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Albus' pov.

Divani. Un sacco di divani.

Ecco come si presenta la Stanza delle Necessità appena varchiamo la porta che stava man mano crescendo: stracolma di semplici divani. Qualche sofà e altrettante poltrone beige. La stanza si riduce a questo: una moltitudine di posti a sedere che per gli studenti di Durmstrang in questo momento sono veramente una necessità.

Prima che possa dirglielo loro incominciano indisturbatamente a sistemarsi, mettendosi a sedere senza che nessuno accenni a farmi una domanda, rispetto la loro decisione, anzi ne sono sollevato, non so se sono così di buon umore da poter sopportare qualche richiesta da parte loro, sono infatti tentato di uscire da qui lasciandoli da soli e magari anche confusi, lo ammetto, non sarebbe male vedere questi volti contraddetti.

Poi però la vedo, di nuovo. I capelli castani le contornano il viso, li ha lunghi e mossi e lei non è solita tenerli di questa lunghezza. Gli occhi verdi con delle striature marroni si guardano intorno spaesati anche se sa perfettamente dove si trova, e questo sembra stordirla ancora di più. Quando due anni fa credevo di non poter vedere mai cosa più bella sono le sue stesse guance, arrossate, a farmi ricredere.

Rose mi raggiunge e senza volerlo sbuffa sonoramente ed è lo stesso che voglio fare io, accompagnandolo magari a qualche insulto verso me stesso. Non dovrebbe farmi questo effetto, non dopo tutto quello che mi ha fatto passare.

"Cosa facciamo?" mi sussurra mia cugina, sostiene appositamente un tono così basso intenta a non farsi sentire dagli altri che mantengono un silenzio innaturale anche se parlano tra di loro. I miei genitori me l'hanno sempre detto che a Durmstrang i professori sono più severi che qui a Londra. Me lo dicevano quando mi comportavo male, minacciandomi di mandarmi in quella scuola se non mi fossi comportato a modo. Scrollo le spalle osservandomi intorno: "Mi pare che non abbiano bisogno di noi." incomincio ad allontanarmi, intento ad abbandonare forse la stanza ma più probabilmente la voglia di girarmi a guardarla ancora e ancora, ma qualcuno mi richiama.

"Dove te ne vai?" domanda uno di quelli che sono ormai rimasti in t-shirt mentre si risistema meglio sul divano occupandone, solo col suo corpo, uno. Noto una vaga somiglianza tra me e lui nei lineamenti ma gli occhi, quelli sono troppo diversi, i suoi sono della stessa tonalità dei capelli. E con la coda dell'occhio, involontariamente, la guardo di nuovo. Solleva gli occhi grandi verso il ragazzo che mi si è rivolto e sembra quasi preoccuparsi all'udire di quella voce: "Non mi sembra problema tuo." solitamente non risponderei così ad una domanda talmente innocua portami da qualcuno di cui non so neanche il nome, ma la sua reazione, una reazione un po' troppo colma di emozione, mi spazientisce velocemente.

"Siamo nervosetti." sorride lui portandosi un braccio dietro alla testa: "Vuoi scoprire quanto?" e la guardo, ancora, vorrebbe mettersi in mezzo alla discussione, muore dalla voglia di farlo, la conosco, ma stranamente non muove un muscolo. Affianco a lei c'è anche lui che neanche ha preso la briga di osservarci immergendosi totalmente nel suo libro.

Il ragazzo si alza più velocemente di quanto avessi immaginato e incomincia a venirmi incontro a grandi falcate. Quando Rose sopraggiunge prendendomi dal braccio dolcemente per trattenermi la sento: "Avery."

In quel momento il tempo sembra come fermarsi. Sento quella sua delicata voce per poco, giusto il tempo di farmela desiderare nuovamente, e di più, perché è da troppo tempo che ne sto senza. La guardo, di nuovo, ed è come un miraggio.

"Burke." si volta Avery senza pensarci due volte. Si conoscono più di quanto io possa sopportare però non parlo e lo stesso fa lei, poi però Amelia indirizza i suoi occhi nei miei, il terreno sembra cedermi sotto i piedi ma la mente mi ripete di non lasciarmi abbindolare perciò torno a guardare Avery la quale attenzione è stata completamente rapita da lei, lei che è ormai voltata verso Cameron che si schiarisce la voce con fare impacciato.

Ovunque io siaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora