5- L'OLIMPO FA UN GIRETTO PANORAMICO

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Dormivo della grossa, altrimenti giuro che me ne sarei accorta. Vi risparmio i dettagli : le gemelle Julia e Alice Feingold (aiutate da Connor Stoll), figlie di Ermes mi buttarono nel mare. Mica solo loro, tutto il campo era presente. E ridevano. A quel punto due enormi bestie uscirono dall'acqua e bagnarono tutti quanti. Allora risi io. Ovviamente nessuno lo aveva previsto. Quei mostri erano appena arrivati seguendo le correnti calde, ma erano innocui. Fu così che fecimo colazione tutti bagnati fradici. Mi consegnarono un programma con le varie attività del campo. In realtà erano molto ridotte rispetto a quelle del CHB originale. Mi diressi a tiro con l'arco, dato che ci andava anche Aaron. Scoperta delle scoperte: Aaron tirava da dio! Letteralmente, diedi per scontato che fosse figlio d'Apollo. A proposito, non sapevo ancora chi fosse il suo genitore divino. Risparmiai la domanda per il pranzo, ora dovevo concentrarmi sull'attività. Incoccai una freccia, mirai e tirai. Non feci centro, ma almeno presi il bersaglio. Per vostra informazione, in estate, in Sardegna (ho una casa lì) ho un arco giocattolo, quindi non facevo schifo. Dopo essere stata umiliata varie volte dai tiri perfetti di Aaron fecimo una gita organizzata dai figli di Efesto, Atena e Ares. Avremmo visitato i luoghi in cui si erano tenute le più grandi battaglie della guerra contro Gea. Due settimane dopo c'era una magnifica gita a New York per cui il NCHB si organizzava da mesi. Ovviamente misi il mio nome sulla lista: non ero mai stata a New York. La gita fu molto bella, vidi da un'altro punto di vista le sanguinose battaglie di cui avevo solo letto. Dimostrai la mia conoscenza in materia durante gli interventi. Visitammo anche la tomba di Jason Grace, onestamente non mi piaceva granché come personaggio, ma ora che sapevo che esisteva davvero mi dispiacque un pò per lui. Notai una grande quantità di fiori e feci una muta preghiera agli dei. Tornammo al Campo ed ero estremamente stanca, ma Percy mi accompagnò a prendere alcune cose da quello che rimaneva del magazzino. Presi una vecchia borsa di tela con una lunga bretella, uno spazzolino verde acqua, una lunga maglia rosa sbiadita come pigiama, un paio di calze pesanti e un pò di biancheria e una maglietta del Campo Mezzo-Sangue. Ero piena di cose in mano, ma guardai Percy di sottecchi. Il corpo era muscoloso e pieno di cicatrici e i suoi occhi blu-verde mare fissavano l'orizzonte persi. Pensai a quanto fosse stata orribile la sua vita :" Ehi Percy" lui scosse la testa e mi guardò :"Mh?" Mugugnò come risposta:" Ma chi è Overmoon? E perché è un'amicizia interessante'?" Percy si rigirò Vortice tra le dita e mi guardò incuriosito:" Non sai chi è Overmoon? Aaron Disol Overmoon? Ma se avete fatto le attività insieme oggi" Oddei, Aaron era il misterioso Overmoon? Arrossii:" Non sapevo che fosse il suo cognome" dissi a mo di scusa. Percy ridacchiò:" Almeno sai che cos'è?" Esitai :" Un mezzosangue? Un semidio? Un legato?" Percy scosse la testa :" Lascia perdere, dovresti parlarne con lui non appena hai messo da qualche parte queste cose, solitamente le diamo dopo la collocazione, ma dato che negli ultimi tempi abbiamo poche attività.." il pensiero sembrò incupirlo. Decisi di lasciar perdere, lasciai tutto nella Tenda Grande e mi diressi alla mensa. Vidi Aaron e mister D che parlavano tra loro giocando a pinnacolo. Mi avvicinai :" Ehilà! Ciao Aaron, salve mr D" Feci un piccolo inchino e osservai il signor D vincere e Aaron imprecare in greco antico. Appena finito chiesi:" Posso unirmi a voi?" Il signor D mi squadrò:" Mh.. tu sei....la giovane .. Blaldi?" Scossi la testa:" Baldi, mr D" Lui liquidò la questione con un gesto della mano :" Si si, è uguale. Se ti ritieni all'altezza mia" Presi una sedia e mi sedetti in mezzo ai due :" Vi va una partita a cirulla?" Aaron aggrottò la fronte :" Cinru che?" Risi :" No, non cinru. Ci- rul-la! Ok? Ripeti " dissi Aaron annuì:" Ci" Iniziai:"Ci" :" Rul" :" La" :" La" :" Cirulla" :" Cirulla?" Chiese lui insicuro :" Quasi " Il signor D mi guardava male :" E cos'è?" Mi girai verso di lui e spiegai :" È un gioco di carte tipico ligure. Mi stupisce il fatto che non lo conosca! È un gioco molto facile e divertente" Il dio mi squadrò, poi schioccò le dita e comparve una Diet Coke, poi con voce tonante gridò :" RUPEERT !!" un satiro con degli spessi occhiali e un libro in mano arrivò correndo :" Sì, signore?" Il dio continuava a fissarmi :" Cos'è un 'citrulla'?" Soffocai una risata :" Cirulla, non citrulla. Ci-rul-la" dissi scandendo le sillabe. Il satiro aprì l'enorme libro che aveva in mano e continuava a girare pagine e a cercare chissà cosa. Poi alzò il dito e belò:" La Cirulla (in lingua ligure cirolla /tʃi'rulla/ o ciapachinze,[1] acchiappaquindici) è un gioco di carte originario della Liguria e del Basso Piemonte ligure.[1][2] Variante assai più complessa della classica Scopa, Cirulla si contraddistingue per la vivacità ed il ritmo delle partite e per i repentini "ribaltoni" nei punteggi, ma anche per il notevole peso del fattore fortuna, che riduce il divario tra giocatori esperti e principianti rispetto a giochi simili.
Distribuzione delle carte :
Una partita classica consiste in più smazzate fino al raggiungimento di 51 punti[1][2]. Il mazziere distribuisce in senso orario[2] tre carte coperte a ciascun giocatore, una alla volta. Nel primo turno di ogni nuova smazzata, come nella Scopa, il mazziere pone inoltre 4 carte con la faccia esposta sul tavolo; se la somma di queste quattro carte in tavola ammonta a 15 o a 30 il mazziere le raccoglie e guadagna rispettivamente 1 oppure 2 Scope.[1] Quando tutti hanno giocato le tre carte, il mazziere continua a dare tre carte a testa fino all'esaurimento del mazzo; in questo modo con un mazzo si fanno 6 turni nel gioco a due giocatori, 4 turni nel gioco a tre e 3 turni nel gioco a quattro. Coppie di gioco:
Cirulla si può giocare in due, in tre o in quattro persone; in quest'ultimo caso si gioca a coppie.[2] Ogni giocatore è in coppia con il compagno che si trova di fronte a lui, cioè il primo con il terzo e il secondo con il quarto.Giocata:
Ciascun giocatore, a turno, gioca una carta. Il primo a giocare è il giocatore a sinistra del mazziere, gli altri seguono in senso orario fino ad esaurimento delle carte in mano.[2] Ogni giocatore cerca di effettuare la presa di una o più carte sul tavolo con una delle carte della sua mano. Se con la carta calata non è possibile nessuna presa, il giocatore la lascia sul tavolo a faccia scoperta. Se una qualsiasi presa è possibile, il giocatore deve obbligatoriamente prendere. Tutte le carte che restano sul tavolo sono disponibili per eventuali prese dei giocatori seguenti. In caso di presa, il giocatore ritira le carte prese dal tavolo e le pone nel proprio mazzetto delle prese di fronte a lui.[1][2]
Prese:
Sono possibili tre tipi di presa con la carta giocata:

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