22 Capitolo

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"Elias"

Vengo interroto nel bel mezzo di un altra riunione.Il bussare frenetico alla porta della mia segretaria mi manda quasi in bestia.Le avevo detto di non disturbarmi..

«Mt Monrò,mi dispiace disturbarla ma una ragazza chiede urgentemente di lei.»

Alzo lo sguardo verso di lei che si becca uno delle mie peggiori occhiate.Ero quasi sul punto di concludure un affare, con un cliente importante cazzo!
Mi scuso con il cliente ed esco dall ufficio.
Non ho bisogno che mi dica chi sia.
So gia chi è..Michaela.
Infatti la vedo appena arrivo nella sala del Hotel.
Maledizione.È bellissima.Indossa un maglioncino bianco alto fino al collo e una gonna nera cortissima...Dio mio.
Non ha le calze.
Michaela ha delle gambe bellissime.Non chilometriche ma bianchissime e toniche..Deglutisco e riabbottono la giacca,sperando che copra il rigonfiamento improvviso nei miei pantaloni.
Lei si alza e viene verso di me.Ha un passo sicuro.
Noto con piacere che indossa dei tacchi vertigginosi.
Cazzo..questo non aiuta.
«Devo parlarti.» dice ma io sono assuefatto dal suo profumo..celestiale.Cosa darei per assaggiarla di nuovo..«Hai sentito?!» esclama irritandosi.
Si bambina vorrei dirgli..ti ho sentita e anche se era dannatemente sbagliato...non vedo l ora di riaverti.
Ma mi limito a dire..«Certo.Ma adesso è impossibile.Forse dovresti capire che non puoi venire qui sul lavoro senza avvertirmi.» dico cercando di essere paziente.Lei si infuria..le guancie gli si colorano di rosa e gli occhi scintillano..«Ho detto che devo parlarti adesso.E quando dico adesso intendo Subito!» alza la voce attirando l attenzione e la cosa comincia a farmi irritare.«Michaela.Te lo ripeto per l ultima volta.Sono al lavoro.Contieniti perfavore.» dico lanciando un occhiata verso le persone che ci guardano.
Lo schiaffo mi arriva prima che io possa rigirarmi verso di lei.Faccio di tutto per non incazzarmi...ma fallisco miserente.L' afferro per la vita e me la carico su una spalla «Te la sei cercata.»..sorrido alle persone che ci stanno fissando «E un pò fuori di testa» dico cercando di sdrammatizzare.«Mettimi giu!Come osi?!» urla mentre mi colpisce la schiena.

La trascino velocemente in un altro ufficio vuoto e la metto giu.Indietreggia respirando affanosamente..«Come ti permetti a trattarmi in questo modo?» urla..provo ad avvicinarmi cauto..«Fermo dove sei!» resto sul posto.«In ginocchio.». ordina e...obbedisco.Lei si avvicina..e mi tira un violento calcio nelle palle.
Cristo!
Sussulto per il dolore e mi appaggio sui talloni massagiandomi la parte dolarante.
«Se osi rifarlo te le faro cadera a suon di calci!Chiaro?!»...alzo lo sguardo verso di lei e non riesco a stare zitto «Hai rotto il cazzo.» dico tra una smorfia di dolore e una risata.Lei fa per colpirmi ancora ma io le afferro la caviglia.Stringendola piano,ma allo stesso tempo senza permetterle di liberarsi.
Lei rimane immobile.
Non se l aspettava.
«Lasciami!» urla dopo qualche secondo ma non l ascolto e comincio a baciarle lentamente la caviglia.
La sento tremare ma non reagisce..potrebbe benissimo colpirmi con l altra gamba ma.. non lo fa.Risalgo lungo il polpaccio gustandomi la sua pelle vellutata.Lecco l incavo tra la coscia e il ginocchio...«Hoo»..la sento emettere un gemito.
Mm interessante, ho trovato un punto debole.
Sorrido soddisfatto e ritorno a baciarla più su..sulla coscia.Vorrei moderla e leccarla ma non lo faccio,non voglio spaventarla.
Noto che fatica a reggersi in piedi quindi mi alzo.Sperando di ottenere la reazione che voglio...Lei indietreggia fino a sbattere contro la scrivania.
Perfetto.
Era cio che volevo.
Mi avvicino veloce e torno in ginocchio.
Adesso può reggersi mentre io la divorero.
Perchè e quello che sto per fare.Mi manca il suo dolce sapore.Il suo volto in estasi...voglio rivederlo.Torno a baciare la sua coscia mentre infilo le mani sotto la gonna.«È questo che vuoi.. mia padrona?» chiedo.Perchè non voglio che si senta a disagio.Voglio che si goda questo momento.Voglio che capisca che sarò solo io a farla godere.Sempre.
Lei è mia.
Michaela emette un leggero «Si..».Non ho bisogno di altro.Le afferro le mutandine e le faccio scivolare lungo le gambe.
Inaspettatamente lei si volta..dandomi le spalle.
Apre la cerniera della gonna e la lascia cadere sul pavimento.
Si abbassa sulla scrivania esponendosi completamente...
Porca v...
Sono estasiato e allo stesso tempo terrorizato.
E questo che cazzo significa adesso?..
«Scopami.» dice con voce roca.
Rimango immobile come un perfetto coglione.
E adesso che faccio?..

La rosa nera (Part-2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora