Scorpius' pov.
"Terra chiama Scorpius!" una mano incomincia a sventolarmi davanti al volto. Alzo lo sguardo dalle pagine del libro e tutti e quattro mi osservano con un cipiglio di divertimento: "Che c'è?"
"Che c'è? Non dici una parola da quasi una decina di minuti!"Siamo nei giardini della scuola: io, 'melia, Cameron, Daven e Harper. Solitamente, nelle poche giornate soleggiate che abbiamo a disposizioni, stendiamo una tovaglia a quadri bianchi e rossi e ci ripariamo all'ombra di un tiglio nei pressi della scuola. Intorno a noi, sulla destra, ragazzi dalla tunica rossa si esercitano coi bastoni, dall'altro lato, invece, si disputano duelli tra studenti di tutte le età.
"Mi sono fatto prendere dal libro." scrollo le spalle noncurantemente richiudendo il romanzo su se stesso per metterlo da parte: "Noi comuni mortali invece" interviene Harper "stavamo parlando dell'annuncio che il preside ha fatto a pranzo e non vedo l'ora di tornare nella vostra vecchia scuola." è come se a quelle parole tutto il calore della giornata si fosse disperso, una nuvola oscura il sole facendoci ripiombare nel gelo tipico di Durmstrang e quando mi volto verso Amelia, notando su di lei la stessa tensione che caratterizza il mio sguardo, mi rendo conto che nel cielo non si avvista una singola nuvola da stamattina. È come se solo il ricordo di Hogwarts stenda su di me un velo di gelo, di freddezza: "Non è poi così... spettacolare." la mia attenzione si perde più lontano, nel punto esatto dove non si nota più una differenza tra terreno e cielo, il verde dell'erba si mischia all'azzurro.
"Non è quello che mi ricordo." Daven appoggia il capo al tronco dell'albero: "Ci abbiamo passato pochi mesi ma in confronto Durmstrang sembra una prigione." Cam risponde ghignando: "Perché forse lo è veramente?" Harper alza gli occhi al cielo ironicamente lanciandomi uno sguardo malizioso: "Io mi ricordo solamente della ragazza di Scorp."
Nella vita, per tutti, arriva il momento di scappare. Scappare dalle proprie azioni, dalle proprie responsabilità... da una persona. Certe volte scappare è l'unica ipotesi possibile, si è costretti a ferire per proteggere. Oltre a lei, io ho fatto del male a me stesso, ne esistono testimonianze che nessuno riesce a vedere, nascoste in profondità così che io stesso non mi possa accorgere che esistano; ci sono ferite invece visibili a tutti, che sono la dimostrazione effettiva del tormento che si ha passato ma che simboleggiano anche il nostro continuare a lottare per resistere, per sopravvivere.
"Aia, credo non l'abbia ancora superata." sorride Daven: "La decisione l'ho presa io quindi credo sia da idioti pentirsene." Cameron sogghigna, si sarà capito che lo fa spesso: "Da quando Scorpius Hyperion Malfoy è diventato talmente maturo?" "Ieri pomeriggio ha preso una botta in testa, credo sia questo il motivo." ironizza Amelia: " 'melia non fare tanto la spiritosa, giravano voci anche su di te."
La castana si pietrifica, come se avesse appena guardato negli occhi Medusa: "Che bella giornata." immediatamente distoglie lo sguardo per guardarsi intorno, cercando, o almeno sperando, di farci distogliere l'attenzione da lei.
"Va bene!" Harper si mette in piedi lisciandosi le pieghe dei vestiti, Daven la segue a ruota: "Credo di avervi mortificati abbastanza per oggi. E poi mi conviene andare a finire il compito di Arti Oscure. Amelia, quando torni in dormitorio non dimenticarti la tovaglia." seguendo l'esempio dei primi due anche Cameron si alza da posto: "Vi saluto anch'io ragazzi." ci porge un inchino e insieme a Harper e Daven ritorna all'interno del castello in pietra.
Caliamo nel silenzio, assopiti ognuno nei propri pensieri, nei ricordi che per quando proviamo a dimenticare continuano imperterritamente a occuparci la mente.
"Come hai intenzione di comportarti?" si alza un leggero vento, i mossi capelli di Amelia le ondeggiano davanti al viso, scompigliandosi: "Non riesco a pensare ad una singola soluzione." lei prende un profondo respiro, dubbiosa se porgermi o meno la domanda alla quale nonostante tutto, fin dal primo momento, abbiamo saputo la risposta : "La troveremo, vero?"
Le sorriso annuendo appena, e in questo sorriso racchiudo tutti la rassicurazione che mi ritrovo ancora in corpo, le ultime briciole. Da un lato dovrebbe rincuorarci, sapere che in fondo abbiamo ancora uno spiraglio di speranza: possediamo ancora un obbiettivo. D'altro canto, è come la vita, sai già come andrà a finire, ma continuerai a fare l'impossibile per cambiarlo, qualsiasi cosa accada.
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Ovunque io sia
FanfictionSEQUEL DI 'QUALSIASI COSA ACCADA' Dopo la partenza di Scorpius e Amelia ormai l'unico obbiettivo di Rose è quello di continuare con la propria vita senza più farsi influenzare dagli avvenimenti del passato, ma nonostante siano trascorsi ormai due an...