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"vieni sulle torre di astronomia alle 23. Non fare tardi, ti aspetto lì."

questo è quello che mi diceva il biglietto.

intanto pansy entra in stanza e nota il pacco.

"cosa c'è in questo pacco? hai ordinato qualcosa?"

"no, in realtà me lo hanno inviato."

"inviato? e chi?"

"leggi."

pansy legge il biglietto.

"ci andrai, vero?"

"è pericoloso."

"ah, come sei pesante!" dice "non sei curiosa di vedere chi è?"

"va bene, ci andrò."

sbuffo e mi siedo sul letto.

"ora però apriamolo."

inizia a scartarlo ed esce fuori un magnifico vestito verde smeraldo.

"mio dio!" pansy rimane a bocca aperta "gli sarà costato una fortuna."

"già, è davvero bellissimo." dico "sai che cosa? lo metterò per il ballo!"

"mi sembra logico. Ora vai!"

infilo la giacca e mi reco alla torre di astronomia.

-
una volta arrivata lì, noto una figura maschile.

mi avvicino e mi rendo conto che quella persona è mattheo.

"tu?"

"sei venuta.."

"si, ed ora me ne vado."

mi tira il braccio.

"posso darti delle spiegazioni?"

"non voglio spiegazioni. Ho capito che mi hai solamente illusa." dico "d'altronde lo fai con tutte!"

"la smetti, cazzo?" urla leggermente. "tu cosa ne sai di me?"

"io giudico quello che vedo."

"ti ho invitato qui apposta per darti una spiegazione, devi sempre rovinare tutto."

"riddle, mi stai facendo uscire di testa." sbuffo

"anche tu. Ti ho sempre odiato ed invece adesso non esci più dalla mia fottutissima testa."

ci guardiamo entrambi negli occhi.

"mia madre è venuta a sapere che ci siamo baciati e che ci stavamo 'frequentando'."

"e quindi?"

"tu sei una black. Mia mamma non va molto d'accordo con la tua famiglia. Non ci ha capito più nulla, voleva persino cambiarmi scuola, poi per fortuna è arrivato il professor. Silente."

"e come è venuta a saperlo?"

"draco."

"malfoy? ha raccontato tutto a tua madre?"

"si, io- io lo ammazzo."

inizia ad andare avanti ed indietro per la torre.

"mattheo- mattheo ascoltami!"

gli tiro un braccio e lo giro verso di me.

"non capisco perché draco l'abbia fatto, ma non dobbiamo ricorrere alla violenza."

inizia a calmarsi ed annuisce.

"io non lo sopporto, non capisco cosa gli abbia fatto. Eppure lui sa benissimo che-"

"che?"

"nulla, nulla."

"non ti va di raccontarlo?"

"no, per il momento no. Anzi, non posso."

"v-va bene. L'importante è che sei rimasto qui, non so come avrei fatto a non averti tra i piedi tutti i giorni." ridacchio

"non puoi far a meno di me."

"forse è il contrario."

"nah."

mi accarezza le labbra con un dito, poi mi bacia dolcemente.

indietreggiamo ed andiamo a finire su un divanetto.

io sono sotto mentre lui è sopra di me.

"e quel vestito?" mi bacia "cosa significa?"

"veramente non l'hai capito?" mi chiede

"ehm, no?"

"voglio venire al ballo con te, stupida."

-

è notte fonda, io e mattheo siamo sul divanetto a parlare.

lui mi sta raccontando un po' di se, visto che non so praticamente nulla.

le accarezzo la guancia.

"cosa volevi dirmi prima? se non ti va-"

"no, tranquilla. Mi va di dirtelo, mi fido di te."

sorrido.

"mia madre-  lei mi tortura con la maledizione "cruciatos", sin da quando sono piccolo. Sopporto questo da anni ormai, ne sono abituato. Ti prego non dire nulla a nessuno, potrebbe uccidermi."

ha la voce tremante..

"mattheo, mi dispiace davvero tanto, io-" mi cade una lacrima

"tu non meriti tutto questo, ora che ho imparato a conoscerti meglio, tu non lo meriti."

mi sorride

"non hai mai provato a parlare con qualcuno?"

"no, non ne ho mai avuto il coraggio."

"il professor. Silente potrebbe aiutarti, sai? potrebbe spedirla dritta ad azkaban."

"non me la sento, davvero."

"va bene, come vuoi. Ma un giorno dovrai pur dirlo a qualcuno, non puoi sopportarlo per tutta la vita!"

"lo so."

mi da un piccolo bacio a stampo.

"sei speciale. Lo sei diventata in così poco tempo."

-

i wanna be yours - mattheo riddle Where stories live. Discover now