Capitolo 2

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"Michaela"

Mantenere la calma non è facile.
Non so in che razza di guaio mi sto cacciando.Ma la rabbia e la voglia di vendetta mi danno la forza per giocare al suo stesso gioco.
Attendo che ritorni e mi guardo in torno.La prima cosa che gli chiederò e di riarredare la casa.
Voglia che non abbia nessun legame con...me.
Voglia che sia come la voleva lui.

«Eccomi.Spero che adesso tu sia soddisfatta.» mi si para davanti guardandomi negli occhi.
Male.Sono io ad avere il comando adesso.
Leggere libri erotici non è poi stata tanto una cattiva idea..
«Sguardo basso.Quando ti rivolgi a me voglio che tu mi chiami padrona.» dico cercando di sembrare fredda.
Il più distaccata possibile.
Elias mi guarda,sembra combatutto per qualche secondo e....finalmente abbassa lo sguardo.«Non dovremo discuterne?Porre dei limiti.Regole.Una porola di sic..»...lo derido «E magari mettere nero su bianco?» gli giro intorno godendomi il panorama.
Sta decisamente meglio.
Ha indossato i soliti jeans aderenti neri e una camicia bianca quasi del tutto sbottonata.
Il suo ampio e scolpito torace mi fa venire l acquolina in bocca.Mi mordo il labbro e mi fermo davanti a lui «In ginocchio.»gli ordino e lui obbedisce subito..«Mani dietro la schiena.» osservo i suoi movimenti e
non mi sfugge il suo mezzo sorrisetto compiaciuto.
Lurido bastardo.
La rabbia riaffiora.
L' afferro per i capelli e gli alzo la testa «Nessuno ti ha dato il permesso di ridere.» il suo sguardo è fuoco vivo.
Sto stuzzicando la bestia.Ne sono consapevole ma non importa.
«Tre cose:La prima.. io non devo rispettare nessuna regola.La seconda:tu farai tutto ciò che io voglio.Senza obbiettare.La terza:Non mi toccherai ne mi sfiorerai senza il mio esplicito permesso.Chiaro?»
I suoi occhi di ghiaccio si dilatano e e diventano più cupi..«Si.. padrona.» dice.. «Ma prima di essere il tuo schiavo.Ho una sola richiesta.» stringo la presa sui suoi capelli ma lui non fa una piega..«Richiesta?» lo prendo in giro nel modo più crudele possibile «Tu non hai il diritto di farmi richieste.Piuttosto dovresti leccarmi le scarpe per dimostrarmi il tuo rispetto.» dico d un fiato.
Lui sembra scioccato..
Perfetto è questo che voglio.
Lascio la presa dei suoi capelli e mi allontano lentamente «Ovviamente come saprai, questo mondo di pervertiti mi è del tutto nuovo.Ho bisogno di qualcuno che mi spieghi..come funziona.» mi volto verso di lui ancora in ginocchio «Quindi tu sarai cosi gentile da presentarmi una donna esperta.Una vera dominatrice.» torno ad avvicinarmi a lui «Non pensavi che sarei venuta qui impreparata vero?» mi abbasso sulle ginocchia e gli sfioro una guancia ispida per via della barba..«Sei cosi bello..» mi lascio sfuggire «Bello è dannato.» Deglutisce e respira affanasomente mentre il mio dito scende sul suo collo..«Non pensarci neanche a giocare sporco.» sussurro guardandogli gli addominali in evidenza.
Con entrambi le mani apro la sua camicia facendo saltare i bottoni.Con le unghie scendo lungo tutto il suo petto,fino alla sua meravigliosa v.Calco forte le unghie lasciando dei piccoli graffi.
Lo sento ringhiare...alzo lo sguardo e vedo che ha gli occhi chiusi.
Sta lottando contro se stesso.
Contro la sua parte dominante.
Gli tiro un violento ceffone che gli fa girare la testa di lato.
Lui rimane con il volto girato «La prossima volta che chiudi gli occhi, ti puniro ancora piú forte.» mi alzo mentre lui fissa il pavimento.
Bene.
È stato più facile di quanto credessi.
«Un ultima cosa.Voglio che tu riarredi la casa.Tutta.Dalle camere da letto,hai bagni.Tutto deve essere diverso.Se non lo farai considera il nostro..accordo chiuso.» mi dirgo alla porta ma lui mi richiama «Mia padrona.. dimenticate una cosa.» mi volto verso di lui, è sempre nella stessa posizione «Cosa?»..dico irritara «Un recapito.» dice lui mentre io arrossisco.Cazzo!Avrei dovuto pensarci,non posso mica pensare di venire qui e trovarlo sempre.Pensa Michaela.
Pensa...«Nella mia tasca padrona.Il biglietto da visita.C è il mio numero.» dice Elias in modo chiaro.
Torno vicino a lui «Porgimelo» lui lo fa e io l afferro velocemente.Dopo di che mi volto e mi affretto ferso la porta.Esco chiudendomela alle spalle.

Ed è come se avessi chiuso un capitolo della mia vita.
Anzi è proprio cosi.
Ho appena chiuso con la vecchia Michaela.

La rosa nera (Part-2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora