1- UNA CAPRA E UN SALVADANAIO MI SALVANO LA VITA

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Di nuovo quel sogno, da quando avevo compiuto 15 anni continuavo a sognare la figura e il corridoio bianco, non tutte le notti, ogni tanto. Di volta in volta si aggiungeva un dettaglio, e io aspettavo con sempre più ansia il prossimo. Spensi la sveglia e mi alzai a malavoglia, ultime settimane di seconda liceo, evviva! Mi infilai le ciabatte pigramente e mi diressi in cucina, aprii la dispensa e afferrai un pangocciolo me lo misi in bocca e preparai il caffè. Nel mentre aprii il cellulare ed entrai su whatsapp, alcuni messaggi della chat di classe, mi chiedo se domani mai, loro. Alzai lo sguardo e trovai due occhi dorati che mi fissavano. Era la mia gatta, il suo nome è MyCat e sì, ho molta fantasia. È una bellissima soriana di razza e dalle mille sfumature. Le do una carezza, ma so che non è ciò che vuole, apro la credenza e le verso i croccantini nella ciotola e le cambio l'acqua, ricevo un miagolio accondiscendente. Mentre finisco il mio pangocciolo verso un pò di caffè in una tazza per poi aggiungerci del latte al cioccolato. A dire la verità, è poco caffè con molto latte, ma non è necessario specificare. Mi siedo accanto a mia madre e finiamo colazione.Mia madre è alta con il fisico asciutto e due occhi marrone chiaro, è molto creativa e ribelle :vuole sempre avere ragione e il potere indiscusso. Peccato che ci sia io. Mentre mi lavavo sentii mia sorella alzarsi, prendo lo zaino ed esco. Ci metto 20 minuti buoni ad arrivare davanti al portone della mia migliore amica, che vive davanti alla nostra scuola. Mi giro e la vedo intenta a frugare nel suo zaino:"Vero!" Le grido, lei si gira e mi corre intorno. Ci avviamo per quei cinque minuti che ci separano dal nostro liceo. Due parole sulla mia bff, si chiama Veronica Visconti è anticipataria, ha i capelli biondo-castano, è alta, è super simpatica, adora i gatti, ha gli occhi che sono un misto tra l'oro e il verdino chiaro nel contorno, il suo film disney preferito è il Re Leone, si definisce serpeverde ma è una Grifond'oro palese. Ecco, nulla da aggiungere. Io e lei siamo simili, non fisicamente, anche se siamo un pò paffutelle, ecco. A dir la verità non capisco il perché, non mangio moltissimo e faccio sport, questo è un grande mistero. Però siamo molto carine, modestamente. Io ho i capelli marroni, che però variano di diverse sfumature, da chiarissimo a castano. I miei capelli sono tanti e un pò gonfi, tipo la criniera di un leone, mentre quelli di Veronica sono lisci, i mie occhi sono neri visti da lontano, da vicino sono castani con contorno grigio. Sembrano chissàche invece no, per niente. Particolare che sicuramente abbiamo in comune è la passione per i libri, noi amiamo leggere. Non siamo secchione a scuola, media dell'8. Ma se le materie fossero Harry Potter, Percy Jackson o Hunger Games o varie altre serie, beh saremo sicuramente prime della classe. Prima della campanella avevo intenzione di leggere la mia ff preferita di Percy Jackson su wattpad, ma quella che avevo salvato nella libreria era sparita. Ero confusa, così cercai il nome della ff, ma nulla . Feci un ultimo tentativo e cercai 'Percy Jackson' : nulla. Corrugai la fronte, evidentemente qualcosa non andava. Dapprima pensai ad un bug, ma prima che potessi aprire informazioni suonò la campanella. Sbuffai, chiusi il cellulare e mi avviai in classe. Aprii il mio quaderno di appunti, prima lezione : Latino. Andavo abbastanza bene. Non avevo avuto troppe difficoltà, contando sport ed altro. Invece quella mattina non ci capii niente, ogni volta che guardavo il foglio le lettere sparivano, era come se si rifiutassero di essere lette da me. Fissai il foglio confusa, ma la mia prof mi distolse dai miei pensieri:" Signorina Baldi? Potrebbe tradurmi la frase 5?" Rimasi paralizzata a fissare il foglio, Veronica e gli altri miei compagni si voltarono a fissarmi :"Ecco io .. " balbettai, cosa le potevo rispondere? 'Scusi non vedo le parole'? Mi girai verso la mia migliore amica e le tesi il mio foglio. Lei mi fissò confusa e poi lesse la traduzione che avevo fatto . La professoressa aveva la faccia corrucciata e mi guardava malissimo:" Baldi? La traduzione è giusta,ma perché non l'ha letta lei?" Ok, ero andata nel panico, poi un'idea mi si formò in testa. Mi girai ancora verso Vero e alzai due dita. Avete presente il gioco in cui tu devi mimare una parola o frase? Ecco , quello era il mio geniale piano. Veronica inizialmente sembrò stupita ma successivamente capì:" Due parole, un'azione .Gola, no! Mh... Laringe? Esofago? Cibo? Collo? Voce? Umh,sì voce!" Diceva lei velocemente mentre io facevo gesti vari. Incrociai le braccia a mò di x. Scuotendo la testa se sbagliava o annuendo se diceva giusto. Alla fine lei capì :" Ha perso la voce!" Disse trionfante. La professoressa alzò un sopracciglio:" E non potevi scriverlo? C'era bisogno di tutto questo teatrino?" In realtà avevo fatto la prima cosa che mi era venuta in mente. Scrollai le spalle, guadagnandomi l'ennesima occhiataccia. Fu così che per tutto il giorno mi finsi muta, ma a Veronica non scappa nulla, purtroppo. Quindi mi riempì di domande una volta sole,ma non le dissi nulla, per precauzione. Le dissi che volevo tentare e lei mi rispose:"Effettivamente è una buona strategia, se ,per esempio, sei una spia russa e ti arrestano, tu fingi di essere muto e bum! Cosa ti possono dire?" Una cosa che adoravo di Veronica erano le sue assurde strategie che ti portavano a chiederti 'È genio o pazzia'? Una volta uscite andammo in via 20 settembre, nel caso non avessi specificato, vivevo a Genova. Prendemmo una brioche salata e facemmo un pò di compiti di Algebra per il giorno dopo. Lanciai un'occhiata all'orologio, erano le 15:10. Salutai Veronica e mi avviai a casa. Mentre prendevo il bus aggiornai la mia tabella. Il lunedì e il venerdì avevo pallavolo dalle 18:00 alle 20:00 il lunedì e dalle 16:00 alle 18:00 il venerdì, anche se dovevo uscire di casa un'ora prima perché la palestra era lontana. Il martedì e il mercoledì avevo gli Scout o dopo o prima di cena. I compiti per il giorno successivo erano molti, avrei studiato tutto il giorno, di nuovo. Scrollai la testa sconsolata. La mia vita era molto noiosa e tremendamente normale, ero una come tanti. E questo non mi andava per nulla giù, ero in un periodo in cui avrei dato qualsiasi cosa per non essere me, per non vivere nella città più normale del mondo, nella casa più normale del mondo. Ma non avevo nemmeno la dose di felicità e tristezza standard! I miei genitori erano separati, e mio padre lavora spesso e anche in altre regioni, sono molto gelosa dei miei e non sono esattamente favorevole al fatto che si ri-fidanzino. Mi chiedevo spesso se alla fine mi sarei sentita appagata, nella vita. Perché avevo l'impressione di voler troppo dal mondo e che per quanto mi sarei impegnata, non avrei mai avuto ciò che il mio cuore desiderava. Scesi dal bus e mi ricordai del bug su impostazioni, allora aggiornai wattpad varie volte e lo reimpostai , ma nulla accadde. Era come se nessuno avesse mai scritto delle ff su Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo! Decisi di lasciar perdere, aprii il registro elettronico : Verifica di Scienze. Sussultai : ero sicura che ieri non ci fosse! Alzai gli occhi al cielo, almeno nel weekend mi ero portata avanti. Entrai in casa, dove mia sorella era già rientrata, poggiai le chiavi, mi misi le pantofole e mi lavai le mani. Bianca, mia sorella, ha tre anni in meno di me, ha i capelli lisci e marrone scuro, due occhi verdi e marrone chiaro, molto belli. I miei no, i miei sono super comuni. Salutai mia sorella che stava videochiamando la sua migliore amica e entrai in camera nostra. Mi annoiai a morte per fare i compiti, alcune traduzioni di greco, che mi vennero super facilissime , tre problemi di Geometria, un testo per inglese e una sorta di invalsi per spagnolo. Non riuscii a studiare scienze e decisi di farlo dopo cena. Stavo uscendo per andare agli Scout, quando vidi una borsa sul mio letto. Era nera in pelle finta e lacci in acciaio. Non so spiegarvi il perché, ma decisi, in un impeto d'istinto,di portarla con me a Riunione Scout. Mentre mi avviavo, notai sul marciapiede opposto una donna: alta,bionda con un tubino stretto e delle scarpe altissime rosse fuoco. Aveva una borsetta in pelle ( spero finta) di serpente e una pelliccia di un animale dal manto mielato sulle spalle. Rimasi confusa, ero nella parte più ricca e benestante della città, ( anche se nessuno dei miei vicini era ricco, benestante forse, ma nessuno troppo sopra la media) quindi non poteva essere .. ecco...una 'donna facile' ,però non mi sentivo troppo sicura. Appena incrociò il mio sguardo, sorrise maliziosa e notai un particolare inquietante: i suoi occhi erano quelli di un serpente. Pensai a delle lenti a contatto, ma ero comunque turbata, pensate a quanto fossi terrorizzata quando attraversò per venirmi incontro. Poi corse verso di me. Proprio in quel momento un vecchio sopra un motorino per anziani saltò giù abilmente e puntò il suo bastone da passeggio contro la donna. Il motorino blu , ormai senza pilota, mi venne addosso e per poco lo schivai. Finì sui bidoni della spazzatura dietro di me. Ora ero a terra, sul marciapiede, guardando un vecchietto che mi 'difendeva' da una donna di facili costumi. A quel punto feci una mossa dall'apparenza inutile , non so nemmeno ora il perchè lo abbia fatto, dato che non sapevo cosa ci fosse dentro, fatto sta che aprii la borsa nera ,che , come un vulcano , eruttò banconote da 50€ contro i due. Notai solo dopo che il vecchietto aveva delle zampe da capra.

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