Il regno dei Liar (3)

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We say we're friends, but I'm catching you across the room

~That way by Tate McRae

Il silenzio tombale che si sente in aula termina quando il professore di sociologia ci informa che la lezione può finire anche prima dal momento che quello che doveva spiegare è stato spiegato.

Quindi mentre la classe esplode in un boato generale, io sistemo e riordino gli appunti con tutta la calma del mondo. Quando anche il professore esce dall'aula capisco che forse è il caso di andarmene dalla lezione e fare qualcosa che mi aiuti a coltivare degli amici. 

Oddio quella parola mi fa venire i brividi lungo la schiena e non mi piace per niente.

Serro gli occhi, ma lei è sempre lì. Non se ne va mai.

Non fraintendetemi trovo meraviglioso il fatto di avere qualcuno di cui ti puoi fidare però è proprio questo il problema: fidarsi.
Non sono più capace a farlo.

Esco dall'aula un po' intontita e con il mal di testa che minaccia di annientarmi, anche se la consolazione che per oggi abbiamo finito le lezioni basta a rassicurarmi.
Tiro fuori il mio telefono e scorro i messaggi, eliminando quelli dei miei genitori e soffermandosi su uno di Instagram. Apro la chat e vedo che è Destiny che mi scrive che lei è alla caffetteria e di raggiungerla.

Ovviamente in un'università così grande trovare la caffetteria è semplice no?

 Vi rispondo io: NO.

Malgrado il mio poco senso dell'orientamento geografico le rispondo okay, e nel frattempo attivo google maps.

Questo non si chiama barare, si chiama adeguarsi alla situazione.

Esco di corsa andando verso l'uscita e pregando  di non incrociare nessun altro di indesiderato per strada.

Sto parlando di Xander, nel caso non si fosse capito.

Dentro la caffetteria il profumo di brioche si disperde nell'aria, e inevitabilmente mi fa venire una gran voglia di mangiare.

Lascio scorrere lo sguardo per la stanza fino a quando non si sofferma sulla chioma viola di Destiny, che si sta sbracciando facendomi segno di raggiungerla.

È in uno dei tavolini nell'angolo.
Il punto più lontano.
Dovrò attraversare tutta la stanza.

Mando giù il magone che mi si era formato in gola, e stringendo la borsa mi dirigo verso Tiny.

Stanno guardando te, Malia. Magari hai una macchia sulla maglietta, oppure un capello fuori posto. 

Sospiro, continuando a guardare fisso davanti a me, fino a quando non giungo finalmente al tavolo.

"Stai tranquilla, sembra che tu stia attraversando una mandria di bisonti. Sembrano minacciosi ma sono innocui" mi promette Destiny, stiracchiandosi sulla sedia.

Mi siedo, sforzando un sorriso. "Non mi piace sentirmi così osservata" le dico, mettendomi a gambe incrociate sulla sedia.

Se mia madre vedesse come sono seduta in questo momento, probabilmente le verrebbero tutti i capelli bianchi.

"Beh ragazza misteriosa, dovrai abituarti,  sei stata vista per ben più di due volte con un Liar, non so cosa ti aspettavi, ma stai sicura che le ragazze ti odiano, e che i ragazzi vogliono il tuo numero." Mi informa.

Perfetto.

Scuoto la testa, concentrandomi su altro.
"Raccontami qualcosa in più su questa scuola, tutto sembra così misterioso"

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