Capitolo 16

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Venerdì 17 gennaio 2020
Tredici giorni prima dell'omicidio

Rachel aveva un peso sullo stomaco che le impediva persino di mangiare. Non sapeva cosa fare, cosa dire e soprattutto come portare avanti la gravidanza con il segreto che aveva taciuto a Peter.
La ragazza aveva deciso di andare in chiesa per vedere se ne avrebbe ricavato qualche consiglio semplicemente accendendo un cero ai santi. Il maltempo imperversava sulla cittadina e Rachel si coprì fin sopra ai capelli per poter uscire di casa, il vento freddo sembrava volersi insinuare in ogni anfratto della sua anima come se volesse punirla.
Una arrivata alla chiesetta di Rivermountain, entrò a passi leggeri per non farsi sentire da nessuno: i suoi occhi dovevano abituarsi all'oscurità del luogo così decise di sedersi qualche minuto in un banco a ridosso dell'altare.
Rachel si perse nei suoi pensieri quando sentì dei rumori alle sue spalle.
«Posso aiutarti?» Una voce maschile la fece girare. Era Adrian, il pastore della comunità.
«Buonasera» disse Rachel muovendo leggermente il capo in segno di saluto.
«Cosa ci fai in chiesa a quest'ora?» chiese l'uomo.
«Pensavo» rispose la ragazza scivolando verso destra per poter far spazio al predicatore che aveva accanto.
Adrian si sedette: «A cosa pensavi?» chiese poi lui, forse per curiosità, forse perché aveva due figli della stessa età e voleva aiutare un'adolescente in difficoltà a trovare la propria strada.
«Sono incinta» ammise Rachel.
Adrian granò gli occhi e si ammutolì: non si aspettava una confessione del genere e anche se non erano nel confessionale, avrebbe rispettato il sigillo sacramentale.
«E non è di Peter» concluse poi Rachel.
Quella notizia aveva lasciato Adrian con l'amaro in bocca. Come poteva una ragazza per bene aspettare un figlio fuori dal matrimonio e neanche dal suo compagno? Il pastore sapeva che i tempi erano cambiati, prestare giuramento davanti a Dio non era più una priorità dei giovani e ormai sapeva che tutti perdevano la verginità in età adolescenziale per poi cambiare chissà quanti partner, ma poi ad Adrian balenò per la mente un'idea che lo fece rabbrividire:
«Ti hanno fatto del male?»
Rachel si girò verso il prete con fare dubbioso, non capiva il perché della domanda.
«Intendo, ti hanno costretta a...»
«A fare cosa? A fare sesso?» disse Rachel nervosa e infastidita. «No, non mi hanno obbligata, ero consenziente!»
«Mi spiace, volevo essere sicuro che fosse tutto okay.»
«Niente è okay, sono incinta e di un uomo più grande!» continuò la ragazza agitando le braccia.
«E chi sarebbe?»
Rachel sospirò, fece spallucce e alla fine confessò.  

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