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Ho quasi accecato l'attrice che interpreta Hallie oggi

Penso che se potesse, Lexi mi avrebbe già licenziato in tronco

Rosie ridacchia davanti allo schermo del suo cellulare, leggendo i messaggi che Samuel le ha appena inviato.

È venerdì sera, e l'inizio del weekend a casa Chapman significa che Rob, il capofamiglia, è ai fornelli nel tentativo di sfornare qualcosa di molto simile ad una lasagna, non sempre con grandi risultati.

Poppy siede di fronte alla sorella, scorre distrattamente la home di qualche social e di tanto in tanto, quando sente il suono di una nuova notifica sul telefono di Rosie, alza lo sguardo, sollevando un sopracciglio.

«Chi ti scrive?» le chiede dopo l'ennesimo messaggio.

Rosie non solleva nemmeno lo sguardo, sorride e solo quando finisce di digitare sullo schermo, le risponde.

«Un amico»

Prima di poterle chiedere altro, Rob arriva a passo svelto dalla cucina, il grembiule con ricamato sopra "Papà migliore del mondo" legato in vita e una teglia di lasagne stretta tra le mani guantate.

È buffo: con i guanti da chirurgo se la cava alla grande, mentre con quelli da cuoco è decisamente negato.

«Attenzione! — esclama prima di posare la teglia. Tutti e tre guardano la pseudo-lasagna, non troppo convinti. È bruciata sui bordi, ma non quel bruciato che ti fa venire l'acquolina, no: è proprio carbonizzata — Il fatto che sia brutta non significa necessariamente che non sia buona» sdrammatizza, e le figlie annuiscono non troppo convinte.

Dopo averle servite, si siede anche lui al tavolo, guardando la propria progenie con una certa fierezza.

Rob è un brav'uomo. Dopo la morte della moglie, ha fatto di tutto per permettere alle sue tre figlie di vivere la vita felice che si meritano.

Non è facile essere un padre single, ma deve ammettere di essersi divertito parecchio; certo, non è sempre stato facile, ma ne è decisamente valsa la pena. Darebbe la vita per loro.

Tuttavia, il lavoro gli porta via tanto, tantissimo tempo, ma questo non gli ha impedito di essere quanto più possibile un padre presente; forse non quanto vorrebbe, ma comunque, gli sembra di conoscere le sue figlie abbastanza da poter dire di aver fatto un buon lavoro con loro.

«Allora, avete novità?» domanda curioso, prendendo una forchettata di lasagne.

«La professoressa di Storia del Giornalismo ha letto il mio saggio sui mass media e i nuovi metodi di comunicazione e mi ha proposto di pubblicarlo» annuncia Poppy, come se fosse una notizia di poco conto.

Rob le sorride, e sembra quasi più entusiasta di lei.

«Tesoro, è meraviglioso! Sono fiero di te» afferma, e la bionda gli sorride a sua volta, un velo di falsa modestia facilmente notabile nei suoi occhi verdi.

Poppy non lo ammetterebbe mai ad alta voce, ma tra le tre sorelle, sa di essere la più promettente, quella destinata a fare grandi cose. La più popolare, la più intelligente, la più matura... quella da cui le altre due dovrebbero prendere esempio.

Rosie non è molto partecipe alla conversazione: guarda il suo telefono con un sorrisetto trasognato, leggendo le disavventure di Samuel con l'impianto delle luci e immaginandoselo mentre Lexi lo rimprovera proprio come se fosse una maestra e lui il bambino più indisciplinato della classe.

Samuel è dolce, simpatico e divertente, e Rosie detesta il modo in cui la fa arrossire ogni volta che posa il suo sguardo su di lei.

La fa sentire vista, ascoltata, come se la sua presenza non fosse superflua, ma bensì fondamentale. Non le era mai successo prima d'ora.

Mirrorball - 𝘕𝘢𝘵𝘦 𝘑𝘢𝘤𝘰𝘣𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora