Capitolo sei.

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Era passata una settimana da quella sera,alla fine Summer non mi chiese più nulla e io ero più sollevata.

Era un giovedì piovoso a Detroit ed ero in casa da sola con Summer,visto che Damon è dovuto ritornare a Dallas per impegni di lavoro.

Stavo preparando Summer per andare a trovare Jessica al college,volevo farle una sorpresa e chiederle scusa per tutto quello che era successo.

Avevo appena finito di fare la treccia alla piccola che suonò il campanello.
Sbuffai e mi alzai,trovandomi un Michael bagnato fradicio.

"Entra Michael,sei fradicio."

Entrò senza esitare e lo condussi nel salotto.

"Sum vieni con mamma." Le tesi la mano,ma la voce di Michael la fece ritrarre.

"Ti prego,lasciamela qui,con me."

"E va bene-mi accovacciai davanti a Summer-fai la brava con Michael,la mamma arriva subito,d'accordo?"

"Mamma" la piccola mi richiamò "dove vai?"

"Vado a prendere dei vestiti per Michael."

La piccola annuì e io scomparì dietro alla porta della mia camera.

Michael.

"Michael perché sei bagnato fradicio?" Mi chiese innocentemente la piccola.

"Volevo venirvi a trovare,solo che ha cominciato a diluviare." Le sorrisi.

Mi sorrise e si mise a giocare con le bambole. Mi alzai e gironzolai per il salotto.
Mi soffermai a vedere le foto e mi sorpresi nel vedere la sua foto preferita di noi due insieme.

"Questi sono tuoi." La voce di Jackie mi fece voltare,con uno sguardo soddisfatto.

"Hai ancora i miei vestiti?" Domandai sarcastico,riconoscendo i miei pantaloni della tuta e la maglia nera dei Nirvana.

"Sta zitto e cambiati.Summer vai in camera."

Mi spogliai davanti a lei senza problemi,e sentì il suo sguardo addosso,la colsi nel sacco a guardarmi e la vidi arrossire. Sorrisi compiaciuto.

"È anche la mia preferita di foto.." Sussurrai.

"Lo so,la amavi. Volevi farci anche un poster da attaccare sugli alberi come i poster che attaccano per le persone scomparse." Ridacchiò,alzandosi e venendo vicino a me.

"Sei sempre più bella lo sai?" Le accarezzai la guancia e si rilassò sotto il mio tocco.

"Michael,no."

"Jackie.."

"Sono fidanzata,basta." Urlò dalla disperazione.

"Dovevi uscire?"

Annuì,"volevo andare con Sum da Jessica,ma la mia macchina l'ha presa Damon." Sbuffò,passandosi una mano tra i capelli rossi.

"Posso accompagnarti io. Dovrei andarci anche io più tardi quindi.."

"Come mai?" Si incuriosì e sorrisi alla sua curiosità,l'ho sempre amata.

"A volte ci passo per parlare con Jess.." Dissi con disinvoltura.

La vidi annuire distrattamente,per poi rispondere al telefono che aveva appena iniziato a squillare.

Dopo una decina di minuti,riattaccò e si girò verso di me.

"Era Cal, mi ha chiesto se eri da me."

"Cosa? E perché?" Chiesi confuso,non ne ho la più pallida idea del perché mi cerchi.

"Marie ti ha cercato." Disse fredda.

Cristo quella puttana era peggio di una sanguisuga.

"Jackie non mi importa più di lei davvero."

"Non so se crederti,Mikey."

Sorrisi al nomignolo che mi aveva dato,lo amavo quando usciva dalle sue labbra.

"Almeno per questo,Jack."

I suoi occhi diventarono lucidi,ma si girò per evitare il mio sguardo.

"Mamma." La piccola voce di Summer richiamò la nostra attenzione.

"Dimmi."

"Quando andiamo a trovare zia Jessica?"

"Tra mezz'oretta,torna su."

"Ma io voglio stare con Michael." Impuntò i piedini e fece finta di essere arrabbiata.

"Piccola,fa come dice la mamma." La riproverai.

Sbuffò e tornò nella sua piccola cameretta.

Ci fu un momento di silenzio,che ruppi.

"Dov'è il tuo ragazzo?" Chiesi con tono ferito.

Faceva male vederla felice con un altro ragazzo,sono io quello che deve renderla felice. Ma forse non ne sono capace.

"È a Dallas."

Annuì e ci sedemmo sul divano a vedere un po' di televisione,uno lontano dall'altro.
-
"Dov'è il bagno?"

"Seguimi."

Mi aprì la porta e aspettò che entrassi. Quando mi avvicinai alla porta la presi per il polso e la spinsi nel bagno con me.

Chiusi la porta e sorrisi. Era arrivato il momento di dire la verità.

Jackie.

Venni spinta all'interno del piccolo bagno insieme a Michael,il quale chiuse la porta a chiave.

Vidi che si avvicinò sempre di più,con un sorriso sfacciato in faccia.

Deglutì sempre di più,finché non mi schiacciò contro al lavandino,facendo scontrare i nostri bacini.

"Cosa fai?" Chiesi con il battito accelerato per la troppa vicinanza.

"Dimmi la verità,Jackie."

"La verità su cosa?" Deglutì,mi aveva colta nel sacco.

"La verità su Summer. Lei è mia figlia,non è così?"

💎💎💎

Ehy bellezze,come state? Spero bene,lol.
Spero che la storia vi stia piacendo,tanto quanto piaccia a noi.
Non so quando riuscirò ad aggiornare visto che sia io che Giulia sabato iniziamo gli stage,non sappiamo quando abbiamo tempo.
Ma ehi! La scuola è quasi finita e finalmente ci potremmo dedicare alla storia!

-Alessia.

[continuiamo a 10 voti e 10 commenti.]

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