Più di mille segreti

Curiosità, semplice e vecchia curiosità (6)

Got a secret, can you keep it?

MALIA🎀

Gli schiamazzi, e la musica sparata al massimo del volume proveniente dalla confraternita sono l'unica cosa che rompe il silenzio del condominio.

Mi sorge spontanea una domanda.

Ci vive effettivamente qualcuno qui dentro?

Non voglio essere la nuova protagonista di un film horror. 

Infilo la chiave nella serratura, pregando che si apra e che non mi tocchi ricorrere a chiamare il custode.

Sempre che ci sia un custode.

La chiave si blocca a metà.

"Merda" tiro verso di me il chiavistello ma nulla, sembra che si sia immobilizzata lì.

"No,no,no,no,no!" esclamo mettendomi una mano tra i capelli, e battendo l'altra sulla porta.

Merda.

"Devi sollevarla, e poi girare" sussulto nel sentire una voce sconosciuta alle mie spalle. Mi giro leggermente tenendo la mano premuta sulla porta.

"Cosa?" domando al ragazzo biondo seduto a terra, con la schiena e la testa appoggiate alla porta.

Tiene una bottiglia di Jack Daniel's stretta nella mano, con la stessa forza con cui io sto stringendo la chiave.

Come ho fatto a non accorgermi che era lì?

Alza lo sguardo verso di me, cercando di mettere a fuoco, i suoi occhi azzurri sono cerchiati di rosso.

Bene, oltre a essere ubriaco è pure fatto.

Svegliati Malia, chiama il custode e fatti aprire la porta senza stare qua fuori ad ascoltare questo ragazzo.

"Ho detto" si alza in piedi ciondolando leggermente a sinistra.

"Che devi sollevare la porta, e poi girare la chiave. Qua sono tutte difettose non riuscirai mai ad aprirla sennò"

Mi stringo nelle spalle, guardando dietro di me.

Se questo ragazzo si rivelasse uno psicopatico in che stanza riuscirei a scappare?

Beh, siamo le uniche due porte di questo maledetto piano!

"Pure tu sei chiuso fuori però" gli faccio notare.

"Non è casa mia" sussurra, passandosi le mani abbronzate sul viso, il labbro inferiore trema.

"La mia ragazza abita qui, beh...la mia ex ragazza" ammette con una smorfia.

Dovrei entrare in casa e lasciarlo lì sul pavimento a crogiolarsi nel suo dolore?

"Non ti fa entrare?" domando, sedendomi anch'io a terra.

Forse per consolazione o forse perchè questa giornata mi ha prosciugata da tutte le energie che avevo in corpo.

"Non è in casa, è alla confraternita"

Alla confraternita.

Con altri ragazzi mentre lui la sta aspettando.

Alza lo sguardo annebbiato dall'alcol verso di me. "Secondo te tornerà?" domanda.

È la stessa domanda che si stavano facendo i miei genitori quando ho lasciato lo Stato, e io non sono mai tornata da loro, e mai lo farò.

"Non lo so, spero di sì. Senti, sei ubriaco, e direi che tornare a casa tua non è un idea così eccezionale. Conosci qualcuno che posso chiamare per farti venire a prendere?" chiedo.