Ormai siamo in viaggio da non so quanto, Rebekah è dietro io invece sono avanti con Klaus che guida, non so nemmeno dove stiamo andando "scusate se mi azzardo a chiedere ma dove stiamo andando" chiedo ormai scocciata, Rebekah ride mentre lo psicopatico che mi vuole tutta per se sghignazza "a New Orleans tesoro, a casa"risponde quest'ultimo.
È passata un'altra ora e io mi sto iniziando a maledire mentalmente per aver accettato di andare con loro, "siamo arrivati" dice una Rebekah sorridente.
Klaus ha continuato a guidare fino ad arrivare al cancello di una casa enorme "eccoci a casa mio amore"dice Klaus guardandomi, alzo gli occhi al cielo e scendo, beh la casa non è male.
Bekah mi ha fatto fare un breve tour e ovviamente la mia stanza è con Klaus,te pareva.
Neanche un letto singolo, no un letto matrimoniale, perfetto.
Loro ancora non sanno cosa sono e non lo devono sapere per adesso, scendo giù dalle scale e vado in cucina, appena entro trovo altri due ragazzi (RAGAZZI SO CHE KLAUS NON RISVEGLIA SUBITO I SUOI FRATELLI MA QUESTA STORIA NON SI SVOLGERÀ COME NELLA SERIE)
appena entro questi due si girano, il più giovane credo si avvicina e mi bacia la mano
"Kol mikealson, tu chi saresti tesoro" ma hanno tutti sta mania di chiamare le ragazze tesoro "tesoro lo dice a qualcun'altra e soprattutto non sono fatti tuoi"sorrido e me ne risalgo in camera lasciandoli lì.
klaus pov
Lei se ne è appena andata "bel caratterino"dice kol sogghignando "chi è lei Nik? la tua bambola personale?"continua lui, faccio una faccia seria "non ti consiglio di parlare così, lei è la famosa ragazza che Nik sognava"dice Rebekah, sia Elijah che Kol spalancano gli occhi "beh bella scelta"continua quest'ultimo.
Astrid pov
Ho appena ascoltato la loro conversazione, che schifo.
Mi annoio quindi vado un po' all'esplorazione, mentre passeggiavo per la casa ho notato una stanza che Rebekah non mi ha fatto vedere, incuriosita entro dentro.
Al suo interno ci sono un sacco di quadri, sono tutti stupendi se devo dire, noto un quadro in particolare, aspetta, quella sono io.
Mi avvicino e lo osservo meglio, ho un vestito leggere bianco che arriva a malapena a metà coscia, nei capelli una coroncina di fiori, e i miei lunghi capelli ricci che svolazzano.
"ti piace?"riconosco di chi è quella voce dietro di me "è stupendo, l'hai fatto tu?" dico girandomi finalmente verso di lui, lui annuisce sorridente, sorrido anche io, devo dire che ha un bel sorriso, "sai deve essere stato brutto tutti quei secoli sognare una ragazza che non avresti mai potuto vedere"rompo il silenzio che si era creato "beh non ho mai perso la speranza di incontrarti".
Sorrido più di prima, come l'hanno descritto Damon e Elena, lui sembra crudele e malvagio, senza un cuore, ma ora sto notando che è tutto il contrario, sono affascinata da questo, sapere che lui non ha mai perso la speranza di vedermi mi fa sorridere, certo sì un sacco di ragazzi ci provano ogni giorno con me ma con lui è diverso, mi tratta come una regina ed è gentile e dolce, non è vero quello che dicono su di lui, è solo che la sua anima è ferita e spezzata e posso comprenderlo.
In tutti questi anni sono sempre stata l'ombra di mia sorella, certo tutti mi dicevano che ero molto più attraente di lei e molto più bella ma vedere come tutti i miei amici la proteggono è estenuante.
Elena di là, Elena di qua, non so quante volte mi hanno chiesto di proteggerla ma non posso dire che mi abbiano mai chiesto cosa voglio io.
Ogni giorno porto il peso di essere la sorella della famosissima Elena Gilbert, quando i nostri genitori sono morti nessuno mi ha chiesto come stessi, tutti erano preoccupati per la dolce Elena, io invece ero a pezzi, non mangiavo e sorridevo a forza, la notte avevo continui incubi, solo quando ho conosciuto Damon e Stefan le cose sono cambiate, erano gli unici a cui importava veramente di me, si assicuravano che io mangiassi, che stessi bene, con loro i miei incubi erano finiti ma appena abbiamo incontrato Elijah le cose sono completamente cambiate, era tornato tutto come prima.
"mi dispiace molto, ogni ragazza come te non merita di essere trattata così"dice e solo in questo modo mi rendo conto di aver parlato a voce alta, abbasso lo sguardo ma lui me lo rialza prendendomi il mento con due dita "ora che sei con me nessuno ti farà mai del male, io non ti lascio" per la prima volta faccio uno di quei sorrisi veri, noto che mi sta fissando le labbra "ti prego ho aspettato molto di incontrarti, posso baciarti?" rimango sorpresa dalla sua domanda, ma non lo biasimo infondo vedere questa ragazza e non poter avere nessun rapporto con lei deve essere stato un inferno, mi avvicino perché
voglio essere baciata, appena le mie labbra toccano le sue sento un'odore che copre tutto quanto,in questo momento non mi interessa, sento solo le sue labbra carnose premere sulle mie, le mie mani sono tra i suoi capelli invece le sue sono dietro la mia testa, il bacio diventa un po' più passionale , mi chiede l'accesso con la lingua e glielo consento aprendo un po' le labbra,
le nostre lingue ballano una danza tutta loro, le sue mani dalla mia testa sono scese ai miei fianchi e le miei gli tirano leggermente i capelli, quando ci stacchiamo rimaniamo entrambi senza fiato, lui sorride e mi bacia la fronte, sento le mie guance andare a fuoco.
Lui sorride e mi guarda, mi avvicino perché voglio sentire di nuovo il sapore delle sue labbra ma lui mi ferma sorridendo compiaciuto "amore mio c'è tempo per questo ma voglio prima che tu ricambi il mio stesso sentimento va bene?" mi chiede, annuisco sbuffando un poco sperando che non mi veda, lui si gira e sorride.
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𝗧𝗵𝗲 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿 𝗚𝗶𝗹𝗯𝗲𝗿𝘁
FanfictionAstrid Gilbert è la sorella maggiore di Elena e Jeremy, figlia di John e di una donna appartenente a una delle due famiglie originali. Astrid scopre del soprannaturale all'età di 11 anni, e lei non saprà ancora di quale forza è fatta. È la notte deg...