capitolo 5

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Arriviamo a destinazione scendo dall'auto e entriamo nel ristorante è davvero bello come posto.ci mettiamo seduti su delle comodissime sedie e ci portano il menu

io:comunque mi bastava un gelato
lui:non sono tipo da gelato

prendo il menu e leggo i piatti del giorno non so veramente cosa prendere in più Moha mi mette in imbarazzo perché mi continua a guardare,prenderò spaghetti allo scoglio, invece lui della polenta da bere ci prendiamo il vino e appena arrivano i piatti iniziamo a mangiare.

lui:parlami un po' di te
io:beh non c'è molto da dire,ho lasciato la mia famiglia perché mi facevano sentire una merda e mi sono trasferita qua a Milano e ho perso il lavoro quindi non trovando nient'altro ho iniziato a lavorare come stripper, sono stata dentro per 2 anni per rapina e per il resto basta.
lui:cavolo mi dispiace per la tua famiglia
io:fa niente,invece parlami di te ora
lui:dunque faccio musica,ho iniziato con sacoche insieme ad un mio caro amico e ora sto continuando sia da solo che con feat sperando di guadagnare abbastanza.
Riguardo al mio passato,nulla di così felice diciamo,eravamo in situazione di crisi,sia la mia famiglia che i miei fratellini,ho deluso avvolte i miei per tutti i miei errori,o reati come vuoi tu,ma ora si è risolto tutto,mi farò il culo con la musica facendo felice sia i miei genitori che i miei fratellini.
io:c'è la farai.

mi fa un sorrisino e poi finiamo di mangiare,paghiamo e usciamo dal locale

lui:sali in macchina che ti porto in un posto
io:va bene

faccio come mi dice e partiamo verso non so dove.
Dopo 20 min arriviamo in un campo da calcio abbandonato,è tutto fantasticamente tranquillo il silenzio intorno a noi è così bello mi sono sempre piaciuti i posti abbandonati.

Mi prende per mano e inizia a camminare io la mano non la dò mai a nessuno tranne a chi conosco da molto ma non lo so con lui sto bene sto tranquilla. siamo in un punto del campo dove si vede bene il cielo siamo seduti per terra lui si sta girando una canna e io guardo ogni suo movimento e appena la accende fa un tiro e me la passa

io:sai alla fine non sei così stronzo
lui:sicura?
io:si per i miei gusti sei dolce
lui:quando voglio so essere stronzo
io:lo vedremo

Mi sdraio sul terreno guardando il cielo è lui mi guarda da testa a piedi con un sorriso spiaccicato in faccia

io:che c'è?
lui:niente
io:perché mi fissi?
lui:sincero sei una bella ragazza

gli dico solo un "grazie" nessuno me lo aveva mai detto si sdraia accanto a me e mette la musica.

C'è un silenzio imbarazzante non so più cosa dire sono già le 23:00,gli chiedo di accompagnarmi a casa così usciamo dal campo e entriamo in macchina,ci dirigiamo verso casa.

Facciamo le scale insieme e mi stavo girando per dirgli un semplice "ciao" e lui mi abbraccia forte come se ci conoscessimo da anni ovviamente lo abbraccio anche io per non essere scortese ed è la prima volta che sono felice.

attratti come calamite// SIMBA LA RUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora