«È sveglio! Grazie a Dio, i dottori dicono che si rimetterà presto!» esordisce Cassie non appena Rosie le apre la porta di casa Chapman.
È il due gennaio, e da quando è stato selvaggiamente picchiato un giorno e mezzo fa, Nate Jacobs è sulla bocca di tutti.
Nessuno sa esattamente perché Fezco lo abbia ridotto in quella maniera, ma non sono mancate le ipotesi più fantasiose e disparate: c'è chi parla di debiti di droga, chi di una normale e inevitabile rissa da ubriachezza molesta... insomma, Rosie pensa che la spiegazione sia più semplice di quanto le persone non vogliano ammettere: per come la vede, non è così difficile che qualcuno voglia pestare uno come Nate.
Ad ogni modo, all'affermazione dell'amica, sorride non troppo convinta, cercando di mascherare le sue vere emozioni. È sbagliato, certo, ma non può smettere di pensare al fatto che probabilmente Jacobs si meritava di restare fuori uso ancora per qualche giorno.
«Suppongo tu stia parlando di Nate» risponde soltanto, sentendo lo stomaco attorcigliarsi nel pronunciare le sillabe che compongono il suo nome.
Cassie annuisce con vigore, e Rosie non può fare a meno di notare che il suo apparente entusiasmo risulti in un certo modo quasi disturbante: non capisce proprio del tutto come si senta a riguardo.
«E di chi se no? – rimbecca, sedendosi sul divano logoro del salotto – Sono così felice. E poi, la sua faccia non è stata danneggiata in maniera irreparabile. Tornerà come nuovo» gioisce, battendo le mani.
«Oh, che peccato» mormora Rosie in un sospiro. Cassie la scruta con uno sguardo a metà tra il rimprovero e il dispiacere.
«So che lui non ti piace, Ros, ma Nate non si meritava una cosa simile. Lui non è una persona cattiva»
La rossa scuote la testa, lasciandosi scappare una risatina di scherno: alle volte, Cassie è davvero ingenua.
Non capisce come possa dire o anche solo pensare una cosa del genere: tutti sanno cosa ha fatto alla povera Maddy, anche se qualche imbecille a scuola ancora crede che lei si sia inventata tutto.
Rosie ricorda bene il momento in cui ha visto quel livido viola sul collo fine della latina. Le si era stretto lo stomaco, e il suo primo istinto era stato quello di mettersi a piangere. Come puoi fare una cosa simile alla persona che giuri di amare?
Naturalmente, Maddy non si era nemmeno accorta che Rosie ci avesse fatto caso, e dal canto suo, lei non aveva intavolato un discorso a riguardo: nonostante si conoscessero da parecchio tempo, non avevano tutta quella confidenza. E poi, se proprio avesse voluto parlarne, probabilmente avrebbe preferito farlo con Cassie o con Kat, di certo non con lei.
Si era sentita in colpa, ma non aveva molte alternative. Maddy avrebbe negato, e lei sarebbe finita dritta dritta sulla lista dei cattivi di Nate, dove lui mette ogni singola persona che osi dargli del filo da torcere.
Buffo: nonostante abbia deciso di tenere per sé questa storia, alla fine sulla lista nera di Nate probabilmente ci è finita lo stesso dopo quello che è successo a Capodanno. Preferiva vivere con la piena consapevolezza che lui ignorasse la sua esistenza.
«Di che si parla, ragazze?» chiede Poppy, entrando in salotto con una ciotola di cereali tra le mani.
Poppy ha solo un paio di anni in più di Rosie, eppure sembra già una donna fatta e finita, con le sue camicie di lino fresche di stiratura e il suo nuovo taglio di capelli fino alle spalle che la fa sembrare decisamente più matura. Ha appena cominciato il college ed è già una delle ragazze più popolari di tutto il campus, proprio come lo è stata Maggie – la più grande delle tre sorelle – prima di lei. A volte Rosie si chiede davvero come sia possibile che siano uscite tutte e tre dalla stessa parte.
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Mirrorball - 𝘕𝘢𝘵𝘦 𝘑𝘢𝘤𝘰𝘣𝘴
FanfictionA Rosie Chapman non è mai interessato delle feste, dei ragazzi o della popolarità: lei non è e non sarà mai Cassie Howard. Non che questo le pesi: contrariamente a quanto si possa pensare, è felice di vivere nell'ombra delle sue amiche, osservare di...