tw: In questo capitolo è presente una scena di sesso; se la cosa vi disturba, ho segnalato con un asterisco (*) il punto in cui questa finisce. Buona lettura!
✫・゜・。.
Fa caldo, terribilmente caldo.
Piccole goccioline di sudore gli imperlano la fronte mentre si concede un attimo per osservare quello che gli sta davanti — o per meglio dire, sotto.
Le mutandine di pizzo bianche non si abbinano affatto con il reggiseno lilla che indossa, e se in altre circostanze la cosa gli avrebbe dato abbastanza fastidio da fargli quasi passare la voglia di fare sesso, in questo momento gli sembrano soltanto un incentivo in più per levargliele.
Rosie lo guarda con sguardo da gatta, ciuffi di capelli ramati le incorniciano il volto disordinatamente e tiene le labbra piene schiuse, come se non aspettasse nient'altro che farle scontrare con le sue, ancora e ancora.
Nate si morde il labbro inferiore, ripetendosi mentalmente che deve aspettare ancora un po', che non è ancora l'istante giusto. Sotto al suo tocco, la ragazza sembra fremere, si lascia scappare un gemito che suona più come un'implorazione.
Ma non è abbastanza; vuole vederla impazzire, consumata dal desiderio, del tutto in suo potere.
«Nate...» piagnucola soltanto, mentre lui la guarda con un sorriso beffardo prima di abbassare il capo e lasciare una scia di baci umidi lungo le sue cosce.
Ogni bacio è una lenta tortura, le sembra di sentire il suo intero corpo pulsare dal piacere e la pelle bruciare dove le labbra di Nate si posano.
È divertito nel vederla così, nell'osservare il modo in cui dipende da lui e da ogni suo singolo gesto. Vorrebbe poter congelare il tempo così da poter rivivere questo preciso istante ogni volta che ne sente il bisogno.
Vuole che lo preghi, che lo supplichi di farla venire, di farle provare quello che nessuno prima d'ora ha mai fatto sul suo corpo.
Il fatto di essere il primo lo manda fuori di testa, lo fa sentire come se il controllo fosse totalmente nelle sue mani, e non solo in questo istante, ma da qui al resto della sua vita: se si parla di sesso, in questo preciso momento Rosie non conosce nient'altro che questo, nient'altro che Nate, e se ci saranno altri ragazzi, lei li paragonerà sempre a lui.
Questo lo fa sentire potente, la parte perfettamente dominante del gioco.
«Chiedimelo — le ordina con voce roca, abbassando leggermente l'elastico della sua biancheria intima e passando la lingua sul lembo di pelle sotto l'ombelico — Pregami di farlo. Pregami di scoparti» le dice, e sente il suo corpo sussultare. Non è abituata a sentirsi dire certe cose: la sua mente è pura e innocente, e fino a questo momento questi pensieri non la hanno mai nemmeno sfiorata.
In questo istante però freme, muore dalla voglia di averlo dentro di sé, percepire appieno ogni singolo centimetro di lui.
«Io...» balbetta, il fiato corto e le labbra secche.
Nate alza lo sguardo, incatenandolo a quello di Rosie. Solleva un angolo della bocca: sa esattamente come ottenere ciò che vuole.
Con una mossa agile le abbassa le mutandine, facendole scendere lentamente lungo le sue gambe. Riesce a percepire chiaramente il suo imbarazzo, ma quando le labbra del ragazzo si posano sulla sua intimità, quella sensazione viene presto sostituita da una del tutto nuova, impossibile da paragonare a qualsiasi altra.
Stringe il lenzuolo fra le dita, abbandonandosi completamente al piacere. La lingua di Nate si muove esperta, e a lei sembra di essere in una bolla di sapone.
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Mirrorball - 𝘕𝘢𝘵𝘦 𝘑𝘢𝘤𝘰𝘣𝘴
FanfictionA Rosie Chapman non è mai interessato delle feste, dei ragazzi o della popolarità: lei non è e non sarà mai Cassie Howard. Non che questo le pesi: contrariamente a quanto si possa pensare, è felice di vivere nell'ombra delle sue amiche, osservare di...