25.

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Frodo era vivo; la morte evidentemente lo aveva guardato dritto negli occhi e aveva compreso che non era ancora giunto il momento per lui di raggiungere il suo regno. Capii che la morte non era egoista. Ogni creatura, per sino lei avrebbe voluto averlo accanto e contemplare la sua immane bellezza, ma la morte decise di aspettare e di mantenerlo nel proprio corpo per tempo ancora. Ne erano grato.

Brandii la spada davanti a me, mentre nella mano sinistra tenevo la luce di Earendil. Per avere la mano libera la riposi nella sacca alle mie spalle e mi misi a correre, più veloce che potevo.
La torre di Chirit Ungol si ergeva alta dinnanzi ai miei occhi.
Sbirciai all'interno del portone d'acciaio, ma non vidi né udii traccia di orchetti, così entrai.

Deglutii quando alzai lo sguardo in alto: la torre era terribilmente imponente. Immaginavo brulicasse di orchi all'interno, ma non avevo altra scelta.
Superato l'uscio vi era una lunga scalinata a chiocciola. Fu in quel momento che udii un grido soffocato.
Frodo.

Corsi su per le scale a perdi fiato.
"Frodo!" Chiamandolo a voce alta.
Superai molte rampe, prima di ritrovarmi faccia a faccia con due orripilanti orchetti.
I due non appena mi videro trasalirono increduli e immediatamente sguainarono le loro spade per attaccarmi. Nello stesso tempo, nel muoversi goffamente lungo la scalinata, andarono a sbattere su loro stessi, riprendendo l'equilibrio con poco.
Trattenni un sorriso divertito e senza remore attaccai.
Dopo qualche colpo di spada il primo orchetto cadde per le scale "Questo è per Frodo!" Urlai.
Il secondo, approfittando della mia momentanea distrazione, mi attaccò alla sprovvista.
Perso l'equilibrio crollai a terra, e l'orchetto afferrando la spada con entrambe le mani fu pronto ad infilzarmi.
La mia spada sembrò muoversi da sola in quel momento per cercare di parare il suo colpo di spada, e prendendo tempo a crearmi un varco per colpire, gli diedi un calcio netto dietro la schiena, tale da farlo precipitare verso il fondo con uno stridulo fastidioso.
"E questo è per il mio gaffiere!" Commentai, riferendomi a mio padre.

Due contro uno. Stavo diventando bravo!
Ma prima che potessi lodarmi per la vittoria udii una scocca ridondante seguita da un altro grido soffocato.
Cosa gli stavano facendo?!
Con la spada sempre salda nella mano corsi su per le scale fino ad arrivare davanti ad una porta chiusa.
La aprii di qualche centimetro per vedere quale fosse la situazione.

Individuai due orchetti. Erano due dei tre che avevano condotto Frodo nella torre.
La stanza pareva fredda, semplicemente fatta di mattoni, anch'essi gelidi al tatto, così come alla vista.
Per terra c'era del sangue secco. Deglutii.
Ad un angolo quasi remoto e buio della stanza vi era una figura tremolante stesa di spalle.
Era lui.
Era nudo, la sua pelle bianca come un cadavere, ma la sua schiena era in parte coperta di sangue. Scrutai due profonde piaghe da frusta su di essa e su un fianco. Teneva alto il braccio a protezione della testa.
Lui tremava e gemeva leggermente.
Oh, il mio povero Frodo.

Per un attimo le mie gambe si mossero da sole, ma riuscii a trattenermi quando mi accorsi di un dettaglio. Entrambi in quella stanza erano armati fino ai denti, e stavolta sarebbe stato difficile avere la stessa fortuna di pochi attimi prima.
Riuscivo con poco ad udire quello che stavano dicendo.

"Snaga, e se fosse il mezz' uomo che cerca il nostro padrone?" Stava dicendo il più grosso.
Quello chiamato Snaga, il più mingherlino, teneva la frusta con cui aveva torturato Frodo ancora ben salda nel suo palmo.
Snaga scosse la testa "Non è lui, no. Avrebbe l'Anello da qualche parte, eppure lo abbiamo spogliato del tutto. Nei suoi indumenti non vi era nulla." Aveva quel terrificante sorriso sul volto che avrebbe potuto spaventare anche Aragorn stesso.
"E allora uccidiamolo e facciamola finita." Propose il più grosso facendosi avanti e tirando fuori un coltellaccio dalla tasca.
Feci per intervenire, ma Snaga interruppe sia lui che me "Sta fermo stupido di un orco! Perché privarci di così tanta bellezza?" Si inginocchiò davanti a Frodo e lo afferrò per le guance obbligandolo a guardarlo negli occhi. Frodo non parlò, lo guardava con gli occhi semichiusi, quasi morente.
"E quindi cosa vuoi farci?" Alzò le spalle l'orco più grosso "Torturarlo fino alla morte?"
Snaga rise. Devo riconoscere che, se avessi udito ancora quella risata orripilante sarei partito all'attacco.
"No, nulla di tutto ciò. Ho solo voglia...di giocarci un po'."
Cosa voleva dire?
Imprecai a quel punto.

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