Uno

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Mancano poco più di due ore alla mezzanotte di Capodanno, e a Rosie esce sangue dal naso.

Non riesce proprio a spiegarsi il perché: forse è colpa dell'aspirina che ha preso prima di uscire per via di quel mal di testa lancinante, o forse è semplicemente l'unica persona a cui viene un'epistassi nel bel mezzo di una festa per nessun motivo apparente.

È seduta nella vasca da bagno, la testa sollevata e un asciugamano sul naso per cercare di evitare che i fiotti di sangue le finiscano sul vestitino a fiori che indossa e che ha rubato dall'armadio di Poppy, sua sorella.

Sospira, tirando la tenda della doccia e pescando le cuffiette dalla tasca della felpa rossa, infilandosele nelle orecchie: odia il Capodanno, ma ancora di più, odia le feste di Capodanno.

A lei l'idea di un altro anno che se ne è andato fa solo venire il magone, non le fa certo venire voglia di festeggiare.

L'unico motivo per cui è qui ora è Cassie, che per inciso, non si è nemmeno presentata, lasciandola tra le grinfie di Maddy e Kat.

Non che loro due non le piacciano, sia chiaro, ma sa di essere ai loro occhi principalmente "l'amica di Cass", niente di più.

Lei e Cassie si conoscono da quando Rosie ne ha memoria, per via dei loro genitori, amici da sempre: non si ricorda neanche l'esatto momento in cui sono diventate amiche, forse in verità è stata più una circostanza che altro; tuttavia, né una né l'altra riescono ad immaginare una vita separate.

Con gli anni però, è anche vero che Rosie si è rassegnata al fatto di essere stata surclassata da Maddy, la quale ha preso il posto di migliore amica della bionda.

Non gliene ha mai fatto realmente una colpa: l'età dello sviluppo ha benedetto Cassie con un corpo mozzafiato e un visino da angelo, e con le prime mestruazioni e le prime cerette, sono arrivati anche i ragazzi e la popolarità.

Era più che normale che si sarebbe avvicinata a gente "più del suo calibro".

A Rosie non è mai importato granché di certe cose: non è che volesse andare controcorrente a tutti i costi, è che è troppo introversa per provare a far parte della nuova vita della sua amica, che comunque cerca sempre lo stesso di coinvolgerla; difatti, Rosie non avrebbe mai passato il Capodanno a casa di qualcuno che nemmeno conosce se non fosse stato per lei.

Ancora sdraiata nella vasca da bagno, fa partire il suo audiolibro, perdendosi nel racconto delle vicende di "Il silenzio delle ragazze"; ultimamente ha riscoperto una certa fascinazione per i poemi omerici, specialmente se raccontati da prospettive diverse, come la prospettiva di chi è sempre lì, sta vivendo le stesse cose che sta vivendo il protagonista, eppure non ha mai voce in capitolo, un po' come lei. Un personaggio secondario, di contorno, ecco cos'è.

Passano venti minuti, e sebbene il sangue abbia finito di uscirle dal naso e Crise non sia riuscito a riportare a casa la figlia strappandola dalle grinfie di Agamennone, non ha intenzione di uscire dalla vasca: si sente al sicuro lì dentro.

È così persa nel suo audiolibro da non rendersi conto che la porta del bagno si è aperta, e che qualcuno è entrato, pronto a divertirsi un po'.

Quando realizza di non essere sola è ormai troppo tardi: gli ansimi di Cassie riempiono la stanza, e Rosie vorrebbe solo che si aprisse una botola nel pavimento per inghiottirla.

.。*゚+.*.

Tanto per cambiare, Nate Jacobs è annoiato.

Capodanno dovrebbe essere la festa più che appropriata per sballarsi e passare una nottata devastante, eppure i soffocanti pensieri nella sua testa sembrano non volergli dare tregua.

Mirrorball - 𝘕𝘢𝘵𝘦 𝘑𝘢𝘤𝘰𝘣𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora