8- TROPPE COSE IN SOLE 4469 PAROLE

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Lasciai lo stupore per il più tardi: ora avevo cose più importanti da fare. L'anarada non sembrava contenta dell'apparizione della nuova arma, non capirò mai il perché. In realtà era un'elsa di una spada, era una sorta di leone con ali di aquila d'oro, c'era un opale bianco e rosa sopra. Dopo aver brandito l'elsa dell'energia prese la forma di una lama che poi si trasformò in bronzo celeste. La donna-asino-fantasma mi diede un'occhiata per controllarmi, vedendo la spada la distrassi da Catrina, salvandole probabilmente la vita. L'avevo fatto a posta! Ok, non è vero, ma tanto valeva provare. Aprì la bocca e mi corse in contro, coraggiosamente alzai la spada e iniziammo un duello all'ultimo sangue pieno di colpi spettacolari! Ok, non è vero nemmeno questo, gridai e alzai la spada e mentre mi afferrava le spalle con le sue lunghe dita che sembravano letali artigli, la infilzai e attraverso la spada una scarica elettrica la colpì e la ridusse in polvere. Annabhet era andata a chiamare Will e gli altri della casa di Apollo che stavano portando Catrina, Aaron e Paride in infermeria. Io e Robin ci scambiammo un'occhiata, il ragazzo fece un cenno con il mento in direzione della mia arma :" Bella spada" commentò. Annuii e mi girai verso Percy che nel mentre mi era corso incontro :" Stai bene?" Annuii :" Si, l'ho infilata prima che mi potesse infilzare " l'uomo annuì:" Si, beh. Non male come primo combattimento" Annabhet si avvicinò :" Scusa, ma era necessario. Se la mia teoria era esatta.." Feci un cenno con la mano :" Tranquilla, non era il primo. Solo.. avrei voluto essere al corrente della tua 'teoria'" ribattei. La ragazza mi sorrise, ma io non ricambiai :" Tre sono stati feriti " Feci notare, la figlia di Atena esitò :" Il mostro è stato un errore, ma ho pensato che.. insomma" Percy completò la frase per lei :" Che ve la sareste cavata meglio" aggrottai la fronte :" Siamo senza addestramento, avevamo impugnato per la prima volta le armi da 5 minuti neanche" dissi con una punta d'irritazione nella voce:" Perchè hai pensato potessimo farcela ?" Percy mi sorrise, come se anche lui si fosse fatto quella domanda un sacco di volte. Annabhet era in imabrazzo :" Perchè sei figlia di due dei tre pezzi grossi. E loro sono figli di ben tre divinità!" Aveva un tono di scuse. Robin mi si affiancò :" Ma forse non siamo abbastanza" poi mi invitò a seguirlo, accettai e me ne andai offesa e ferita. Io e Robin ci avviammo verso il centro del campo. Il silenzio regnava :" Da dove vieni?" Chiesi per rompere un pò il ghiaccio, dato che era la prima volta che parlavo direttamente con lui, non contando i calci negli stinchi e le occhiataccie. Si passò una mano tra i capelli viola-nero e scrutò il cielo :" Sono Robin Zein Marakchov, vengo dalla Russia, sono una Trinità e.." :" Fermo!" Gli dissi, mi guardò confuso:" Eh?" Feci un gesto con la mano :" Lascia stare la tua parte divina, raccontami di quella mortale" Vidi il suo volto incupirsi per poi tornare quello sfacciato di sempre:" Si, beh. Nulla di che.. Andavo in una scuola pubblica e facevo hockey su ghiaccio" Sapevo che c'era altro, ma Robin indossava la sua solita maschera. Iniziai a raccontare un pò di me :" Sono nata in Italia, faccio pallavolo, adoro leggere e ho un.. ODDEI, LELUCHE!!" Mi ero completamente dimenticata del mio piccolino. Iniziai a correre verso la Tenda Grande, magari Niall sapeva qualcosa. Che pessima mamma che ero! Mentre correvo inciampai su un semidio, era Bill Fletcher, il figlio di Ermes. Era in lacrime, due sue sorelle, Alice e Julia Feingold, lo accompagnavano :" Ehi, Bill che succede?" Avevo un pò fretta, ma dovevo comunque chiedere. Il bambino cadde in ginocchio:" Non farmi male!!" Gridò Bill, piangendo. Ogni mio pensiero si fermò:" Cosa?" Chiesi confusa, Julia mi guardò implorante:" È giovane, non sapeva cosa stava facendo. Perdonalo " Ero decisamente confusa :" Scusate, ma perdonarlo per cosa?" Le gemelle si scambiarono un'occhiata, Julia era tutta un 'ah! Te lo avevo detto!' E Alice era tutta un 'Aspetta, non è finita'. Poi Bill prese la parola :" I-io non sapevo. M-mi dispiace . L-lo scherzo.." Capii tutto :" Stop! Ahaha, cosa? Pensavo avessimo chiarito ? Era solo uno scherzetto, Bill. Perché adesso stai facendo... tutto questo?" La risposta mi colpì come uno schiaffo, prima per lui ero una semidea, ora un pericolo :" Oh.." dissi. Julia diede una gomitata ad Alice :" Tranquilla, solo ... credeva che ti fossi arrabbiata molto e volessi sfidarlo. Usa così tra i semidei " Sia io che lei sapevamo che mentiva, ma a me andava bene così. Cercai di risollevare un pò la situazione:"Stai scherzando? Ti ho visto oggi con la balestra! Col cavolo che sto nello stesso chilometro quadrato con te e quell'affare vicini" Il piccolo ridacchiò, si asciugò le lacrime, tirò su col naso e mi sorrise :" Si! Io sono bravo a combattere! E presto prenderò dei mostri a calci in chiappe !" Risi. Gli scompigliai i capelli e, dopo aver salutato con un cenno le sbalordite gemelle, mi avviai di nuovi verso la Tenda Grande. Mentre correvo mi guardai intorno in cerca di Chirone o Niall, magari avevano visto qualcosa. Poi vidi una giacca beje piena di tasche e capii di aver trovato un non così vecchio amico :" NIALL!" Il satiro si girò, la sua faccia era preoccupata, ma quando mi vide sorrise :" Ehi! Come v-?" Fu interrotto da una Ninfa. Era alta e bella, aveva i capelli lunghi ed erano formati da petali di rosa, come il suo vestito, color rosa chiaro. Mi indicò e iniziò ad urlare :" ADESSO MI TRADISCI CON UNA SEMIDEA? TU! BRUTTO FUNGO!" Per gli standard delle ninfe 'brutto fungo' doveva essere un orribile insulto, perché molte ninfe e satiri guardarono la Ninfa sconcertati :"Emh... momento sbagliato?" La Ninfa mi guardò furiosa :" E tu? Chi saresti? Non sei neanche così grande" Non stava più urlando, ma il suo tono era tagliente :" Rosaspina, per favore. Lei è la Trinità che ho portato al campo" A quel punto Rosaspina diventò rosa ( cosa innaturale per le Ninfe) e bablettò :" U-una Trinità? Lei? Io? Oh, no ti prego. Non mi fare male !" Implorò infine. Niall aveva una faccia della serie ' si, ti prego. Falla andare via !!' Tenni le domande per dopo, presi un bel respiro e alzai le mani a mo' di ninja :" Vai viaaaa! Se non vuoi che ti punisca!! LUI È MIOOOO" Dissi con una finta voce profonda e spettrale, la Ninfa urlò e corse via. Tutte le ninfe e tutti i satiri mi fissavano spaventati, li guardai male poi dissi :" Bu!" E tutti scapparono. Ora io e Niall potevamo parlare :" Alloora... Relazione resinosa ?" Alzò un sopracciglio:" Scusa?" Tentennai :" Sai la resina è appiccicosa, come Rosaspina" Sospirò:" È da anni che cerco ' la Ninfa giusta' , ma ogni relazione poi si rivela fallimentare" Annuii, non ne sapevo molto di relazioni, supposi che Niall dovesse parlare con una figlia di Afrodite. Doveva avermi letto nella mente perchè commentò :" Ogni settimana ho una seduta con Yara, una figlia di Afrodite, è fantastica con queste cose e anche con il lancio dei coltelli" aggiunse serenamente, come se fosse normale che la tua terapista di coppia fosse anche la migliore nel tiro al coltello di tutta l'America. Lasciai perdere quei pensieri:"Mi dispiace, comunque ero venuta per chiederti una cosa: hai per caso visto Leluche ? Sai dov'è?" Niall annuì e il mio cuore si sentì sollevato, ora potevo stare tranquilla :" Ho affidato il tuo coniglietto super pericoloso e aggressivo alla casa di Demetra" Pensavate che fosse ironico? Sorpresa!!! Non lo era: durante il nostro viaggio, Leluche aveva mangiato tre semi e una piantina, che per i satiri era come se avesse commesso 4 omicidi, quindi non erano in quelli che si definivano 'buoni rapporti'. Gli feci un cenno con la testa e lo ringraziai. Fatto ciò corsi alla cabina 4. Arrivai con il fiatone, superando un duello tra un ragazzo della casa di Ares e uno della casa di Efesto per contendersi un appuntamento con una bella figlia di Afrodite, che li guardava scocciata. Vidi il mio piccolo coniglio blu mangiucchiare dell'erba nel recinto della cabina. Sembrava contento di vedermi e mi zampettò incontro, lo coccolai e lo presi in braccio, lanciai un'occhiata al bel giardino della cabina e feci per andarmene quando due voci mi fermarono :" Scusa, dove credi di andare?" Mi girai e vidi Sammy Dubois e Rya Soier, i due capi-cabina della casa di Demetra e Ecate, rispettivamente. Esitai :" Emh... Alla cabina di Poseidone?" Rya mi squadrò:" Vacci pure, ma lascia quel coniglio " Ero confusa, Niall non gli aveva detto che era mio ? Evidentemente no :" Ci deve essere stato uno sbaglio, questo coniglio è mio" Sammy mi guardò male:" Non è 'tuo' appartiene a sé stesso. E poi lui non mi ha parlato di te " ribattè con aria dubbiosa. Alzai un sopracciglio:" Non ti ha 'parlato' di me? " Annuì convinto :" Già, io posso comunicare con gli animali e non mi è sembrato di sentire nulla su una Trinità!" Rya lanciò un'occhiata d'avvertimento all'amico, della serie 'Vacci piano'. Ma lui la ignorò e si rivolse al mio coniglio, fece un versetto strano e dopo aver visto Leluche muovere il nasino divenne mogio :" Oh, ecco emh..." borbottò imbarazzato, poi si voltò verso di me e disse :" Dice che sei la sua mamma. Scusa, ma sai i conigli nani ariete blu sono molto belli e richiesti, poi questo è un'esemplare così bello e ho pensato che tu... Sarai stata spaventatissima... noi" Rya chinò il capo :" Ci dispiace " Scossi il capo :" Non c'è bisogno di scusarsi, anzi! Grazie per esserci presi cura di Leluche. Vi sono debitrice... In più credo che nella cabina di Demetra si sia trovato bene" Sammy sorrise orgoglioso :" Da quando sono Capo Tenda ho reso questo pezzettino il più fertile di tutto il territorio! Campo Giove compreso!" Effettivamente l'erba era verde e bassa, fiori e erbe aromatiche erano belli rigogliosi, il tutto era circondato da canne di bambù che con il vento suonavano una dolce melodia. Il volto di Sammy si rattristò :" Ma ovviamente non sarà mai bello come quello del Campo Mezzo-Sangue originario..." Ray gli poggiò una mano sulla spalla e gli sorrise incoraggiante :" Ehi, secondo me è bellissimo " disse la figlia di Ecate, poi mi lanciò uno sguardo minaccioso :" Anche secondo me!! È davvero armonico e profumato " Sammy sembrava essersi ripreso dall'attacco di nostalgia:"Grazie, e in più qui abbiamo un'allevamento di coniglietti !!" Leluche si agitò tra le mie braccia :" Davvero ?" Chiesi incuriosita. Come a invocarli, tre coniglietti spuntarono da dietro una peonia. Mi sarei fermata ad accarezzarli, ma Nico mi si avvicinò di corsa:" Asterope, i tuoi amici si sono svegliati" Detto ciò fece un cenno di saluto a Ray e Sammy, il secondo lo guardò con astio. Sorrisi:" Stanno tutti bene?" L'erba intorno a lui iniziò ad appassire. Sammy corrugò la fronte e fece per dire qualcosa, ma Ray gli fece un'incantesimo che lo mutò. D'istinto mi chiesi se anche Robin potesse farlo, mi augurai di no. Riportai la mia attenzione su Nico, che borbottò innervosito :" È per questo che ti sono venuto a cercare. Le cose stanno... degenerando. Percy mi ha detto di chiamarti " Ecco perché Nico era 'corso' fino a lì. Ci catapultammo verso la Tenda Grande, lanciai un'occhiata a Nico: era cresciuto molto in altezza dall'ultimo libro. La sua spada di ferro dello Stige