Quando quella sera il telefono squillò, Cheryl corse a rispondere per evitare che Zoe, che si era finalmente addormentata, potesse risvegliarsi. Quel pomeriggio avevano festeggiato il quarto compleanno della bambina insieme a quattro amichette e alle loro madri.
Avevano trascorso le prime ore in spiaggia e poi a casa dove avevano cenato tutte insieme e concluso l'incontro soffiando sulle candeline della torta. Zoe era entusiasta e aveva dichiarato che quella festa era senza dubbio la più bella del mondo. Una volta salutate le altre bambine, l'euforia, però, aveva lasciato il posto alla stanchezza e la piccola era crollata.
Cheryl le aveva fatto un bagno caldo, quindi coccolata a lungo e poi l'aveva messa a letto con Chloe, il suo nuovo cagnolino di pezza. La casa era ridotta ad un campo di battaglia e l'ultima cosa di cui Cheryl aveva bisogno, era che sua figlia si risvegliasse.
Così, al primo squillo acuto del telefono, balzò in piedi e corse a rispondere.
"Pronto?"
"La signora Palladios?"
All'altro capo c'era una voce maschile sconosciuta. Ma non fu questo a farla trasalire, bensì il cognome con il quale l'aveva chiamata.
Sua cugina e socia in affari era diventata la signora Palladios un anno prima, quando aveva sposato Alexis Palladios, ma era improbabile che la cercassero a casa di Cheryl.
Per un attimo esitò, poi rispose con voce ferma.
"No, mi dispiace. Ha sbagliato numero. Richiami durante l'orario di lavoro. Solo allora troverà Belinda qui."
"A dire il vero, sto cercando la signora Cheryl Palladios. Ho fatto il..."
L'uomo s'interruppe un attimo, poi ripeté il suo numero di telefono. Cheryl non lo udì nemmeno. Era rimasta paralizzata nel sentirsi chiamare Cheryl Palladios dopo tutti quegli anni. Un tempo era stato quello il suo cognome, anche se solo per pochi mesi. Si sedette lentamente, stringendo con forza la cornetta.
"Pronto? Signora, è ancora lì?"
Cheryl inspirò rapidamente.
"Sì," mormorò lei, "sono ancora qui."
Si sorprese che la sua voce risuonasse fredda, calma, controllata.
"Adesso sono Cheryl Richards," lo corresse. "Un tempo ero la signora Palladios."
"La moglie di Hektor Palladios?"
Per Cheryl fu come ricevere un pugno allo stomaco.
"S-sì," balbettò.
'No... Forse...'
Non era possibile che lei fosse ancora la moglie di Hektor. Oppure sì? Cominciava a girarle la testa. Era certa che Hektor avesse divorziato da lei in quei quattro anni. Ne era convinta, anche se non aveva mai ricevuto nessun documento in merito.
A dire il vero non aveva voluto porsi il problema, perché aveva evitato in tutti i modi di rivedere, sentire o parlare di Hektor Palladios, l'uomo che detestava con tutta sé stessa.
Non si sarebbe dovuta sposare con lui e lo sapeva. Tutti quanti intorno a lei lo sapevano. Per quanto la riguardava era del tutto irrilevante essere sposata o divorziata a quel punto della sua vita. Tanto non aveva assolutamente intenzione di sposarsi di nuovo.
Ma forse Hektor era pronto ad un altro matrimonio. Cheryl si sentì gelare e provò un dolore forte in mezzo al petto, nonostante continuasse a ripetere a sé stessa che non le importava se Hektor fosse sul punto di risposarsi... Forse si era finalmente innamorato.
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TUA PER SEMPRE
ChickLitCheryl e Hektor Palladios sono stati felicemente sposati fino al giorno in cui lei ha scoperto che tutto quello in cui aveva creduto e sperato era solo una dorata finzione. In quel preciso istante, Cheryl capisce che la cosa giusta da fare è andarse...