Cap 9

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Preparavo una corona di rosa bianche, mentre Madre Natura mi intrecciava i capelli con delle viole, erano cresciuti molto da quando li avevo tagliati. Non bisognava trascurare l’aspetto fisico nei rituali. Era importante essere puliti, con aspetto semplice, ma curato, perciò oltre a sistemare i miei capelli, avevo raccolto delle conchiglie e varie piante per confezionare un abito.Tempo raccoglieva altre rose e cercava rubini e smeraldi. Decisi di mettermi alla prova richiamando a me dei diamanti e nonostante fossi arrugginita in molti risposero al mio richiamo. 

Come se fossi stata una calamità, le pietre volarono veloci verso di me e subito prima di colpirmi, si fermavano fino a formare un cerchio tutto intorno a me. 

È sempre stato affascinante constatare quanto si possa essere volontariamente ciechi di fronte all'evidenza. Ho sempre avuto questi poteri, eppure prima di prenderne coscienza, non li ho mai voluti notare, anche quando si manifestavano. 

Ero pronta, avevo tutto il materiale, i capelli e il vestito erano sistemati e avevo ripassato spesso a mente cosa avrei dovuto dire e come. 

Ci avviammo a passo spedito verso il vulcano. 

Avevamo avvertito Ranahsh del nostro arrivo, così sarebbe stato pronto e avrebbe potuto decidere se andarsene o rimanere per quel breve periodo. 

Avrebbe potuto durare pochi minuti o qualche mese. Dipendeva tutto dalla forza e l'affinità che il richiedente aveva con l'elemento e la simpatia che a sua volta l'elemento aveva per il richiedente. Non sarebbe stata facile. 

Ranahsh ci aspettava davanti alla cascata. Nonostante sapesse del nostro arrivo, sembrò sorpreso di vedermi. Forse era passato più tempo di quanto credessi o magari era solo impressionato dai miei vestiti per il rituale

"Dove volete fare la cerimonia? "chiese senza fare

domande su Madre Natura o su come fossimo

arrivati a quella decisione.. Avevo sempre apprezzato il suo senso pratico.

"Qui fuori "Risposi. "un tempo la lava scorreva dove ora c'è la cascata."

"Posso aiutarvi in qualche modo?"

"No per il momento, ma grazie per tutto quello che hai fatto fin ora."

Era giunto il momento di iniziare.

Composi un cerchio di fiori e pietre preziose e io mi misi al centro. Chiesi a ciascuna specie se mi avrebbe aiutato e ognuna rispose afferma­tivamente. Le ringraziai e subito un'energia nuova e buona mi avvolse entrandomi sotto pelle

Mi rivolsi alla lava e questa volta cantai.

           Dolce calore

           che mi bruci nelle vene

           fammi sorgere di nuovo

           e tu sorgi con me

           Ricordarti chi sono.

           Ricordati di me.

           Amica e discendente

           sono questo per te

Avevo catturato il suo interesse, lo percepivo, ma non rispondeva.

          Rossa è la tua luce

          perché porti la vita,

          risvegliati per me

          mia forte signora.

          che la tua grandezza

          risplenda  senza freni,

          aiutami a capire.. 

Ad un tratto l'atmosfera cambiò, il vento iniziò impetuoso a percuotere l'acqua e gli alberi. Il caldo diventava sempre più torrido, come a voler seccare ogni forma di vita presente. 

           Nuoto libera

           in mezzo al mare

          e forse affogherò

           ti prego non mi salvare

          forse un giorno cederò 

          nel frattempo fammi

          nuotare

          per scoprire ogni mistero

L'acqua divenne rossa Man mano che continuavo. 

            Piovo sangue dal mio cuore

            cristalli rossi, 

            rubini freddi

            perché la morte è già arrivata

            e quando venne

           non lo so. 

           Solo ora la riconosco. 

           Piovo sangue dal mio cuore

           grandi gocce 

           straziano il mio umore. 

           Le vene punzecchiate

           da pugnali affilati 

           dopo la vita c'è sempre la morte

           e dopo la morte c'è sempre la vita.

Ormai dove prima c'era acqua fresca e limpida, in quel momento c'era spazio solo per un ruscello di lava. 

            Non sei fuoco, ne acqua, ne vento

            sei ogni luogo

             un sorriso contento. 

            Come un tuono o forse anche cento

             sento il tuo suono

             forte e cruento.

Mi sussurro' nella mente di immergermi in lei. Era troppo presto, non potevo.

             Sento delle grida

             tutto il resto tace

             rimane solo ira

Iniziava ad urlarmi nella testa di entrare. 

             Sola e pensosa

             nella mia testa vaghi.

Mossi qualche passo per uscire dal cerchio.

             come mille aghi

             pungi la mia mentre

Mi avvicinai alla riva

             Tutto sembra urgente.

              Il tempo è veloce

              resta solo la mia voce

Scomparii sotto le torride onde. 

Una dolce MorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora