7- METEORITI DIVINI COMPAIONO MAGICAMENTE

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Ero di nuovo nel lungo corridoio bianco , elegante e moderno. Mi guardai intorno , la vista era mozzafiato. Mi avvicinai alla porta, entrai,ma un urlo mi svegliò. Mi misi seduta sul letto, animavo. Chi aveva urlato? Me l'ero solo immaginato? No, mi risposi. Era Percy. Si rigirava nel letto. E tirò un'altro urlo. Era terrorizzato. Miei dei! Cosa stava succedendo? Mi alzai, e mi avvicinai al suo letto. Stava sudando e aveva una faccia terrorizzata. Gli toccai la spalla :" Percy? Ehi?" Lui non sembrava sentirmi, si girò e borbottò parole alla caso :" No, no. Lasciala stare! Prendi me! PRENDI ME!" Lo scossi più forte, ero molto spaventata :" Percy! PERCY!" Sembrò calmarsi, ma non era in buone condizioni. Era pallido, e non sembrava sano. Lo alzai :" Forza, Perce. Andiamo da Will" Pesava un pò, quindi feci una fatica tremenda a tirarlo giù dal letto. Ma poi, dopo qualche passo, cademmo. Lui mi prese la mano e sprofondammo in un sonno profondo. Ero in un luogo familiare, mi guardai intorno: era il Campo Mezzo-Sangue originario. Era in fiamme. Mostri orribili entravano da tutte le parti. Le barriere erano cedute, l'Athena Parteon era immobile, non si muoveva. Il drago era stato pietrificato, del Vello d'oro nessuna traccia. Vidi alcuni semidei che cercavano di difendersi. Poi vidi Percy. Non era lì, era un fantasma, come me. Non potevamo interferire nella scena. Ad un certo punto, un gruppo di venti semidei arrivò su delle bighe, pronti ad attaccare, ma qualcosa li fermò. Insieme al loro c'era Chirone e Mr. D. Avrebbero potuto fare strage, ma si fermarono inorriditi. Una chimera teneva tra le zampe dei bambini piccoli, intorno ai due-tre anni. I piccoli erano terrorizzati. Non solo bambini piccoli, anche alcuni semidei erano tenuti in ostaggio da mostri e ... altri semidei. La chimera avvicinò il suo enorme pungiglione da scorpione a una bambina. A quel punto Percy si era accorto di me, ma quella scena fece tornare la sua attenzione a ciò che stava succedendo. A quel punto tutti i semidei riamsero fermi e confusi. Dovevano attaccare? Un'orda di mostri attaccò da dietro i semidei indecisi. La chimera consegnò i bambini a qualcuno e i mostri sgozzarono i semidei presi in ostaggio :" NOOO!" Gridò Percy cadendo in ginocchio. Mi avvicinai al ragazzo :" Percy? PERCY!!" Il sogno cambiò, io e Percy ci trovammo in mezzo ad un tornado. Delle immagini vorticavano nel tornado: Sally che spariva in una nuvola d'oro, la gita nel Mare dei Mostri, la morte di Bianca Di Angelo, Percy che scatenava un terremoto per salvare Annabhet dai Telchini, Percy che combatteva contro Luke, Percy che combatteva il gigante in Alaska, Percy che cadeva nel Tartaro, la battaglia per chiudere le Porte della Morte, la scoperta della morte di Jason Grace, l'incubo avuto sul campo Mezzo-Sangue per poi scoprire che era reale, la certa morte dei suoi figli, le missioni per riconquistare il Campo fallite, gli sguardi feroci dei Romani. Percy era in ginocchio e si teneva le mani sulle orecchie mentre urlava. Cercavo di avvicinarmi, ma il vento mi allontanava :" Percy! Arrivo! Io... Sistemerò tutto!! Ti prego! " Percepivo urlare. Levai le mani dalle orecchie di Percy e lo costrinsi a guardarmi negli occhi. Stava piangendo, aveva patito così tanto. Ora vedevo, tutte le spedizioni al Campo per riconquistarlo, ma nessuna profezia era stata fatta, Rachel non aveva potuto farci nulla. Apollo era sceso al Campo Mezzo-Sangue finchè Zeus glielo aveva permesso. Cercava di profetizzare, ma nulla. Le loro missioni erano destinate a fallire. Non importava quanto fossero potenti i semidei o i mezzi, il Campo era impenetrabile. Strinsi le mani a Percy :" MI DISPIACE " Ormai Percy aveva 28 anni, era un'uomo. In quel momento dei demoni iniziarono a entrare nel tornado : il tempo stava scadendo. Anch'io avevo le lacrime agli occhi. La mia famiglia poteva essere solo un'illusione, la mia intera vita lo era. Ora ero un essere al centro di moltissimi potenziali pericoli, probabilmente sarei morta entro uno, due mesi al massimo. Ma volevo lasciare almeno una cosa positiva in questa mia vita d'incertezze :" LIBERERÒ I TUOI FIGLI E IL CAMPO MEZZO-SANGUE! LO GIURO! LO GIURO SUL FIUME STIGE!!" Appena in tempo, i Demoni erano a pochi passi da noi. Percy mi fissò e poi ci abbracciammo, un'onda di energia fece sparire tutto ciò che ci circondava. Rimanemmo stretti l'uno nelle braccia dell'altra. Tutto ci vorticò intorno, poi pace. Eravamo sudati e stanchi nel centro della cabina 3. Percy prese un bel respiro :" E-era tutto vero? È successo?" Annuii :" Si, Perce" Lui sussultò:" Hai davvero giurato..?" Di nuovo annuii :" Sì, e non me pento". A quel punto qualcuno aprì la porta, era Annabhet Chase, ci guardava con occhi accusatori e duri :" Va tutto bene ?" Ci staccammo riluttanti, credendo che , se ci fossimo mollati, saremmo tornati in quel posto orribile. Percy si sforzò di sorridere:" Ehilà, Sapientona. Sì, va tutto bene. Io... ho avuto un'incubo" Io e Percy ci scambiammo un'occhiata d'intesa. Annabhet non sembrava convinta, ma non voleva nemmeno parlarne adesso :" Ok, adesso sbrigatevi. L'assemblea sta per iniziare" Ero confusa. L'assemblea? Ah, sì! Quella per decidere cosa farne di noi Trinità:" Aspetta, quanto abbiamo dormito ?" Dissi dormito con un tono che lasciava intendere l'ironia della cosa. Dovevo proporre ad Apollo l'invenzione del verbo 'incubare ' cioè avere gli incubi. La figlia di Atena mi guardò con disprezzo :" E quasi l'ora di pranzo" Uscimmo di corsa dalla cabina, senza nemmeno cambiarci. Corsimo alla Tenda Grande per discutere sul mio destino. Tutti i capi delle varie cabine erano lì, più alcune storiche aggiunte: Clarisse La Rue e Drovkz Trozjki per la Casa di Ares, Miranda Gardiner e Sammy Dubois per la Casa di Demetra, Percy Jackson per la Casa di Poseidone, Nico di Angelo per la Casa di Ade, Annabhet Chase e Sophia Von Saphire per la Casa di Atena, Thistle Smith per la Casa di Dioniso, Valentina Diaz e Tony Garcìa per la Casa di Afrodite, Alice e Julia Feingold e Connor Stoll per la Casa di Ermes, Laurel Victor e Ian Barahundi per la Casa di Nike, Nyssa e Richard Beer per la Casa di Efesto, Will Solace e Sunny Fire per la Casa di Apollo, Rya Soier per la Casa di Ecate, Cristal Noir per la Casa di Eris, Hi Yan per la Casa di Ipno, Leila Saiban per la Casa di Iride,
Chiara Benvenuti e Shirley Parada per la Casa di Thyche, Jiara River per la Casa di Ebe, Filomena Jilius per la Casa di Eros e Rayan Windflower per la Casa di Borea. C'erano altri semidei rappresentanti di altre case, ma non voglio scocciarvi. Con l'arrivo di Mr D e Chirone l'assemblea, meglio conosciuta come 'uccidiamo o no questi idioti', ebbe inizio. Grazie agli dei mentre discutevamo si poteva anche mangiare, e dato che io e Percy avevamo saltato la colazione avevamo un certo languorino. Annabhet prese la parola:" Siamo qui riuniti oggi per decidere le sorti delle Trinità presenti, possiamo tenerle al Campo o sono un pericolo ?" Brava Annie, dritti al sodo. Paride e Catrina si scambiarono un'occhiata preoccupata. Paride si schiarì la gola :" Scusate, ma. Ecco non avete detto che fuori da questo campo è pieno di mostri mangia-semidei ?" Chiese timidamente. Drovkz scrutò i due gemelli :" Beh, sì. La fuori è estremamente pericoloso!" Paride deglutì rumorosamente :" Ah" disse. Robin alzò un sopracciglio :" Gli dei hanno detto che qui saremmo stati al sicuro. Oltretutto hanno raccomandato di trattarci bene." Ecco, questo non giocava a nostro favore. Ci avrebbero fatti restare, ma a malavoglia. Tutti i semidei ci guardarono malissimo :" Ma, ovviamente, se deciderete all'unanimità di cacciarci. Rispetteremo la vostra decisione" Detto ciò mi guadagnai un'occhiataccia dalle Trinità, un sorriso da Percy e uno sguardo di rispetto da parte dei semidei. Annabhet annuì:" Si, certo. Ok, chi si propone per la loro permanenza " Percy alzò la mano, con la estrema sorpresa della figlia di Atena. Tutti si voltarono verso il figlio di Poseidone, era tenuto in gran conto tra i semidei. L'uomo si schiarì la voce:" Beh, come hanno fatto gentilmente notare Paride, là fuori è pieno di mostri assassini. Non possiamo lasciare cinque quindicenni in balia di orripilanti esseri. Dobbiamo tenerli e addestrarli affinché diventino in grado di difendersi e difendere il Campo Mezzo-Sangue, sono degli importanti acquisti" I semidei parlottavano fra loro indecisi. Annabhet era molto preoccupata :" Trinità potenti? Davvero? Insomma, già siamo un bel gruppetto di semidei che attira un certo numero mostri. Ma se aggiungiamo cinque esseri estremamente potenti..." era sottintesa una continuazione 'dopo quello che è successo l'ultima volta?'. Tutto ciò mandò in subbuglio i semidei presenti. Oh, Annie, cosa ti avevo fatto di male ? Un sacco di cose mi vennero in mente. Maledetta me. Comunque Percy non era contento :" Davvero? Noi faremmo ciò? Lasceremmo dei ragazzi nei guai? Questo è il nostro spirito? E poi, forse, sono il segno che stavamo aspettando? Forse loro potrebbero-" "Wo, wo, wo!" Disse Sammy Dubois, figlio di Demetra:" Non esageriamo. Lasciamo ai semi il tempo di crescere. Non possiamo mandarli in una missione senza il loro consenso. E se non volessero?" Ringraziai dentro di me Sammy, ma ora mi sentii chiamata in causa:" Si, beh. In realtà... So cosa è successo al vecchio Campo Mezzo-Sangue. E io voglio aiutare. Aspetterò il ritorno di Rachel Elizabhet Dare e andrò a chiederle una profezia in merito." Tutti mi fissavano tra lo stupiti e l'ammirati. Shirley Parada sbuffò :" Lo dici solo per farti apprezzare " Alzai gli occhi al cielo :" Oh sì. Sarebbe una cosa furba da fare! Comunque non l'ho deciso or ora. L'ho giurato, sul fiume Stige, a mio fratello!" Tutti si girarono verso Percy :" Esatto! L'ha giurato sullo Stige." Annabhet era a bocca aperta, fissava Percy incredula :" D-davvero?" Il ragazzo annuì :" Ha anche giurato che riporterà indietro i nostri figli" Annabhet era tra le lacrime :" Lo farai davvero?" Disse guardandomi, tutti i dubbi che avevo erano spariti vedendo lo sguardi di Annabhet:" Sì. Appena Rachel arriva e profetizza parto. Sperando che mi venga affidata un'impresa." Tutti fissavano Chirone, il centauro arrossì:" Si, ecco. Se Rachel profetizzerà allora potrei pensare di mandarti, se troverai una squadra" Percy si alzò :" Io mi offro volontario" Un'impresa con Percy? Oh, sì! Ma poi una vicina mi disse 'un'altra impresa per Percy? Davvero? Oh, ma quel ragazzo non può mai riposare un'attimo?' Avevo ragione :" No, Perce. Non puoi venire. Hai sofferto abbastanza. Credo... credo che andrò da sola" Annunciai in fine. Una risata venne da dietro di me :" Ma HAHAHAHAHHAHAAH, no, no, no, no. Tu? Da sola? Sei arrivata da tipo due giorni, mica puoi partire da sola!" Era Aaron, stava ridendo della mia affermazione. Ero indecisa se tirargli un pugno in faccia o abbracciarlo. Volevo ribattere, ma Bill Fletcher entrò con il fiatone nella Tenda Grande:" Chirone! Chirone! Rachel sarà qui tra più o meno tredici giorni!" Il centauro annuì :" Va bene. La aspetteremo con ansia. Ora, Percy, addestra queste Trinità affinché diventino utili. Magari dagli delle armi" L'assemblea si sciolse e Annabhet accompagnò me e le altre Trinità ai diversi campi d'addestramento. Aaron si diresse al tiro con l'arco e ci salutò con una mano. Percy e Chirone erano lì e sorridevano ai nuovi semidei. Avevano intorno ai 11-12 anni, anche se due ne avevano 8. Poi c'eravamo noi, di quindici anni. Eravamo lì per vedere a quale arma ci adattavamo di più. Scoprii che Bill Fletcher e le balaustre non potevano stare nello stesso continente. Con quell'affare in mano era una macchina da guerra. Molti altri semidei trovarono la loro arma, ma per noi Trinità era più ... complicato. Le nostre armi si rilevarono molto difficili da trovare. Andammo a ciò che rimaneva del magazzino delle armi, ma non trovammo nulla che andasse bene. Robin e Paride hanno quasi distrutto il Campo con due enormi cannoni. Aaron era fortunato, almeno sapeva che arma usare. Ma ogni arco era troppo pesante, troppo leggero o non gli piaceva la fantasia. Bah, i ragazzi. Ce ne stavamo andando afflitti quando un'enorme meteorite d'oro apparvero nel cielo :" Benedetti Olpimpi, cosa cavolo...? " Iniziai, ma prima che potessi finire il meteorite si trasformò in una freccia e indicò il magazzino delle armi :"Vuole che rientriamo " notò Robin :" Un'applauso a Capitan Ovvio" sbottò Catrina. Si guadagnò un'occhiataccia alla quale rispose con una linguaccia:" Ok, ok. Adesso però andiamo a vedere cosa succede " Dissi estremamente curiosa. Ci fiondammo tutti dentro. Notai che tra i mucchi di armi alcune si erano messe a brillare. Paride si avvicinò pericolosamente ad un'ascia a doppia lama in bronzo celeste e legno con il manico in pelle, ne sembrava attratto. Sentii un'attrazione verso la fine del capanno, nel mentre guardavo distratta in giro. Vidi un paio di pistole con un manico placcato di madreperla, erano stupende. Mi chiesi cosa ci facessero lì 'le armi da fuoco non funzionano con gli esseri semidivini' ricordai. Allungai una mano per prenderle, ma il richiamo si fece più forte. Dimenticai le pistole e arrivai in fondo. Sopra un mucchio di armi una corona brillava fluttuando. Allungai la mano e la presi: era una tiara con i dentini tipo fermaglio, era di bronzo celeste, era compatta e sembravano due ali di aquila aperte, era piena di opali di vari colori. Non so il perché, ma la presi e la indossai. Mi girai, vidi che tutti mi guardavano:" Emh..." disse Paride. Percy alzò un sopracciglio divertito :" Cos'hai in testa?" Chiese. Non stavo ascoltando, notai che ognuno di loro aveva un'arma in mano. Aaron aveva un grosso arco in bronzo celeste con delle foglie di alloro in oro imperiale che lo avvolgevano, aveva in spalla una faretra in lino ricamata estremamente bene, dentro c'erano frecce d'oro e d'argento; Paride teneva in mano l'ascia di prima, la pelle sembrava quella di un'enorme lucertola; Catrina aveva due lame simili ad artigli lunghi 20 cm in bronzo celeste nelle mani, li indossava come se fossero anelli un pochettino lunghi; Robin teneva in mano un'enorme ametista dalla forma di una doppia freccia con un 'manico' in quello che sembrava ferro dello Stige. Mi guardavano tutti accigliati, avevano tutti scelto un'arma tranne me. Iniziai ad andare nel panico :" Si, bhe. Questa arma potentissima e pericolosa mi ha scelto" annunciai. Tutti ridacchiarono, non sapevo cosa dire e arrossii. Catrina mi diede una pacca sulla spalla :" Almeno è carina" Sorrisi, almeno era carina. Andammo verso l'arena e Percy mi passò un pugnale per esercitarmi. Annabhet mi vide :" Ho visto un'enorme freccia d'oro nel cielo che succede ?" Percy le spiegò tutto. Mi guardò molto male per l'arma che avevo scelto :" Mh... vediamo cosa sai fare" se la mia vista non mi inganna, mi parse di vedere un lampo di dubbio negli occhi della figlia di Atena mentre squadrava la corona. Si girò prima verso le altre Trinità:" Vediamo un pò cosa abbiamo qui" disse scrutando le armi scelte dagli altri. Catrina alzò la mano, pensando che fosse era una domanda. Annabhet si girò verso di lei :" Deve dire qualcosa, signorina..?" Catrina si mise sull'attenti :" Signorina Adebayo, signora. Volevo solo rispondere al suo quesito, signora " Per poco Percy non morì dalle risate, mentre Annabhet sorrise e disse :" Non sapevo che fosse un'esperta, ma prego " la ragazza si avvicinò ad Aaron il primo della fila :" In realtà non lo so nemmeno io, solo " e andò a sbattere contro il ragazzo :" Ouch!" Disse lui, Catrina si scusò :" Mi dispiace, non ti avevo visto ". Avevo notato precedentemente che Catrina spesso assottiglia gli occhi o andava a sbattere contro le cose, ci vedeva forse male? Anche Aaron sembrò avere il mio stesso pensiero, si avvicinò alla ragazza, porrò le mani ai lati della testa della ragazza e chiuse gli occhi concentrato. Nel mentre Catrina era tutta rossa e Paride guardava male Aaron. Il figlio di Apollo schioccò le dita e un paio di grandi occhiali anni '80 fucsia tondi comparvero sul viso della ragazza. Aaron si allontanò a debita distanza :" Ecco!" Esclamò soddisfatto. Catrina era sbalordita :" Ora ci vedo bene ! Wow !" Robin era sbalordito:" Wow,bro! Come hai fatto?" Il ragazzo scrollò le spalle :" Piccoli vantaggi" disse liquidando la questione. Vidi Annabhet registrare il fatto nella sua mente e intimare a Ctarina di continuare :" Oh, sì." Fece lei e prese l'arco di Aaron :" Questo è un anadromikó tóxo ( greco) in inglese è l'arco ricurvo, l'origine è greca è stato usato durante le olimpiadi: è l'arco di Apollo e Artemide " il ragazzo fissò affascinato il suo arco :" L'arco è in grado di evocare frecce, basta dire il suo nome : archaío fos, cioè 'antica luce'. Ogni freccia ha in sé il potere di creare luce, lunare o solare, oltre al fatto che sono estremamente pericolose: polverizzano qualsiasi essere che capiti a tiro" sembrava che leggesse ciò che diceva, sembrava sapere più lei delle armi di quel che le avevano create. Passò a Paride :" Questa è una labrys, origini minoiche. Un'ascia a doppia lama molto pericolosa, in più è in legno di .." :" Rovere" la interruppe Robin :" Esatto" Continuò Catrina :" È un legno estremamente resistente e quella sopra è pelle di drago. Il suo nome è alítheia, cioè 'verità 'Gran bell'arma fratellino" il ragazzo maneggiava l'ascia contento. Arrivò il turno di Robin :" Quello è un kondýli, uno stilo. Ci puoi infilzare qualsiasi cosa, ma il suo principale uso è a scopo magico. Lo stilo è in grado di evocare rune e magie. Origine celtico-greca. E quello è ferro dello Stige. Una interessante particolarità è che lo stilo non ha mai un nome." poi maneggiò le sue lame-anello :" Questi sono karambit. Origine indo-asiatica è una lama ricurva, non lunga, il manico termina con un buco rotondo, come un anello." Detto ciò se li rigirò fra le mani :" Bronzo celeste e zanna di elefante. Il loro nome è atpàti, inganno, e omorfià, bellezza" non sembrava contenta di avere una zanna di elefante in mano: animalista come me. Poi si girò verso di me :" mh... Sì è interessante..." piegò il collo di lato, mi scrutò e poi tornò al suo posto :" Perfetto, allora,grazie Catrina. Per la tua illuminante lezione. Hai studiato le armi?" Chiese Annabhet ammirata. Lei fece no con la testa :" Lo so e basta" spiegò semplicemente. La beccai a lanciarmi un'occhiata curiosa e a borbottare :" Ci vorrebbe qualcosa che solleciti... un mostro forse?" Anche Robin doveva aver capito perché una luce gli brillò negli occhi e gridò :" ANARADA!ANARADA ! ANARADA!" una sorta di bellissima donna-fantasma apparve. Al posto dei piedi aveva dei zoccoli d'asino ed era avvolta da una sorta di nebbiolina. Rimanemmo tutti a bocca aperta. Poi Aaron ci illuminò :"È UNA DIVORATRICE DI UOMINI!! UCCIDIAMOLA!" Al suono di quel giovale benvenuto la donna aprì la bocca mostrando una lunga fila di denti aguzzi e intrisi di bava nera. Percy sguainò Vortice, ma Annabhet lo tenne fermo :" Lascia stare" mentre lo diceva mi guardava, come a cercare conferma. Dovevo combattere con una tiara? Grazie dei! Paride si gettò verso la donna che gli azzanò un braccio e lo scagliò a terra. Effettivamente era il primo combattimento del ragazzo che non aveva molta esperienza:" PARIDE!" Gridò Catrina e corse verso di lui. Robin fissava lo stilo confuso: cosa doveva fare? La situazione era assai drastica così alzò lo stilo verso l'anarada e disse :" Avada Kedavra! Ocus pocus! Abra Cadabra ! Bidibi Bodibi bù!" Ma stranamente nulla funzionò. Aaron aveva incoccato una freccia e stava per uccidere il mostro, ma mentre Robin agitava lo stilo qua e là, questo sfrigolò e un lampo viola colpì Aaron che cadde a terra ridendo. Robin cercava di annullare l'incantesimo e la donna-asino-cannibale si stava avvicinando a Catrina e Paride. A Percy sembrò un buon momento per intervenire, ma Annabhet lo tenne fermo :" Aspetta " gli fece. Vidi Percy guardarla male. Ok, ero da sola. Guardai verso il cielo feci una preghiera agli dei :" Ti prego fa che funzioni" mormorai. In quel momento vidi Catrina cercare di colpire la donna-asino-cannibale con scarsi risultati ed ormai era tutta graffiata. Cadde a terra e mi guardò, vidi una luce di vittoria nei suoi occhi:" Kataigída!" Gridò. Chiusi gli occhi allungai una mano verso la corona e gridai :"Kataigída!!" Poi afferrai un manico di spada. Ora tra le mia mani c'era una spada.

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