quel filo che ci unisce || bughead

chapter eleven

Jughead
Verso sera chiamo Betty e non risponde, ma dopo pochi minuti mi fa la videochiamata, e rispondi subito.

inizio videochiamata
J: "ehi, come va lì?"
B: "benissimo, la stanza è davvero magnifica, ho anche un compagno di stanza, si chiama Kevin"
J: "è com'è?"
B: "carino, simpatico... potremmo diventare ottimi amici"
J: "bene dai..."
B: "oh eccolo"
K: "cazzo, te lo sei scelta proprio bene!"
*risate*
B: "lo so, è il migliore"
K: "tranquillo amico la tua ragazza è al sicuro, sono gay"
J: "allora dovrò essere geloso degli altri ragazzi"
B: "ti amo"
J: "anch'io"
B: "ci sentiamo domani ok? sono molto stanca e devo ancora sistemare tutto"
J: "certo, notte piccola"
B: "notte Jug"
fine chiamata

Attacco e sospiro.
Cavolo, mi manca già tantissimo.
Io ora sto a casa di Betty, sua madre sa la situazione in casa e anche lei preferisce che io stia qui, ma comunque dovrò affrontare prima o poi mio padre.
Scendo di sotto trovando Alice che mi sorride dolcemente, mentre ha della lacrime sul volto e mi avvicino immediatamente a lei.
"cosa succede?" le chiedo mettendole la mano sulla spalla.
"nulla solo... mi mancherà non vedere Betty per questo tempo, sarà difficile, ma ce la farò, ce la faremo" dice, sottolineando soprattutto l'ultima frase.
Le sorrido e mi abbraccia, rimango stupito ma
ricambio.
"io ora vado a casa, devo parlare assolutamente con mio padre" dico e mi guarda preoccupata.
"stai attento, qualsiasi cosa chiamami" mi dice e annuisco, uscendo e prendendo la moto.
Arrivato fuori casa sento già delle urla, e sento anche una voce femminile.
Apro la porta e mi ritrovo mia madre e mio padre che si urlano contro, ma appena mi vedono si zittiscono.
"Jughead" dice mia madre abbracciandomi, e ricambio.
Mi fanno entrare in casa e ci sediamo a tavola, in completo silenzio.
"sai cos'hai fatto vero?" gli chiedo a mio padre, abbastanza incazzato.
"si Jughead, so cosa ho fatto e cazzo se me ne pento, mi dispiace" dice mentre delle lacrime scendono dal suoi occhi, e mi alzo per abbracciarlo.
"scusa Jug, sono un padre di merda"
"tranquilla papà, andrà tutto bene, te lo prometto" mi dice staccandosi dall'abbraccio e dandomi delle pacche sulle spalle.
"ora parliamo di cose serie" inizia a dire, mentre ci sediamo di nuovo.
"come va con Betty?"
"bene... stamattina è partita per Los Angeles" dico con leggera tristezza.
"mio figlio ha una ragazza e non lo sapevo, ottimo" dice mi madre, ma le prendo la mano per tranquillizzarla.
"ci siamo messi insieme da poco, poi non potevo saperlo, sei stata impegnata con il lavoro e non volevo disturbarti" le dico e mi sorride dolcemente.
"stai tranquillo, ora sono tornata qui con voi, e non ho intenzione di lasciarvi. so anche che Giovy è tornata, e spero torniate entrambi qui" annuisco e abbasso la testa.
Il telefono vibra nella mia tasca e lo prendo, e vedo che è Betty.
Esco fuori e rispondo.

chiamata
B: "ehi amore, come va?"
J: "tutto bene, sono con mia madre e mio padre.. sembra essersi calmato, si è anche scusato con me"
B: "meglio così, ah e Jug... volevo scusarmi per averti lasciato solo in un momento così difficile per te, mi dispiace davvero"
J: "Betty, smettila di scusarti, sto bene, piano piano sta passando tutto, e questo è solo grazie a te"
B: "non è passato nemmeno un giorno ma vorrei che fossimo insieme"
J: "a chi lo dici Betts"
B: "domani conoscerò tutti e inizierò da subito, spero di trovare persone simpatiche"
J: "vedrai, sarai bravissima, non vedo l'ora di vederti in tv"
B: "ora non esageriamo *risata*"
J: "secondo me arriverai lontano. ora devo andare, ti scrivo più tardi ok?"
B: "certo, a dopo"
J: "a dopo, ti amo"
B: "anch'io"
fine chiamata

Torno dentro con un sorriso enorme stampato in volto, non potrei essere più felice.
Passo la serata con i miei genitori e con noi si unisce anche Giovy, a cui abbiamo spiegato tutta la situazione.
Ho, ovviamente, avvertito Alice, che mi ha subito detto di stare tranquillo.

spazio autrice
spero vi piaccia💜
lov u<3

-Gio Jones