Chapter seven

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"Cos'hai in mente di fare per Capodanno, oltre che passare metà della giornata in libreria" ridacchiò Emma, sdraiandosi completamente sul mio letto.

Mancava poco a Capodanno, precisamente due giorni, e io non avevo la minima idea di cosa fare; i miei parenti sarebbero venuti a cena e non volevo assolutamente incontrarli, tutti tranne mia nonna. Quindi, o sarei andata in libreria a leggere per tutta la serata oppure avrei passato tutta la sera in discoteca ad ubriacarmi con Emma. Probabilmente avrei fatto la prima cosa.

Come sempre.

"Penso che passerò tutta la giornata in libreria, invece" presi in giro Emma, guardandola divertita mentre lei sbuffava sonoramente.

"Non puoi fare così. Manca poco all'inizio della scuola e tu non ti sei nemmeno divertita, nel vero senso della parola, un po'. Praticamente non puoi nemmeno chiamarle vacanze queste, sei stata tutti i giorni in libreria" ridacchiai alle parole di Emma e mi trovai, per una buona volta, d'accordo con lei. 

"Va bene, mi hai convinta; cosa facciamo?" mi sdraiai accanto a lei che quasi cadde dal letto. 

"Ho sentito bene?" mi guardò confusa, come se fossi venuta da un altro pianeta. Così scoppiai a ridere, non riuscendo più a trattenermi. 

"Stavi scherzando? Per questo sai ridendo, vero? Era troppo bello per essere vero" 

"In realtà non stavo scherzando, sono a disposta a passare Capodanno fuori; anche in un locale fino a tarda notte" e in quel momento, lei cadde veramente. 

Mi stavo trattenendo la pancia dalle risate, mentre lei stava cercando di rialzarsi. 

"Ok, forse dovrei dormire perché ho la netta impressione di immaginarmi le cose" mi guardò stralunata e io cercai di stare seria, ma la sua espressione era così divertente che non riuscivo a trattenermi nemmeno se volessi. 

"Non sto scherzando Emma, verrei davvero a festeggiare Capodanno con te in qualche locale" 

"Non so quale droga tu abbia assunto, ma se il risultato è questo allora continua a farlo" 

"Quanto sei scema" le tirai un cuscino in pieno volto e lei, essendo competitiva tanto quanto me se non di più, fece lo stesso; così passai tutto il pomeriggio con la mia migliore amica, tra battaglie di cuscini e chiacchiere.   

* * * * * * * * 

"Sai chi ho trovato prima mentre stavo scorrendo nella home di instagram?" guardai in modo confuso Emma, e lei proseguì. 

"Quel tipo bello del negozio di profumeria" sbarrai gli occhi e subito saltai dal letto per raggiungere Emma alla poltrona che avevo accanto alla finestra. 

Era piccola ma comoda, da piccola ci passavo le giornate a leggere e inoltre arrivava una forte luce. 

"Fammi vedere" mi piazzai davanti a lei, che mi stava guardando divertita. 

"Perché ti interessa così tanto?" mi domandò. 

"Non mi interessa, infatti! Però ora fammi vedere" le mie parole sembravano quasi delle preghiere e lei soffocò una risata. 

"Se ci tieni tanto" farfugliò, ridendo silenziosamente. 

"Pft, non mi interessa" mormorai sotto voce, ovviamente era una menzogna. 

Era curiosa di vedere il suo profilo, e questo mi infastidiva: non volevo essere così interessata, ma lo ero e non potevo farci nulla. 

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