Capitolo 22

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«Ci sono notizie, Jenny?» Esclamai entrando nell'ufficio generale dove vi erano la maggior parte dei miei colleghi seduti alle loro scrivanie.

Jenny sorseggiava il suo caffè con tranquillità mentre sghignazzava di non so cosa con un mio collega Mike.

Mike era il classico ragazzo della porta accanto o meglio dire, non si lasciava scappare nessuna che fosse attraente e adatta alla sua personalità.
Non potei fare a meno di chiedermi da dove suscitava tale confidenza tra loro due.

«Hope!» Disse Jenny sorridendo.

Si avvicinò a me e vidi Mike sbuffare per poi iniziare a digitare qualcosa nella tastiera del suo computer.

Ora gli cavo gli occhi.

Pensai mentre Jenny continuava imperterrita a sorseggiare il suo caffè.

«Perché stavi parlando con quel donnaiolo?» Andai dritta al punto e lei iniziò a tossire, probabilmente perché alla mia domanda le era andato di traverso ciò che stava bevendo.

«Ma come - io, stavo solo-» Iniziò a dire delle frasi sconnesse mentre le diedi dei leggeri colpi sulla schiena per farla riprendere.

Guarda che mi toccherà andare pure in ospedale per colpa di Mike.

Pensai.

«Stavamo solamente parlando.» Si giustificò dopo essersi ripresa un po'.

«Solo non farla diventare un abitudine.» Le risposi.

«Va bene mamma!» Esclamò con tono lagnoso per poi lasciarsi andare in una risatina.

Sbuffai, ero arrivata da poco e già volevo scappare da quel covo di matti.
Il mio collega Jeff estrarrò una ciambella farcita da un sacchetto di carta e se la mangiò in un nano secondo mentre Lidya, la segreteria del Capo si specchiava nel suo piccolo specchietto, sistemandosi il rossetto rosso fuoco.
E che dire, per quanto fossimo eccellenti nel nostro lavoro se qualcuno fosse entrato qui dentro ci avrebbe preso per un circo che si dilettava nelle investigazioni.

«Al momento abbiamo una nuova vittima, Edgar Croods. Ucciso con le stesse modalità delle due ragazze.» Mi riferì Jenny, mostrandomi le foto identificative della vittima.

Ghiacciai nel vendere che si trattava di un ragazzino, sentì dei brividi e la pelle d'oca invadere il mio corpo.
Il modus operandi crudo e violento dell'assassino determinò la vita di un ragazzino che aveva ancora un'intera esistenza davanti a sé.

«I famigliari sono già stati informati?» Le chiesi.

Jenny annuì dispiaciuta e mi passò una foto dove vi era una ragazza di poco più sedici anni con lunghi capelli biondi e occhi verdi sgargianti.

«La vittima aveva una fidanzata di nome Jocelyn Martinez. Sembra che sia sparita da ieri sera e nessuno è più riuscito a rintracciarla.» Affermò Jenny.

Perciò vi erano tre omicidi e un possibile rapimento. Posai la foto nel fascicolo e pensai come mai l'omicida avesse privilegiato un ragazzino per il suo scopo per poi attentare ad un'altra ragazzina.

«La vittima ha qualche precedente? Che so, tentato furto?» Chiesi a Jenny.

Jenny mi osservò per poi schioccare la lingua. «Ed è qui che viene il bello!» Esclamò con un espressione di sconforto.

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