Capitolo cinque.

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Michael.

11:46 P.m.

Ero veramente arrabbiato. Non credevo veramente che Jackie sarebbe stata in grado di continuare senza di me. Avrei ammesso con chiunque i miei errori, con Jackie o con chiunque altro ma non avrei mai avuto il coraggio di dirle che sospettavo che Summer fosse mia figlia. Insomma, quando una coppia fa l'amore si aspetta di avere un figlio o una figlia, e ora saltava fuori Summer. Una bambina adorabile, con qualche tratto uguale ai miei. Una coincidenza? Non credo proprio. Scommetto che c'è di più dietro a tutto questo, e voglio scoprirlo.

Camminai ancora per un po', fino a svoltare in un vicolo abbastanza buio, ma non abbastanza per riconoscere un viso abbastanza familiare. La figura si girò totalmente, ed ebbi la conferma che aspettavo.

"Arleen?!" Esclamai, dilatando gli occhi per guardarla meglio negli occhi. Lei si mise le mani davanti alla bocca per lo stupore.

"Michael." Incrociò le braccia al petto, assumendo un'espressione più seria e meno stupita. "Che diamine ci fai qui?" Mi urlò quasi in faccia.

"Se prosegui per 300 metri ancora, trovi casa mia, nonché la risposta alla tua domanda. Hill, potrei domandarti la stessa cosa." Ammiccai. Lei mi assecondò, sbuffando rumorosamente.

"Sono appena stata da Jackie." Disse con un ghigno improvviso. Non mi era affatto mancato quel suo tono da sfida.

"Anche io." Dissi fermamente, utilizzando il suo stesso tono. Lei sussultò, quasi come se avesse paura di qualcosa.

"H-Hai conosciuto la piccola Summer?" Disse addolcendosi. Annuii poco attentamente.

"Si, è un'amore di bambina." Tergiversai. "Ma non sono io il padre." Dissi in un mormorio. Lei sospirò pensierosa, ignorando le mie parole anche stavolta.

"Devo andare." Mi liquidò, girando i tacchi. Ma io non mi arresi. Per niente.

"Arleen." La richiamai.

"Sì?" Si voltò nella mia direzione.

"Summer è mia figlia?" Le domandai. Sapevo che lei mi avrebbe detto la verità.

"Summer è figlia di Damon, Michael. Non puoi continuare a distruggerti con questa storia. Jackie ti ha amato, ma è finita esattamente quattro anni fa. Non impedirle di essere felice, ora." Disse con la voce rotta in gola. Si girò e io non ebbi nemmeno il tempo di risponderle. Era ormai tutto fin troppo chiaro.

- - - -

10:00 a.m.

Come succedeva da qualche giorno, ero seduto sul marciapiede davanti alla casa di Jackie nella speranza che lei scendesse almeno a parlarmi. L'unica cosa che volevo era che tornasse da me, anche se avevo sbagliato. Cominciai a lanciare dei sassolini lungo la strada, facendo non molto rumore. Sentii dei rumori dietro di me, ma non avevo voglia di voltarmi e guardare. Fu quando sentii una vocina familiare che mi voltai.

"Tu sei l'amico della mamma, vero?" Mormorò, con quella vocina che semplicemente mi mandava fuori di testa. Sorrisi inconsciamente, accarezzandole la manina che sporgeva dal cancello.

"Ciao, Summer. Si, sono io." Dissi. Era veramente una bambina bellissima. "C'è la mamma?" Le domandai qualche istante dopo.

"Si, è in mansarda. Sta cercando una cosa, ma non so cosa." Divagò, perdendosi guardando una farfalla.

"Lo sai che sei la bimba più bella che abbia mai visto?" Dissi senza nemmeno accorgermene.

"La mamma mi dice sempre di non dare confidenza agli estranei." Sorrise.

"Oh, tranquilla. Non potrei mai averti in quel senso, Summer." Scoppiai a ridere. "Puoi sempre considerarmi un fratellone." Mormorai, sentendo il cuore rompersi.

"No, ti vedo di più come un grande eroe. Un grande eroe che va a salvare il mondo."

"Sarò il tuo, allora."

Jackie.

Ci sono molte cose che non possono essere stabilite. Non si può stabilire quando verrà pronto il pranzo, quando la propria madre tornerà dal lavoro. Ma se c'era una cosa che non avrei mai stabilito era questo "ritorno" da parte di Michael.

La cosa che faceva più male di tutte era che ero così innamorata di lui, che avrei preferito che trovasse un'altra donna. Una con cui essere felice veramente. In fondo, io avevo trovato Damon fortunatamente. Stavo bene, e ora i miei segreti erano al sicuro. Damon poteva fingere di essere il padre di Summer, tutto ciò avrebbe protetto le mie colpe, i miei disastri e gli sbagli commessi.

Sinceramente, avrei preferito fingere in eterno di non amare Michael che fare scoprire a mia figlia che era suo padre. Quando mai Michael avrebbe potuto avere la stoffa del buon padre? Un buon padre tradirebbe la madre infilandosi nel letto di un'altra per poi fingere che sia tutta una casualità? Non credo.

"Amore..." Mi richiamò Damon, avvolgendo un braccio intorno al mio collo. Mi voltai verso di lui, finché le nostre labbra non si scambiarono un bacio furtivo. "Sei strana, va tutto bene?" Mi appoggiai al suo petto, lasciandomi cullare dal suo respiro che ogni volta riusciva magicamente a calmarmi.

"Può darsi." Sorrisi nervosamente, cercando di sembrare ironica. "Per quanto sia bene per Summer, sarà difficile nasconderle tutto."

Improvvisamente, un qualcosa che non avrei mai voluto accadesse.

"Che cosa mi nascondi, mamma?"

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Weila

Sono kissmeuntilmoon , e sto aggiornando dal telefono di @hemmovoice xd lol

Si dai sono trasgre

Ora vado

Have always fun :)

Ciauuuuuuzzzz,

- Giulia

daddy || m.c.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora