16.

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pov's Anastasia

è mattina.

apro gli occhi e vedo theo vestirsi.

"ma buongiorno. Finalmente ci siamo svegliate."

"mhm, buongiorno."

stropiccio gli occhi, poi decido di alzarmi.

vado ad abbracciare mattheo da dietro per poi baciarlo sulla guancia.

si gira e mi da un bacio a stampo.

"come mai tutto quest'affetto stamattina?"

"mah, così. Mi va di baciarti."

"anch'io, non sai quanto."

sorrido

"però purtroppo non ci resta molto tempo. Mia madre mi verrà a prendere tra un'ora."

"fa nulla, c'è ne avremo di tempo!"

sorride mentre si morde il labbro contemporaneamente.

vado in bagno.

"se ti saresti svegliata prima, avremmo potuto farla insieme la doccia."

"lo so, solo che il tuo letto è così comodo! non ho mai dormito così bene in vita mia."

"ti ci abituerai."

mi fa l'occhiolino.

-

dopo aver finito la doccia, mi sono vestita ed insieme a mattheo siamo andati a fare colazione.

abbiamo mangiato velocemente, poi ho accompagnato mattheo in cortile.

"ci vediamo tra qualche giorno, piccola. Fai la brava."

"va bene, theo."

gli do un bacio a stampo, poi decido di rientrare dentro, prima che la madre mi veda.

-

sto riflettendo moltissimo in questi giorni su quello che mi ha detto mattheo.

"beh, m- mia madre mi tortura."

vorrei poter fare qualcosa, non può sopportare tutto questo.

e se lo raccontassi a silente? lui potrebbe fare qualcosa?

sono queste le domande che mi suonano in testa da giorni, vorrei farlo ma non so come potrebbe reagire theo.

ora sono in biblioteca insieme ad hermione, così decido di parlare con lei.

"ehy, hermione."

"dimmi, ana."

"vorrei, ecco, un consiglio."

"dimmi tutto." chiude il libro che stava leggendo e mi sorride.

"beh, lo sai che io e theo siamo fidanzati ora, quindi mi ha confidato una cosa gravissima. Vorrei poter fare qualcosa, magari dirlo a silente.."

"di cosa si tratta?"

"non so se posso dirtelo.."

"sai che di me ti puoi fidare."

ed aveva ragione.

su di lei ho sempre potuto contare, non mi ha mai deluso.

"sua madre, bellatrix, lo tortura."

hermione spalanca la bocca.

"ovvio che puoi dirlo a silente! lui potrà sbatterla direttamente ad azkaban!"

"lo so, ma ho paura! e se la madre lo venisse a sapere? e se facesse qualcosa a mattheo?"

"io direi di dirglielo. Infondo è per il suo bene. Se fossi in riddle te ne sarei grata per tutta la vita."

"mi hai convinta! glielo andrò a dire!"

mi sorride.

"io vado."

"sta attenta!"

mi alzo ed esco fuori dalla biblioteca.

mi sono convinta, voglio andarlo a dire a silente.

probabilmente mattheo si arrabbierà con me, ma io lo faccio per il suo bene!

non voglio che continui a subire torture dalla madre.

-

entro nell'ufficio del professor. Silente

"buonasera signorina. Black, è successo qualcosa?"

"professor. Silente, volevo confidarvi una cosa."

"mi dica pure."

mi incita con la mano a sedermi.

"si tratta del signorino. Riddle."

mi incita a continuare.

"b-beh, mi ha confessato che subisce delle t-orture dalla madre. So che sto sbagliando a dirvelo ma non c'è la faccio a vederlo soffrire. Bellatrix deve essere spedita ad azkaban!"

"signorina. Black, ma cosa sta dicendo? ne è sicura?"

"si, sono sicura."

"va bene. Comunque lei ha ragione. Cercherò di fare di tutto pur di farla andare in galera, si tranquillizzi."

"va bene, grazie professor. Silente."

"prego. Può andare, signorina."

mi sorride.

poi la porta si apre ed io esco.

l'ho fatto, finalmente mattheo può ritornare ad essere felice.

i wanna be yours - mattheo riddle Where stories live. Discover now