Prologo

54 8 2
                                    

Venerdì 31 Gennaio 2020

La notte dell'omicidio


La farmacia di Rivermountain non era molto grande, la città poteva contare poche anime e per le spese più grosse gli abitanti sarebbero andati sicuramente a Blawind, il paese adiacente.
Elisabeth era un po' agitata: da qualche giorno aveva deciso di fare il grande passo e togliersi un peso dallo stomaco per tornare in pace con se stessa, non riusciva più a vivere sapendo ciò che era successo, nonostante fossero passati più di vent'anni. Nell'ultimo periodo aveva passato diverso tempo in chiesa per pregare e pensare ma nulla le aveva dato conforto, aveva anche fatto visita ad un vecchio amico al cimitero di Blawind sicura che, dopo aver chiesto perdono, tutto sarebbe ritornato come prima, come se non fosse successo niente e il suo trascorso cancellato da qualsiasi memoria esistente, ma non aveva funzionato.
Elisabeth Hill era alta e snella, forse un po' timida per avere una cinquantina d'anni ma a lei non creava disagio. Non era una persona che attirava l'attenzione, in città la definivano anonima e anche un po' scialba. I capelli neri e lisci erano raccolti in una crocchia mentre il viso acqua e sapone riportava pochissime rughe a definire il tempo che era trascorso.
La donna era l'unica a gestire la piccola farmacia e qualche volta rimaneva aperta anche di notte grazie a Lauren, la figlia, nel caso qualcuno ne avesse avuto necessità, o anche solo per aiutare le farmacie delle piccole cittadine limitrofe. Quella sera però, Elisabeth avrebbe abbassato la serranda verso le ventitré per poi tornare a casa dalla sua famiglia e godersi l'ultimo riposo prima della visita allo sceriffo prevista per la mattina seguente.
Nella farmacia aleggiava il profumo dolciastro di medicinali che caratterizzava tutti gli ambienti medici. Il negozio era assorto nel silenzio più assoluto mentre in città il vento gelato invernale ululava e il suo lamento veniva spezzato dai rami degli alberi.
Elisabeth era assorta nei suoi pensieri seduta su uno sgabellino vicino alla cassa quando il rumore della porta la fece scattare in piedi: qualcuno stava entrando.
La donna non poteva immaginare che la persona davanti a lei sarebbe stata l'ultima a vederla viva e che lei non avrebbe più rivisto la luce del sole.

Un Fiume di BugieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora