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La leggenda narra che per vendicarsi di Prometeo, Zeus decise di donare agli uomini la prima donna mortale, Pandora.
Si trattava di una vendetta sottile, poiché Pandora, nonostante l'aspetto meraviglioso, era destinata a portare l'umanità in un baratro di caos e oscurità.
Infatti, Zeus le aveva dato in dono un vaso, raccomandandole però di non aprirlo: esso racchiudeva i mali che potevano affliggere l'uomo, ma che fino a quel momento erano separati da lui.
Peccato che Ermes le avesse offerto il "dono" della curiosità, e proprio a causa di questa, Pandora non tardò a scoperchiare il vaso, liberando così tutti i mali del mondo.
Rosie si ritrova a ripensare a questo mito mentre con il dito traccia la forma di una crepa nel muro.
Lo sgocciolio della cassetta del water rotta è l'unico rumore udibile nel bagno delle ragazze.
Appoggia la schiena contro la parete di uno dei box, stringendo le ginocchia al petto, poi asciuga una lacrima che le corre lungo lo zigomo con il palmo della mano, senza preoccuparsi più del suo trucco. Ormai, non ha più importanza.
Tutto questo non sarebbe dovuto succedere. Non avrebbe mai pensato che qualcosa di tanto innocente come uno spettacolo scolastico avrebbe potuto scaturire una reazione del genere, proprio come Pandora non avrebbe mai creduto che dentro ad un semplice vaso, potesse esserci qualcosa di così grande.
Avrebbe dovuto essere una delle serate più belle della sua vita, e invece è scoppiato tutto in una bolla di sapone.
Quindi eccola qui, a fare quello che realmente sa fare meglio: nascondersi.
Una gran voce. Le viene da ridere, perché alla fine la professoressa Clarke aveva ragione: la voce la ha, eccome se la ha, ma il problema è che forse nessuno è realmente disposto ad ascoltarla.
Si prende la testa tra le mani, cercando in se stessa il coraggio per alzarsi e uscire da lì, affrontare il mondo reale con la piena consapevolezza di non aver fatto nulla di male, eppure non ci riesce.
Quando poi dallo spiraglio che separa la porta dal pavimento vede un paio di vecchie Converse, ha un sussulto. Il rumore dei passi si aggiunge a quello della cassetta sgocciolante, e a Rosie sembra il ticchettio di una bomba, pronta ad esplodere.
Non vuole essere trovata, non vuole parlare con nessuno, ma sa che è questione di secondi prima che la porta si apra e le toccherà dover avere a che fare con chiunque sia entrato nel bagno.
Trattiene il respiro, nella vana speranza che così facendo, possa diventare invisibile.
Il paio di Converse si ferma davanti al suo box, ma esita per un attimo prima di aprire la porta.
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Mirrorball - 𝘕𝘢𝘵𝘦 𝘑𝘢𝘤𝘰𝘣𝘴
FanfictionA Rosie Chapman non è mai interessato delle feste, dei ragazzi o della popolarità: lei non è e non sarà mai Cassie Howard. Non che questo le pesi: contrariamente a quanto si possa pensare, è felice di vivere nell'ombra delle sue amiche, osservare di...