dirmi tutto, vero? - l'altro annuì - Allora, per favore, parlami>> disse supplichevole. A Yamaguchi tremò un labbro <<Pensavo solo a quanto tu mi sia mancato e a quanto la casa, e la mia vita in generale, siano vuote senza di te. Non voglio più starti lontano>>. Il biondo addolcì ulteriormente lo sguardo, prese in braccio il compagno e lo baciò passionalmente. <<Non posso prometterti di non dover andare in trasferta lontano per qualche partita o per dei ritiri con la squadra, ma ti giuro che ciò che provo per te non cambierà mai , potrà solo modificarsi in futuro, ma saranno modifiche positive, perché il mio amore per te può solo crescere>>. Dopo il discorso del biondo i due ragazzi iniziarono a coccolarsi e a regalarsi tutte quelle piccole attenzioni che, per settimane, erano mancate. Il timido, ingenuo e innocente Yamaguchi (Seh, chi ci crede) approfondì il bacio che si stavano scambiando salendo a cavalcioni sul bacino del compagno.

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