era appesa alla sua cintura, fermata da lacci di cuoio. Entrammo di corsa attraversando la sala riunioni, per poi arrivare in infermeria. Era un delirio: Catrina e Paride si stavano gridando contro e la ragazza aveva un'aura rosa mentre dei petali di orchidea gli vorticavano intorno, invece a Paride andavano a fuoco i capelli. Aaron cercava di fermarli mettendosi tra loro, nel mentre nell'angolo Annabhet stava quasi per attaccare Robin che stava gridando non si capiva cosa. In tutto ciò Will elencava tutte le erbe utili per curare un'infezione e Percy cercava di tenere a bada la situazione. Ma lo stress vinse anche su mio fratello :" Ragazzi, calma.. Annabhet, no... cosa.. no, Will, Basta: STOP!" Aveva afferrato il ragazzo per la camicia e lo aveva sbattuto al muro. Nico stava per attaccare a sua volta Percy, ma ormai capii che era il momento di agire :" FERMI TUTTI !!" Mentre gridavo scaricai un'ondata di elettricità che fece esplodere tutte le lampade e la lampadina sul soffitto. Tutti i presenti vennero scaraventati alle pareti e ora fluttuavano a mezz'aria. Tutta l'euforia che mi era salita, sparì com'era venuta. Avevo il fiatone, usare i miei poteri, o meglio, attivarli per caso era faticoso. Non ce la feci più e con un respiro lasciai cadere i presenti: non tutti caddero in piedi. Robin cadde sulle chiappe e Percy si accasciò come un sacco di patate :" Ouch!" Disse Nico prendendo una testata. Tutti gli occhi erano posati su di me :" Ora, non è possibile che vi lascio da soli cinque minuti e la situazione degeneri in questo modo" Annabhet alzò un sopracciglio, della serie ' Mi stai sgridando? Tu ? Osi?' a essere onesta mi spaventò un pò, ma ormai dovevo finire il mio discorso:" Chi vuole dirmi cos'è successo?" Catrina fece per rispondermi ma Robin si passò un dito sulla gola e mi indicò, poi scosse la testa. A quel punto, contro ogni aspettativa, Will spiegò semplicemente:" Non appena si sono svegliati è nata una discussione: Catrina sgridava Paride per essersi lanciato in battaglia senza pensare, Robin se l'era presa con Annabhet per non essere intervenuta e minacciava di trasformarla in un delfino, Annabhet diceva a Robin che era tutta colpa sua perché era stato lui a evocare il mostro, allora Robin si è giustificato dando tutta la colpa a Catrina, dato che lei aveva suggerito l'idea. Paride non ha gradito e gli ha tirato un mascara ( esatto: un mascara. Will aggiunse che era stato lasciato lì da una figlia di Afrodite in caso di bisogno), Catrina se l'è presa con Paride sostenendo che lei potesse difendersi benissimo da sola. Poi hanno iniziato urlarsi addosso e come hai notato Paride ha rischiato di dare fuoco alla Tenda Grande, mentre sua sorella ci stava per trasformare in un enorme bocchetta di profumo. Aaron ha cercato di fermare tutti facendo un bel discorso sul fatto che era stato un'incidente e sul fatto che ora stavano tutti bene, ma è stato mal interpretato e tutti se la sono presa con Robin. È arrivato anche Chirone, attirato dal rumore. Per il nervosismo Robin lo ha.." Un'orribile dubbio mi attraversò la mente e interruppi Will:" Oh, no Robin. Dimmi che non l'hai fatto" Robin aveva lo sguardo fisso per terra, appena lo chiamai alzò il capo :" Fatto cosa?" Tentai di mantenere la calma :" Ti prego, dimmi che non hai trasformato Chirone in un delfino!" Il ragazzo arrossì:" No, ovvio che no. Non ho trasformato Chirone in un delfino!" Tirai un respirone di sollievo iniziai a mormorare un :" Grazie agli de-" che fui interrotta dal figlio di Demetra , che aveva alzato la testa con orgoglio e annunciò:" L'ho trasformato in un carlino!" Sgranai gli occhi:" CHE COSA?!?! " Ero sbalordita e lì per lì non ci credetti, poi , come per confermare il mio timore, un ammasso di lana colorata rotolò in mezzo alla stanza. Era un carlino nero pece infilato in un'enorme calzino natalizio, di queli che ti regalano i parenti. L'animaletto ringhiava e rotolava cercando di uscirne. Mi ricordai in quel momento che i cani neri sono animali sacri a Ecate. Tutti fissavano sbalorditi la scena. Poi Percy scoppiò a ridere e tutti lo seguimmo a ruota. Alla fine Annabhet prese Chirone e lo posò sopra un tavolo:" Ok, ok. È l'ora di farlo tornare come prima " Chirone il Carlino abbaiò un consenso, poi fece uno strano verso diretto a Robin :" Ehi!" Disse il ragazzo:" Piano con le parole!" Chirone il Carlino in tutta risposta iniziò a strusciare il sedere sul tappeto. Robin alzò lo stilo e disegnò nell'aria un centauro, poi delle scintille viola avvolsero Chirone il Carlino. E puf!! Ora Chirone era tornato.. più o meno... Adesso aveva due orecchie da cane e una coda nera a ricciolo. Il centauro sbattè le palpebre, ci guardò uno a uno, poi parve ricordarsi di star strusciando le chiappe sul tappeto, si alzò e si schiarì la voce :" Emh.. sì. Grazie Annabhet e Robin.." il ragazzo se la stava già filando, ma al richiamo si girò e fece un'espressione innocente :" Mh? Sì?" Chirone gli lanciò uno sguardo di fuoco :" Direi che abbiamo trovato chi pulirà i bagni e le stalle finchè non verrai inviato in un'impresa" Il ragazzo imprecò sottovoce e annuì. Poi Chirone si voltò verso di me :" Asterope, sei molto potente, brava, ottimo intervento. Però devi imparare a controllare i tuoi poteri, potevano farsi male " abbassai lo sguardo e mormorai uno 'scusa', ma il centauro evidentemente non aveva ancora finito :" Non sei stata la sola, tutte voi Trinità( tranne te Aaron) avete rischiato di distruggere la Tenda Grande. Dovete allenarvi a mantenere la calma. Adesso andate tutti alla mensa. Catrina e Paride , dopo aver mangiato, aiuterete a ricostruire , mentre Aaron e Robin andrete a recuperare le erbe che sono andate o bruciate o polverizzate. Asterope, io e te dobbiamo parlare. Alle tre alla Cabina di Zeus. Anche tu Percy, pure tu Annabhet. " Detto ciò lo sentii mormorare :" E io andrò a fare una visitina a Ray Soier" Soffocai una risata e uscii della Tenda Grande. Robin si avvicinò a Catrina :" Io.. Scusa..." La ragazza sorrise : "Non fa niente, ma ora sono stanca e siamo solo a metà giornata e .. Asterope, posso parlarti?" Lanciai uno sguardo perplesso ad Aaron che scrollò le spalle, quindi mi rivolsi a Catrina :" Sì, certo. Ma dopo pranzo.. Adesso andiamo alla mensa : ho una fame!!" Gli altri annuirono e iniziammo a camminare per il Nuovo Campo Mezzo-Sangue, quando Paride fece uno domanda estremamente intelligente:" Emh.. Ragazzi, sapete dove si trova la mensa ?" Stavo per rispondere che certo che lo sapevo, poi mi resi conto di non saperlo. Mi voltai verso Robin :" Emh... a essere onesti...no... Aaron?" Il ragazzo si voltò e fece un sorrisetto che non mi piacque. Si passò una mano fra i capelli e disse con fare disinvolto :" Vedete, se non sapete dov'è la mensa vi basta cercare" poi fece una pausa ad effetto ed indicò un punto imprecisato più avanti a noi :" Un'enorme folla di semidei" Una ventina di ragazzi si accalcava in fondo alla strada. Una volta fatta la sua incredibile rivelazione schioccò le dita e una paio di occhiali da sole apparsero sul suo naso :"Wow!" Esclamò Robin, Catrina si sitemò i suoi da vista :" Questo potere supera quasi quello di trasformare le persone in carlini " commentò la ragazza. Ridemmo e ci avviammo verso il gruppo di semidei. Dato che avevo tre genitori divini, dovetti fare tre offerte. Il pomeriggio c'era corsa. I 500m, mi dispiacque molto dover andare a parlare con Chirone. Mentre mi avviavo verso la Tenda Grande incontrai Catrina, che stava andando a equitazione :" Astrerope!! Ehi!" Le feci un cenno con la mano, ma lei mi fermò :" Senti.. devo parlarti" La ragazza chiese il permesso al suo Capogruppo, Tony Garcìa, e poi mi disse :" Kataigída, questo è il nome della tua arma. Sappi che non è solo una spada. Domani abbiamo una lezione di spada insieme, casa di Efesto e casa di Poseidone, e va beh anche altre, ma l'importante è che ci sarò anch'io. Credo che le sorprese non siano finite" Volevo rispondere, ma non mi lasciò il tempo. Si voltò e corse verso la casa di Afrodite. La cabina di mio padre era in cima alla collina, quindi, dato il mio ovvio ritardo, dovetti farmela tutta di corsa. La prima cosa che notai era che Chirone era tornato normale. Presi due respironi e salutai :" Ciao!" Chirone scodinzolò( si, avete letto bene ) e Annabhet fece un segno con la mano e Percy mi venne in contro :" Sono in tempo?" La figlia di Atena guardò la meridiana che si trovava in mezzo al campo :" Cinque minuti" :" Oh" risposi. Non avendo nulla da dire aprii la tenda di mio padre. C'era un solo letto, e tutto era bianco, immacolato. Tranne dodici poltrone, che erano in pelle beije. Chirone tirò fuori dalla tasca un calzino e ci si infilò dentro: si avete letto bene. Il centauro mi disse che i figli di Ecate e i figli di Efesto avevano trovato la storia del calzino divertente e adesso quando gli serviva una forma più.. piccola, gli bastava infilarsi quel calzino e puf! Il corpo da cavallo si restringeva. E diventava un uomo con una sola enorme gamba, coperta da un calzino. Spiegata la curiosa invenzione si sedette e ci invitò a fare lo stesso. Si schiarì la voce e mi guardò con aria grave :" Asterope, io non sono sicuro di chi o cosa tu sia realmente" Iniziò con toni grave, Percy, evidentemente nervoso lo interruppe :" Umpf! È una persona, come me e te!" Chirone gli lanciò un'occhiata gelida e Annabhet gli strinse la mano. Dopo aver ottenuto il silenzio il centauro continuò :" Vedi, è inquietante la tua conoscenza del passato dei nostri eroi. E poi.. il fatto che tu affermi l'esistenza di un libro è... capisci?" Annuii, sapevo che quella conversazione andava affrontata:" Il gruppo di semidei che avevamo inviato... beh, ecco le loro ultime notizie" Tirò fuori dal calzino un telecomando TV e lo puntò verso la parete. Il telecomando non era un telecomando bensì un mini proiettore, sulla parete bianca comparve un video. Chirone premette "play"e il video si azionò. Due semidei e un satiro erano legati a delle sedie, non erano messi bene, avevano graffi sul viso e sulle braccia, qualche livido e dei buchi di acido sulla maglietta, per non contare le lacrime agli occhi e gli ovvi singhiozzi :" Q-questo messaggio è per il C-campo Mezzo-Sangue, o quello-o che ne r-imane: n-non mandate nessun s-semidio in missione p-per n-nessuna ragione. L-la Trinità m-mente, è in c-combutta con l-loro! N-non cercatelo! NON CERCATELO!! A-andrete i-in contro a m-morte certa" Dopo che il primo semidio finì il discorso che leggeva da un foglio parlò la semidea che aveva affianco :" Adesso ci lascerete andare? Era questo il patto !!" Ma si sentì sghignazzare e poi del liquido ricoprì i semidei che gridarono prima di prendere fuoco. Gridai orripilata. Il video continuava per altri cinque minuti, ma Chirone lo fermò. Ripresi fiato, poi mormorai :" È orribile.. cosa?.... come?" Il centauro scosse la testa :" Queste sono le ultime notizie che abbiamo avuto del gruppo : pare che..." "No!" Dissi alzandomi di scatto :" Io non sto mentendo! Dovete credermi!" Annabhet interruppe il mio bellissimo discorso sul 'fidarsi di un potenziale pericolo che ha fatto bruciare tre persone in 10 semplici passi' e disse :" Questo spiacevole evento è l'ennesima prova che stai dicendo la verità. Qualcuno non vuole assolutamente che noi veniamo in possesso dei libri" Mi sedetti più tranquilla, ora che si fidavano di me o meglio mi credevano riguardo ai libri potevamo risolvere quel mistero. Chirone prese la parola:" Questa cassetta ci è comparsa sulla mia scrivania con un biglietto sopra" Percy me lo porse :" No Camp no survivors?" Lessi, significava 'Niente Campo Niente sopravissuti" Alzai lo sguardo :" Cosa significa? " Annabhet disse in tono grave :" Vuol dire che se non riconquisteremo il Campo Mezzo-Sangue originario, nessun semidio sopravviverà" Sussultai, chi era questo nuovo nemico? Che fosse legato al suo essere semidea? Fissò Chirone :" Qual'è il limite di tempo?" Il centauro mi fissò stupito :" Come facevi a-?" Ma fu interrotto da me, Annabhet e Percy che risposimo in coro :" C'è sempre un limite di tempo" Ci scambiammo un'occhiata e accennai un sorriso, ma non era proprio il momento. Chirone si sistemò nel suo calzino e si schiarì la voce : " Si, beh ecco... Sul fondo del foglietto c'è una data.." Riabbassai lo sguardo:" 21 giugno?" Annuì :" Il solstizio d'estate. Avete ancora un mesetto di tempo, vi allenerete per due settimane, nelle quali i ragazzi della casa di Atena elaboreranno un piano. Poi aspetteremo una profezia e poi.. Poi dovrete partire" Annuii, poi salutai Annabhet e Percy e mi diressi nella cabina di Poseidone. Rimasi a meditare fino a notte, saltai la cena, cosa non comune per me, ma non ero veramente in vena. Percy aprì la porta :" Ehi..." Mi girai e gli feci un cenno con la mano, mi porse un piatto di gnocchi al pesto. Sorrisi e lo presi :" Li ha presi Nico, dice che in Italia vanno molto.." Annuii e li sbranai, poi dopo aver ingoiato anche l'ultimo gnocco mi ricordai che non ero sola :" Ne volevi uno?" Mio fratello ridacchiò e scosse la testa:" Nah, grazie. Sono pieno. Sono solo... sono solo preoccupato per te. Mi sembra che tu... che tu ti stia chiudendo dopo la notizia dei tre semidei" Il ragazzo deglutì, parlarne gli faceva male, lui li conosceva:" I tuoi amici, le altre Trinità e Bill Fletcher ti hanno cercato tutto il tempo" Ops, mi ero dimenticata di avvertire gli altri che stavo bene:" Scusate io..." Percy mi prese il piatto dalle mani e scrollò le spalle :" Tranquilla non fa nulla. Capita a tutti. Ora però dormi, domani iniziamo le lezioni di scherma, Chirone ha detto che prima però devi parlare con Catrina, ok?" Annuii e mi misi il pigiama. Credevo di poter dormire tranquilla, ma come al solito un semidio non può fare nulla in pace. Ero nel solito corridoio, quando un suono di grida umane mi distrasse, mi girai e improvvisamente mi trovai al Campo Mezzo-Sangue, solo che era diverso da come lo immaginavo, era distrutto e cupo, nè il sole nè la luna nè le stelle illuminavano il cielo. Tutto emanava disperazione, ma c'era un punto in cima alla collina Mezzo-Sangue, la cabina di Zeus che disperdeva orrore e morte. Una voce femminile ed elegante risuonò nella mia testa, l'avevo già sentita.. sì, ma quando? Diceva :"Riconquista la Casa di tuo padre e la Vittoria sarà dalla vostra parte. Ma, attenta, non tutti usciranno dal Tempio del Terrore" Mi svegliai di soprassalto, mi girai verso Percy, dormiva della grossa e sbava a un pochino. Tentai di sorridere, ma ero troppo spaventata. Mi alzai e mi sistemai sulla testa Kataigída, poi mi uscii dalla cabina. Dovevo parlare con Chirone e Annabhet, sperando che fossero svegli. Mentre mi avvicinavo alla Tenda Grande mi scontri con una figura. Era avvolta in un mantello viola e indossava un cappuccio. I suoi occhi erano dorati, per un'attimo credetti fosse Veronica, ma poi mi diedi dell'idiota. Gli occhi di Veronica erano più ipnotici, questi erano duri e brillanti come l'oro. Dei ricci color cannella uscivano dal cappuccio, chi avevo davanti ormai mi era chiaro e per poco trattenni un gridolino:" Hazel Levesque" escamai.

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