17 Capitolo

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"Elias"

Un mostro.
Ecco quello che sono.
Un mostro disgustoso e pervertito.
Sporco.

Marchiato a fuoco dalla sua purezza.
Colpevole.
Annientato.
Vuoto..

"Cosi non dimentichero mai quello che sei veramente"

Cristo.
Il senso di disgusto che provo verso me stesso è talmente forte da farmi stringere lo stomaco.Non doveva andare cosi.
Pensavo di poterla gestire..pensavo che non si sarebbe spinta fino a...questo.
Lo speravo.
Dio..perchè?!..
Non doveva accadere cosi..

"Doveva succedere quella notte.Quella in cui ti trovai in compagnia.."

Era venuta per donarsi a me.Voleva fare l amore con me..
quella notte.Quella maledetta notte che ha rovinato tutto.
Debole.
Ho ceduto alla mia natura perversa.
Ma la colpa di quella notte non fu solo mia..
Una trappola.
Organizzata dalla persona che io odio di più al mondo.
Mio padre.

Se credevo che lasciarla andare fosse la decisione più dolorosa..adesso sapere questo mi.. annienta.
Le mie speranze iniziano a sgretolarsi.
Lei era venuta per me e io...Chiudo gli occhi.
Li serro.
Cerco di convincermi che quello che è appena successo non è reale ma...
Apro gli occhi.
Il mio sguardo si posa sul mio cazzo ancora avvolto nel profilattico.
Il sangue..quello della sua purezza e sul mio letto.
Sporca il mio amore.
Lo rende malato è perverso.
Come ho potuto permettere che accadesse?!...

Non é stato un incubo.Non si può più tornare indietro.
Dio.
Lei mi odia.
Ricordera la sua prima volta con orrore...ogni volta che mi vedra.
Ha voluto che capissi cosa sono per lei.
Nel modo più brutale possibile.

Lei non è più la ragazza che conoscevo.
Accettarlo e come un pugno allo stomaco.Ma fa ancora più male sapere che la colpa è solo mia.
Se solo le fossi rimasto lontano..

Scatto a sedere sul letto e sfilo il profilattico, disgustato da me stesso, gettandolo sul pavimento.
Mi alzo di scatto e colpisco il muro con più e più pugni.
Ho perso la ragione.
Fa male ma non me ne fotte un cazzo.Voglio provare dolore.Merito il dolore.Non merito il suo amore.Non meritavo la sua prima volta.
Ho bisogno di spaccare qualcosa.Di ridurre qualcosa in briciole.
Il sudore scivola lento sul mio corpo traditore.
L ho desiderata per troppo tempo.
Ed ecco cosa è successo...ho goduto della sua disperizione.Vile.
Meschino.
Verme.
Carico il pugno e colpisco il muro di nuovo...il sangue gocciola lungo il mio braccio.
Ma sono le lacrime ad offuscarmi la vista.
Non ho mai pianto per una donna.Solo per lei.

La mia testa sta per esplodere.
Il suo volto..la sua smorfia di dolore..sono veleno per la mia mente.
Veleno per il mio cuore che batte furioso.
Solo lei è riuscita a spezzarmi il cuore per la seconda volta.

La rosa nera (Part-2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora