chapter nineteen

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Jughead
Ed eccomi qui tornato a Riverdale dopo un anno.
Ho lasciato Betty da sola, e ora non so nemmeno se si sia rifatta una vita o meno.
Busso alla porta e ad aprirmi è mio padre, che appena mi vede allarga le braccia avvolgendomi in un caloroso abbraccio.
"bentornato a casa" mi dice.
Resterò qui, per tutta la vita.
Ero andato via pensando di chiarire le mie idee sul mio futuro, se volessi restare davvero qui.
Questo è il mio posto, ci resterò tutta la mia vita.
"dov'è Gio?" chiedo e sospira.
"è da Betty. senti, dovresti andare da lei, sta continuamente male e... c'è una cosa importante che dovrebbe dirti e mostrarti" dice, e mi preoccupo subito.
Sfreccio  con la macchina e appena arrivo prendo un sospiro, per poi bussare.
Ad aprirmi la porta è mia sorella, che, vedendomi, socchiude la porta per poi abbracciarmi.
"Dio Jughead, sei maledettamente stronzo, ma mi sei mancato tantissimo cazzo" dice, mentre mi stringe.
"quanto sei diventata bella, Dio mio" le dico e mi sorride, ma poi il suo sguardo si incupisce.
"ascolta, Betty è dentro, per qualunque cosa tu stia per scoprire non incazzarti perché non è assolutamente come pensi" dice e annusico.
Entro in casa ed è rimasta così come l'ho lasciata.
"chi era?" dice lei scendendo dalle scale con sguardo basso, appena alza lo sguardo rimane pietrificata.
Il mio cuore batte all'impazzata, è diventata così bella.
"Jughead" dice mentre comincia a piangere, stessa cosa io.
Mi avvicino a lei e mi abbraccia di scatto, stringendomi a se.
"ti odio ma ti amo così tanto allo stesso tempo Jug, perché te ne sei andato" dice alzando di nuovo lo sguardo su di me, ma veniamo interrotti.
Un pianto. Di un bambino.
'per qualunque cosa tu stia per scoprire non incazzarti perché non è assolutamente come pensi' sospiro, mentre lei corre di sopra per poi scendere nuovamente con il bambino in braccio.
"non è come penso vero?" dico mentre sento già gli occhi pizzicare ancora di più, è scuote la testa sorridendo.
"è tuo figlio Jug, quando ho scoperto di essere incinta te ne sei andato, non rispondevi alle mie chiamate e non sapevo dove tu fossi" mi dice, mentre il piccolo allunga le braccia verso di me, e lo prendo.
"James, lui è il tuo papà" dice Betty e delle lacrime solcano il mio viso.
"ciao piccolo mio" dico mentre lo riempio di baci, e si mette a ridere.
"il mese prossimo è il suo compleanno, il dieci maggio" dice e sorrido.
"non hai intenzione di andartene di nuovo, vero?"
"non potrei mai Betty, ti amo e voglio essere presente per te e per nostro figlio, visto che non lo sono stato fin'ora, ora abbiamo una famiglia e non voglio fare di nuovo lo stesso sbaglio" dico e mi sorride, poggiando le sue labbra sulle mie dopo un fottuto anno.

spazio autrice
spero vi piaccia👀
lov u<3

-Gio Jones

quel filo che ci unisce || bugheadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora