Rose's pov.
Mia madre è Ministro della Magia da tanti anni ormai e fin dall'inizio della sua carriera mi ha sempre ripetuto che le persone che si comportano in modo cattivo prima o poi ne subiranno le conseguenza, non è rilevante quanto queste ci metteranno ad arrivare, ad un certo punto tutti quelli che fanno del male la pagheranno. Questa, insieme al ragionamento della, come la chiama lei: fiamma del rancore, è una delle constatazioni che più mi è rimasta impressa. Mi chiedo come si sentano le persone che agiscono in modo cattivo sapendo che prima o poi tutte le loro azioni gli si ritorceranno contro: hanno paura di quel momento o hanno accettato la loro sorte da tempo? O forse credono di poter evitare le conseguenze?
Continuo a domandarmelo ogni volta che li sento, i suoi occhi grigi bruciarmi incessantemente a contatto con la pelle. Mi capita spesso di credere che sia semplicemente la mia immaginazione a giocarmi brutti scherzi, perché ogniqualvolta mi volti a cercarli non riesco mai a incrociarli essendo occupati in altro.
Dopo che sono scappati senza darci uno straccio di spiegazione come si sono sentiti? Nella peggiore delle ipotesi in questi due anni si saranno dimenticati persino di come i nostri volti sono strutturati.
Istintivamente mi soffermo sul viso tranquillo di Albus nel banco al mio fianco. Ha il capo poggiato sul braccio contratto a ridosso del banco. I capelli neri gli ricadono sugli occhi serrati, contornati da due profonde occhiaie. Non saprei da quanto questa situazione vada avanti, ho provato a domandarglielo in diverse occasioni, del perché non riesca a dormire, ma ha sempre deviato la conversazione su altri argomenti facendomi intendere di non volerne discutere. Non riesco più a trattenermi dal riferirgli l'idea che mi balugina nella mente dall'inizio delle lezioni ma questi momenti in cui viene assopito dalla tranquillità sono così preziosi che preferisco non svegliarlo, perciò riporto l'attenzione sulla spiegazione.
La McGranitt, da dietro la cattedra, continua con la sua lezione mentre improvvisamente incastra il suo sguardo al mio. Quando me ne accorgo lo fa scattare su Albus, i tratti le si addolciscono mentre continua a posare lo sguardo prima su di me e poi su di lui in sequenza per un paio di volte. Sorrido per rassicurarla.
Solitamente il rapporto tra uno studente e il preside della scuola non è mai stretto, ma dopo sei anni passati tra le stesse mura è impossibile non affezionarsi gli uni agli altri. La McGranitt ha visto me e tutti i miei cugini crescere come dal resto ha fatto anche con i miei genitori e miei zii e perciò ormai, anche se non lo vuole dare a vedere, si è affezionata a tutta la mia famiglia come fosse una sorta di nonna. Prova un profondo affetto nei nostri confronti, forse dovuto al fatto che non avendo dei figli propri abbia fatto ricadere su noi studenti questo ruolo. In particolare è sempre stata parecchio legata ad Albus, forse perché è il figlio di Harry ma molto più probabilmente per i suoi nomi: Albus e Severus. Ogni volta che li sente immagino che la sua memoria la trasporterà automaticamente ai ricordi che condivide con due delle persone più importanti per lei che ormai non ci sono più.
Volgo un ultimo sguardo alle mie spalle dove, pochi banchi dietro al mio, Scorpius e Amelia siedono. Indossano entrambi la nuova e impeccabilmente stirata divisa su cui alberga lo stemma verde-argento perché come tutti ci aspettavamo sono stati nuovamente smistati in Serpeverde. Io non li ho più incontrati per due anni e sono stata colta lo stesso da una profonda tristezza, non oso neanche immagine come la preside si debba sentire adesso che i due suoi migliori amici non si sono semplicemente trasferiti ma sono morti.
Provo a volgere il mio pensiero verso emozioni più felici e mi basta lanciare un'altra occhiata ad Albus che sta respirando regolarmente per tranquillizzarmi. Lui è il mio solo migliore amico, l'unico di cui ho bisogno e l'unico che non mi abbandonerà, caschi il mondo. Mentre un accenno di sorriso fa capolino sul mio volto davanti al suo viso che in questo momento sembra così angelico ma che da sveglio è l'esatto opposto, Al inizia a muoversi sulla sedia. Prima in modo pacato poi sempre più agitato. Preoccupata gli porto una mano dietro alla nuca per rassicurarlo ma al mio contatto sbarra gli occhi smeraldo e vengo immediatamente pervasa dai sensi di colpa. Se non l'avessi toccato magari sarebbe riuscito a dormire qualche minuto in più.

STAI LEGGENDO
Ovunque io sia
Fiksi PenggemarSEQUEL DI 'QUALSIASI COSA ACCADA' Dopo la partenza di Scorpius e Amelia ormai l'unico obbiettivo di Rose è quello di continuare con la propria vita senza più farsi influenzare dagli avvenimenti del passato, ma nonostante siano trascorsi ormai due an...