Ninja ad Hogwarts

Scherzi e sogni

Terza persona

Ron non si sbagliava. Il giorno dopo, subito prima di pranzo Lloyd si dileguò in bagno a causa di una pasticca vomitosa di Fred e George che Kai aveva abilmente inserito nel suo bicchiere d'acqua. Al secondo piano dei calderoni volanti pieni di melassa resero quasi impossibile raggiungere Fierobecco. Infine, una valanga di ragni di gomma fuoriuscì da un grosso armadio in soggiorno. Dopo quell'episodio Ron aveva passato il resto della giornata in camera sua. Naturalmente Sirius non partecipava attivamente agli scherzi,ma ogni volta che la signora Wesley perquisiva le stanze,cosa che succedeva frequentemente, non trovava neanche l'ombra di uno scherzo. Eppure gli scherzi dovevano essere nascosti da qualche parte! E chi conosceva Grimmauld place meglio di Sirius?

Harry scoprì molto presto la voglia di ridere di Jay(che fortunatamente non comprendeva scherzi pericolosi),le abilità da mediatore di Lloyd e la voracitá di Cole. Hermione d'altro canto, passava le sue giornate vicina a Pixal e Zane,la cui intelligenza la affascinava.Gli undici ragazzi trascorrevano gli ultimi pomeriggi estivi in salotto, ora fresco e accogliente, godendosi i pochi giorni di vacanza che li separavano dall' inizio della scuola. C'erano Cole e Kai che discutevano,a volte insieme a Fred e George, degli scherzi successivi, e spesso erano rimbrottati dalla ragazza di quest'ultimo.Poi c'erano Nya e Jay che sonnecchiavano accoccolati insieme. Zane e Pixal discutevano concitati insieme ad Hermione, mentre Lloyd cercava di fare conversazione con Harry e Ron. 

Il prescelto non si era mai sentito così felice,e per qualche giorno dimenticò la possibile guerra,il rischio o addirittura il ministero: si sentiva parte di una famiglia.
Harry

Era seduto in una stanza buia, familiare e sconosciuta allo stesso tempo. Davanti a lui c'era una ciotola argentata, dentro alla quale galleggiava un liquido nero. Iniziò a vorticare quando lui pronunciò alcune parole oscure. Il liquido si increspò e iniziò a prendere forma, fino a diventare la figura di un uomo. Non era un uomo vero, era più simile ad un demone: era nero,a parte per gli occhi rossi che brillavano come due fiamme, e aveva quattro braccia. La creatura disse con voce roca e profonda:"Perché mi hai chiamato Voldemort?Ti avevo detto che finché non avresti trovato l'arma sarei stato troppo debole per fare alcunché!" Quell'uomo iniziava ad irritarlo,ma era indispensabile informarlo! "Garmadon,sai bene che non farei mai qualcosa che potesse mettere a rischio il piano. Ma mi è stato riferito che tuo figlio e i suoi amici sono stati messi a contatto con il ragazzo. Non vorrei che gli accordi potessero saltare!" Disse mentre sentiva un ghigno increspargli le labbra. Garmadon lo guardò con disgusto:"Lui non è mio figlio! È solo un ragazzino stupido che ha deciso di schierarsi dalla parte sbagliata!" E un ghigno beffardo comparve anche sul volto del demone:"E appena mi darai ciò che voglio,sarò felice di ucciderlo!" 
E adesso camminava di nuovo nel corridoio nero: era così vicino alla porta,a ciò che voleva, vicino, così vicino…

CRAC! Harry si svegliò di colpo. Notò che non era nella stanza nera,ma nel suo letto a Grimmauld place. Davanti a lui c'erano Fred e George che parlottavano insieme a Kai e Cole. Ron si rigirò nel suo letto e ficcò la testa sotto al cuscino:"Se dovete discutere di scherzi,fatelo da un'altra parte e lasciateci dormire!"

Harry non disse niente,ma aveva la certezza che sarebbe stato svegliò per tutta la notte,e non per via degli scherzi.