chapter four

184 4 1
                                    

Betty
Siamo tornati a casa di Veronica per passare la serata, e io ho ancora il sorriso stampato in faccia.
È sempre stato uno dei miei sogni diventare zia, e ora lo sono, non posso ancora crederci.
"ragazzi, direi di andare a letto" dice Veronica sbadigliando e la seguiamo.
Andiamo nella nostra camera e mi butto subito sul letto, stessa cosa Jughead.
"perché prima hai detto 'zio Jug'? non dovremmo tipo essere... fidanzati" dice all'improvviso e arrossisco leggermente.
"si.. in teoria si" dico per poi mettermi seduta, e stessa cosa fa lui.
"sei il mio migliore amico, e sei un perfetto zio per la mia bellissima nipotina" dico sorridendo e lui fa lo stesso, ma so che quel sorriso non è sincero.
"Jug, lo sai che con me puoi parlare, vero?" gli dico e annuisce, per poi abbracciarmi.
Ci addormentammo abbracciati, come quasi sempre.

Sono le dieci, sto finendo di preparare la mia roba per tornare a casa.
"Bene ragazzi, vi vediamo domani a scuola" dice Veronica e salutiamo lei e Archie, che a quanto pare resterà con lei.
Jughead si è offerto di accompagnarmi a casa con la sua moto, e io ovviamente non dico di no.
Appena arrivati scendi togliendo il casco.
"grazie Jug, ci vediamo domani. se hai bisogno chiamami subito, ok?" gli dico ed annuisce sorridendo.
Gli lascio un bacio sulla guancia ed entrò dentro casa, e sento la sua moto man mano allontanarsi.
"ehi mamma, sono a casa" dico e vado in cucina, vedendola con le lacrime agli occhi mentre parla con papà.
"cosa succede?" dico posando il borsone e togliendo la giacca velocemente.
Mi avvicino al tavolo e noto che di fianco a mio padre c'è una donna.
"chi è lei?" chiedo confusa.
"forse è meglio che vada" dice la donna, per poi uscire di casa.
No, non è possibile...
"non ditemi che è quello che sto pensando..."
"si Betty, ho tradito tua madre!" una pugnalata al petto arriva improvvisamente.
Vi prego, se è un incubo svegliatemi.
"come hai potuto" dico con le lacrime agli occhi alzandomi e lui cerca di avvicinarsi, ma lo allontano.
"non ti voglio vedere mai più" dico a denti stretti e fa un sorriso sghembo.
"ti sta chiamando il tuo amico" dice indicando con lo sguardo il telefono sul tavolo, e lo prendo rispondendo.

chiamata
J: "Betty, ho bisogno di te.. posso venire per qualche giorno a casa tua?"
B: "certo Jug, ti aspetto"
fine chiamata

Attacco e torno in cucina, e mia madre alza lo sguardo verso papà.
"va fuori da questa casa" l'uomo spalanca gli occhi per poi fare una risata nervosa.
"stai scherzando vero?"
"hai sentito Hal, ti ha detto di andartene" dico io e mi guarda male.
"sarai pur mio padre, ma non ti tratterò come tale" dico, e lui va a preparare le sue cose.
Dopo dieci minuti è pronto, apre la porta e la figura di Jughead con un borsone si fa avanti.
"ehm.. salve signor Cooper" ma lui non risponde, esce di casa e sbatte la porta.
Jughead mi guarda interrogativo e gli mimo con la bocca un "dopo ti spiego" e va di sopra, capendo che voglio parlare con mamma.
"mamma, tranquilla" dico abbracciandola e ricambia.


spazio autrice
spero vi piaccia guysss
lov u<3

-Gio Jones

quel filo che ci unisce || bugheadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora