Salvatore

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La mattina mi alzo e scendo in cucina per prepararmi la colazione.
<Come mai sei ancora in pigiama?> mi chiede Rafael
<Perché?>
<Devi andare a scuola>
<Assolutamente no>
<Andiamo Mia, non sai quanto ci ho messo a convincere il preside a farti entrare a metà quadrimestre>
<Non mi interessa>
<Mettiamola così: se non vai a scuola prendi il primo aereo e torni da tua madre>
Sbuffo, salgo le scale e vado a vestirmi.

La mensa, di nuovo quest’incubo.
<Ehi piacere, Elena Gilbert>
Una ragazza alta, castana, occhi marroni, molto bella mi porge la mano sorridendomi. 
<Mia McCall piacere>
<Non mi prendere per pazza, mi sono presentata perché so come ci si sente ad essere le nuove arrivate>
Sorrido.
<Ti va di unirti a me e ai miei compagni?> 
<Volentieri grazie>
Arriviamo ad un tavolo pieno di persone.
<Ragazzi lei è Mia. Mia loro sono Matt, Bonnie, Caroline e Stefan>
Quando incrocio lo sguardo con Stefan il suo sorriso si spegne e io provo una forte sensazione di famiglia e pericolo mischiati che mi fanno girare la testa. 
<Stai bene?>
<H-ho solo bisogno di aria>
Corro in bagno e mi lavo la faccia.
<È solo una sensazione, rilassati> mi dico allo specchio.
Quando mi sono ripresa leggermente esco dal bagno e, voltandomi, sbatto contro una persona.
<Sta un po’ attenta!> mi urla il ragazzo che ho urtato
<S-scusami>
Lo guardo negli occhi e provo la stessa sensazione di prima.
<Ti senti bene?> 
<Credo di star per sven->
Buio.
Mi risveglio in un letto che non riconosco.
<Buongiorno principessa>
Il ragazzo di prima è sulla soglia della porta a petto nudo.
<Chi sei e dove mi trovo?>
<Mi chiamo Damon Salvatore. E quello è il mio letto, ma tranquilla, non abbiamo fatto sesso>
<Vorrei vedere>
<So che ti dispiace>
<Sai che non è così>
<Posso farti solo una domanda?> 
<Se ti rispondo di no cambierebbe qualcosa?> 
<No. È vero che Beacon Hills attira il soprannaturale?> 
<C-come?> 
<Sai no? Vampiri, lupi mannari, robe così> 
<E tu credi a tutte ‘ste leggende inventate per terrorizzare i bambini?> 
<Non sono molto leggende visto che io ne faccio parte. Come te del resto>
Avverto pericolo e non mi piace.
<I-io non so di cosa parli davvero>
<Damon andiamo, sii un po ' più cordiale con gli ospiti>  lo rimprovera qualcuno
<Stefan? Cosa ci fai qui?>
<Io e Damon siamo fratelli>
<I fratelli Salvatore> aggiunge Damon pieno di sé.
Lo guardo male.
<Visto che non vuoi collaborare, vuoi una morte lenta e dolorosa o una veloce e indolore?> 
<Devi prima riuscire a prendermi>
Sfondo il vetro della finestra e comincio a correre.
Mi butto sul letto ancora con il fiato corto.
Rafael fa il poliziotto e non è mai a casa.
Per fortuna.
“DIN-DON”
Il mio cuore perde un battito, vado davanti alla porta e, senza aprirla, domando: <Chi è?>
<Mia sono Damon, apri la porta>
<Scordatelo>
<Non ti ucciderò, ho solo bisogno di alcune informazioni>
<Mio padre è un poliziotto, se non te ne vai lo chiamo subito> 
<Va bene, allora lo aspetterò qua fuori e lui sarà il primo a morire>
Apro la porta.
<Se lo meriterebbe, ma poi dovrei tornare a Beacon, perciò dimmi cosa vuoi>
<Posso entrare?>
Alzo gli occhi al cielo <Vieni>

Come Batman e Catwoman ~ Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora